23 Ottobre 2017

Spalletti: “Questo è uno dei gruppi migliori che ho allenato. Miranda? A volte se la prende comoda…”

L'allenatore della Beneamata ha parlato in conferenza stampa per presentare il match di domani sera tra nerazzurri e blucerchiati

L’Inter di Spalletti sta sorprendendo tutti in questo avvio di campionato e non ha nessuna intenzione di fermarsi. Dopo il prezioso pareggio ottenuto al San Paolo, la squadra nerazzurra vuole ritornare al successo già a partire dal match che andrà in scena domani sera a San Siro contro la Sampdoria.

Il tecnico di Certaldo parlerà nella conferenza stampa di presentazione della sfida che vedrà la Beneamata affrontare l’undici di Giampaolo. Prima di incontrare i giornalisti presenti in sala stampa però, Spalletti è intervenuto ai microfoni di Inter TV. Ecco le sue parole: “I risultati fortificano le nostre sicurezze. Ora abbiamo qualche sicurezza in più e possiamo far affidamento sul lavoro già acquisito. Pressioni esterne? Non farsi schiacciare dipenderà dall’intelligenza dei nostri calciatori, ma siamo tranquilli. Inter-Sampdoria non determinerà la nostra stagione. Dobbiamo avere delle certezze da esibire contro ogni avversario. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, ci sentiamo a nostro agio a San Siro, è una cosa che ci fa bene ai muscoli e al cuore”.

COSA MI E’ PIACIUTO DI PIU’ SABATO? – “Tante cose, ma c’è sempre qualcosa da migliorare. Non dobbiamo credere che ci sono dei dubbi sulla strada da percorrere. Si fa un discorso completo perché noi vogliamo arrivare in alto e questo dipenderà dalle dimostrazioni che ci daremo di volta in volta. Mi è piaciuto il fatto di andarla a giocare, anche se a volte mi hanno fatto stringere i denti quando palleggiavano bassi. A volte lo abbiamo fatto anche troppo perché il Napoli è micidiale”.

INSIDIE INTER-SAMP – “Le partite sono tutte insidiose. Contro squadre che hanno questa spensieratezza come la Samp, diventa ancora più complicato. Loro sono costruiti bene, Giampaolo è fortissimo e rende forti le squadre che allena. Noi dobbiamo essere bravi a ripartire da zero e metterci tutte le qualità necessarie per fare risultato. Dobbiamo metterci la stessa attenzione, la stessa personalità”.

NOTTE DA PRIMATO? – “A noi questo non ci interessa, noi vogliamo andare a creare un contesto dove di volta in volta ci si mette qualcosa in più. Vogliamo consolidare le nostre certezze. Noi si bada a noi stessi, si bada in casa nostra”.

TURNOVER? – “E’ un discorso difficile da fare oggi. Devo vederli, ieri c’erano un paio di affaticamenti muscolari. Abbiamo bisogno di recuperare: decideremo alcune cose domani”.

SERVE UN SALTO DI QUALITA’ – “La Sampdoria è una squadra forte. A Giampaolo sono stati tolti i pezzi migliore, ma la qualità  di gioco è rimasta. Prima di allenare i muscoli, si deve scaldare la testa, oltre che le gambe. La testa ti crea i presupposti per anticipare quello che avverrà . Dovremo prepararci per qualsiasi tipo di partita. I miei professionisti sanno valutare queste insidie. Ogni volta ricaricano le batterie e ripartono da presupposti corretti. La Sampdoria lo scorso anno ci è arrivata davanti. Qual è il ragionamento che vi fa dire che noi riusciamo a metterci dietro a prescindere da tutto una squadra che lo scorso anno non ci ha fatto vedere palla. Noi siamo la stessa squadra che in un momento ha fatto bene e in altre male. Dobbiamo essere bravi a prendere tutte le qualità che abbiamo e metterle in campo”.

MIRANDA – “Figuriamoci se sono preoccupato. E’ lui che riesce a trasferire la personalità ad altri. A volte se la prende un pò comoda, se c’è necessità di metterci 5 ci mette 5,5, se deve metterci 6 ci mette 6,5, se deve mettere 8, mette 8,5. Non esagera mai in quello che è l’uso delle sue qualità, ma non dà mai vantaggi ai suoi avversari. Ci mette quel poco in più che gli basta, non vuole esagerare”.

GIAMPAOLO – “Sa fare il suo lavoro. A lui la storia non è stata raccontata. E’ partito da niente ed è arrivato nel mirino di grandi club. Se la merita tutta questa attenzione. Se Giampaolo fosse l’allenatore dell’Inter, io sarei il primo abbonato. E’ professionale e pignolo nel fare le analisi, i video, nell’andare a vedere la squadra avversaria. Io sono più fortunato di lui, ho qualcuno in più nel mio staff”.

SKRINIAR – “Giampaolo ha confermato la persona che è. Quando gli abbiamo chiesto se era davvero forte, lui me ne parlò benissimo. Questa è la conferma che Giampaolo è una persona seria, gli auguro di allenare un club come l’Inter”.

MINISTRO DELLA DIFESA – “Quando ho detto che Sarri sarebbe diventato ministro dell’economia l’ho detto in senso positivo. Ho conosciuto Sarri, gli ho chiesto delle cose, non so quale significato abbia voluto dare a ‘Ministro della difesa’. La mia stima nei suoi confronti però resta immutata”

DIFFERENZE INTER-NAPOLI – “Sotto l’aspetto della qualità di gioco c’è differenza, sotto l’aspetto delle individualità ce n’è di meno. Loro sono padroni della ricerca dell’impossibile. Hanno fatto degli agganci volanti e di prima davvero eccezionali. Noi dobbiamo crescere. Vecino sta migliorando e ci sta facendo vedere delle progressioni che prima non ci aveva fatto vedere. Lui deve stare tranquillo, nell’Inter ci sta bene”.

ESAMI FINITI? – “Dobbiamo puntellare le certezze. Avere una costante ricerca per nuove opportunità. Noi non ci si fa tirare dentro nel vortice dei commenti. Sappiamo bene i nostri pregi e difetti. Ci continuate a domandare se siamo da scudetto, fino a quando lo domandate, vuol dire che non lo siamo. A Napoli e Juventus non lo domandate mai. I nostri calciatori assumono le sembianze che vogliono loro. Sanno dove arrivare”.

AFFATICATI – “Io e Domenichini. Siamo affaticatissimi. Ci sono le partite che ti danno anche un ulteriore stress e questa è una di quelle. Siamo tornati tardi, poi tu non dormi dopo quello stress di attenzioni, di voglia di mettere tutte quelle capacità. Dopo non riesci a rilassarti. Spero si siano riposati”.

SKRINIAR-SAMUEL – “Ha margini di miglioramento . Ci piacque subito il modo in cui ci ha risposto quando siamo andati a fare la trattativa. Ha fatto vedere al direttore di saper rispondere. Voleva assolutamente venire all’Inter, poteva andare da altre 2 o 3 parti. Di volta in volta in allenamento ha questi occhi espressivi, dimmi dove andare e ti faccio vedere che arrivo là. Quando hai a che fare con ragazzi come lui, è una scorciatoia per un allenatore esibire un certo livello di qualità di calcio. Secondo me è al 60% delle sue qualità. E’ veloce, forte fisicamente, salta di testa, è un giocatore fortissimo, vedrete quante squadre saranno interessate a lui  e questa è la cosa che mi fa un pò paura. Ho paura che i direttori vadano in giro, perché questi devono rimanere qui da noi”.

CAMBIAMENTI RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE – “Non lo so, non posso fare un’analisi. Sarebbe presuntuoso, l’analisi la devono fare gli altri: io posso solo dirti quello che stiamo facendo adesso e quello che ho trovato quando sono arrivato qui. E’ uno dei gruppi migliori che ho avuto la possibilità di allenare. Stasera chi vuole dormire a casa va a casa, io non gli impongo più niente. Mi hanno dato a vedere che io mi posso fidare di loro. Sanno da soli cosa devono fare, quali sono i comportamenti corretti. Chi dorme meglio qui, dorme qui, chi dorme meglio a casa, dorme a casa e ritorna domattina. Ognuno è allenatore di se stesso. Quando sono al punto di doverti imporre qualcosa, siamo rovinati. Ai calciatori io dico quello che può dargli dei vantaggi, poi sono loro che hanno una considerazione obiettiva”.

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