25 Luglio 2017

Milito: “Se ripenso alla seconda rete in finale mi vengono ancora i brividi. Faremo una grande stagione”

L'eroe della notte di Madrid ha risposto alle domande dei suoi ex sostenitori nerazzurri in una live trasmessa su Facebook

Il suo nome è destinato a rimanere per sempre nella storia nerazzurra. Diego Milito, El Principe del Bernal, arrivato all’Inter nell’estate del 2009 alla corte di Josè Mourinho, si è ritagliato un posto speciale nel cuore dei tifosi della Beneamata. Impossibile da dimenticare la doppietta nella notte di Madrid che ha permesso agli uomini dello Special One di conquistare dopo 45 anni una Champions League che mancava da troppo tempo: l’apice di una stagione indimenticabile che vedrà i nerazzurri trionfare su ogni fronte, grazie anche alle 30 realizzazioni messe a segno proprio dal numero 22.

L’Inter e Diego Milito oggi sono ancora legati: l’ex attaccante argentino oggi è Tour Ambassador dell‘Inter Summer Tour in Cina e Singapore. Tutti i tifosi nerazzurri hanno avuto l’opportunità di esprimere il proprio affetto direttamente al Principe che ha risposto alle domande dei suoi ex sostenitori in una live trasmessa sulla pagina Facebook ufficiale del club.

Ecco le sue parole:

“Buonasera a tutti. Per me è un enorme piacere essere qui e rispondere a tutti i tifosi nerazzurri”.

“Non pensavo di diventare ambasciatore dell’Inter: è un’esperienza di grande prestigio e molto bella. Tutto ciò che è vincolato all’Inter è motivo di orgoglio. Ringrazio tutti per l’accoglienza e per questo ruolo”.

Prossima stagione? Serve pazienza. Negli ultimi anni ci sono stati troppo cambiamenti. Tutti vogliamo vincere e vedere l’Inter il più alto possibile ma bisogna stare uniti. Sono convinto che faremo una grande stagione”.

“Sono arrivato a 30 anni all’Inter con tanta voglia e raggiungere il sogno di vincere cose importanti e per fortuna ci sono riuscito”.

“La prima a San Siro è stato un qualcosa di straordinario”.

La notte di Madrid? E’ difficile da spiegare quello che ho provato per me, per tutto il gruppo e per tutta la gente. Parlo e mi viene la pelle d’oca se ripenso alla seconda rete di Madrid e all’esultanza sotto la curva Quell’emozione rimarrà per tutta la vita”.

Il numero 22 è nato casualmente quando sono andato al Saragozza. Era libero il 2 o il 22. E’ andata bene, mi sono affezionato a quel numero. Quando sono andato al Genoa era libero. All’Inter lo aveva Orlandoni e Paolo me l’ha lasciato”.

“L’Inter per me è stato il coronamento di un sogno. Mi auguro che l’Inter torni ai livelli di qualche anno fa. L’Inter deve lottare sempre per il massimo, per la maglia e per la storia del club”.

“Il gol nella finale di Coppa Italia è stato molto bello. Anche il pallonetto in Inter-Chievo è stato un gran gol”.

“Samuel Eto’o? E’ un grandissimo campione. Ho giocato con molti attaccanti ma lui è incredibile”.

Pallone d’oro? Tutti i giocatori ambiscono a quel premio. Ma non mi cambia nulla per quello che ho vissuto e abbiamo vinto. L’affetto della gente è più importante”.

“Futuro da allenatore? Sto facendo un corso in Argentina. E’ difficile ma vedremo”.

Zanetti è stato un grande capitano, soprattutto per l’esempio che dà in campo. Javier è un mito del calcio mondiale”.

Josè prima della finale non mi disse niente di particolare. Avevamo preparato la partita nella miglior maniera e si è visto in campo”.

Mauro ha già fatto benissimo e mi auguro che continui su questa squadra. Può fare ancora di più ma ha già segnato tanti gol all’Inter”.

“Futuro da allenatore all’Inter? Tutto quello che è legato all’Inter è motivo d’orgoglio”

Ronaldo o Ibra? Ronaldo. Ibra è un grandissimo campione, ma Ronaldo è stato sempre il mio idolo. Lui è stato unico”.

“La svolta della stagione è stata la vittoria a Londra nel ritorno degli ottavi di finale, dopo aver perso in campionato a Catania”.

“La finta a rientrare? Non so quando è nata, ma ho sempre cercato di farla. E’ nata naturalmente”.

“I gol nel derby sono speciali. Ho avuto la fortuna di fare anche una tripletta al Milan. Anche la doppietta allo Juventus Stadium è un ricordo speciale che mi porto dentro”.

Mourinho è stato uno dei migliori allenatori che ho avuto. Lui mi ha dato la fiducia e la possibilità di vincere tanto”.

“L’Inter del 2010 è stata la squadra più forte dove ho giocato”.

Messi il giocatore più forte con cui ho giocato. Ho avuto la possibilità di giocare con lui un Mondiale e due Copa America. Mi sento fortunato perché è davvero straordinario”.

“Il coro più bello? Diego Milito facci un gol. Scendere in campo e sentire questo coro era una grande carica. Ringrazio tutti i tifosi. Per me è stata un’esperienza incredibile. Devo ringraziare io tutti voi perché mi avete dato tanto. Un abbraccio a tutti voi, sempre Forza Inter”.

QUIZ SULL’INTER: SFIDA TRA JOAO MARIO E GABIGOL