8 Luglio 2017

Padelli: “L’Inter deve tornare dove merita. Spalletti ha ben chiaro l’obiettivo”

Tutto pronto a Riscone di Brunico per la presentazione del nuovo portiere nerazzurro, Daniele Padelli

Giornata di presentazioni in casa Inter: questa sera è in programma la presentazione della squadra, ma tra pochi minuti a parlare a stampa e tifosi sarà il nuovo acquisto nerazzurro Daniele Padelli, che occuperà il ruolo di vice-Handanovič.

Il portiere nerazzurro ha prima risposto alle domande dei tifosi con Roberto Scarpini:”L’Inter è un grande club e un gran club che chiama non puoi rifiutarlo. Più che di progetto parlerei di far tornare l’Inter dove merita di restare. C’è una bella atmosfera. Ci sono tanti bambini e tante persone agli allenamenti e mi rivedo in loro. Sappiamo che è una stagione molto importante che deve andare controcorrente rispetto alle passate stagioni. E’ un’emozione indescrivibile indossare questa maglia, lo sognavo da bambino. Riempie di orgoglio me e tutta la mia famiglia. Da piccolo ho preso la figurina di Pagliuca e ci ho messo la mia faccia e adesso sono qui. Ho scelto il 27 perché è la somma dei mie due giorni più importanti: il 20 il matrimonio e il 7 è nato mio figlio. Non ci sono uomini chiave, esiste la squadra. Bisogna creare un gruppo compatto e lavorare tanto. Non dobbiamo fare tanti proclami, ma lavorare. Con Handanovic ho fatto un anno ad Udine, è un professionista e molto serio e non è cambiato“.

INTER – “E’ sempre stato il mio sogno giocatore nell’Inter. Ho sempre giocato con quell’ambizione. Ho tolto la faccia di Pagliuca quando avevo 10 anni e ho messo la mia faccia, per farvi capire. L’ho ritrovata ultimamente nel cassetto. Nel mondo del calcio nessuno ti assicura il posto da titolare. Avevo qualche altra offerta, non lo posso negare, però era da un po’ che parlavamo di questa cosa con l’Inter e per me è stato un orgoglio. Penso per me sia un’occasione più unica che rara“.

SPALLETTI – “Spalletti? Sicuramente la carica che ha dentro, ha ben chiaro il fatto di dover riportare l’Inter ad alti livelli. E quindi come ci ha detto lui farà di tutto per portarci in alto e noi giocatori dobbiamo metterci del nostro, dobbiamo riportare l’Inter dove merita. Allenatore molto molto preparato, i risultati lo dimostrano e non tocca a me dirlo. Ha ben chiaro l’obiettivo che bisogna raggiungere e sta tentando di inculcarlo nella squadra, bisogna parlare di squadra e non di singoli giocatori. I risultati si ottengono solo con una squadra unita. Se ho parlato con Spallettti? Ha parlato alla squadra ed io ero presente, non un confronto diretto“.

SCELTA – “La scelta a 32 anni? Sono qui per lavorare, quando il livello si alza c’è da imparare tanto, io per primo. Sono qui a disposizione e lavorerò sempre come se dovessi giocare e non ci saranno grossi problemi perché oltre ad essere il mio lavoro è la mia passione, metto il cuore in tutti gli allenamenti. Sono sempre a disposizione perché il ruolo è un po’ particolare e devi sempre farti trovare pronto, non sai mai cosa può succedere“.

CHAMPIONS – Champions League obiettivo? Penso sia un po’ presto per parlare di obiettivo. Si sa che questa è una stagione molto molto importante, per riportare l’Inter dove merita di stare. Quindi molto più in alto di dove è stata ultimamente. Dobbiamo essere pronti per questa sfida, non è che dobbiamo sentirci pronti. Dobbiamo lavorare per farlo e basta“.

TORINO – “Ventura? No per adesso non l’ho sentito. Torino? Mi sono lasciato molto bene, ricordo Torino con molto affetto perché è una parte importante della mia carriera e della mia vita quindi è stato un trasferimento emozionante”. 

 HANDANOVIC – “Handanovic? Samir è un ragazzo serio, con la testa sulle spalle che lavora ogni giorno al massimo e infatti i risultati si vedono, penso sia uno dei più forti d’europa e per me è un piacere lavorare con lui perché penso di potergli rubare tanto. Comne fatto ad Udine lo farò qui“.

HART – “Credo sia stata una scelta molto importante per il Torino perché ha portato entusiasmo nella squadra, mediaticità perché comunque si parlava del Toro in tutta Europa perché giocava nel Toro il portiere della Nazionale inglese. E ha portato personalità, poi è un ottimo portiere ovviamente. E’ stata una scelta che condivido e che non metto in discussione“.

FILADELFIA – “Sicuramente il Filadelfia per il Torino e per il tifo granata è qualcosa di storico e di emozionante, sono stato onorato anche solo di poter partecipare all’inaugurazione e di avere il mio nome scritto su uno dei seggiolini perché quello è un pezzo di storia del calcio italiano“.

ITALIANI IN SQUADRA – “Non penso che questo faccia una grandissima differenza. Italiani o stranieri bisogna capire subito cos’è l’Inter ed il campionato italiano. Chiaro che l’italiano è più facilitato, ma ho trovato tanti giocatori intelligenti e per me si può far bene”.

OFFERTE – “Altre offerte ricevute erano per fare il titolare? Ho avuto qualche richiesta, nessuno ti assicura il posto. Puoi anche andare come titolare, poi fai male due-tre partite e perdi il posto come è giusto che sia. Ci si gioca il posto ovunque. L’Inter è stata un’occasione molto importante per me, la mia vita e la mia carriera e non me la sono sentita di rifiutarla”.

DIFFICOLTA’ INTER – “Nelle ultime stagioni c’è stato sicuramente qualcosa che non andava perché l’Inter non merita di essere in quelle posizioni. Però da fuori è complicato giudicare, non posso esprimermi. Vedevo che c’era qualcosa che non andava, però mi dispiaceva molto se posso essere sincero“.

ZHANG – “Ho conosciuto Steven Zhang che era qui con noi ieri“.

COMPAGNI –  “Ragazzi che mi hanno impressionato? Di Handanovic ho gia parlato e mi stupisce sempre più. Penso ci siano tanti giovani molto molto validi, anche quelli aggregati dalla Primavera, possono darci una mano“.

DIFFERENZE TORINO-INTER – “Non posso che parlar bene del preparatore che avevo a Torino perché mi ha aiutato tanto a livello personale. Qui ho trovato Bonaiuti che è molto forte nel suo lavoro, cura i dettagli nei minimi particolari”

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