23 Settembre 2015

INTER-VERONA 1-0: l’incornata di Felipe Melo vale la quinta gemma

  L’Inter per continuare la fuga in vetta, il Verona per provare a fare lo sgambetto ai nerazzurri: Mancini schiera dal 1′ Miranda al fianco di Medel, mentre non scatta l’atteso turnover per Fredy Guarin, che va in campo tenendo quindi ancora out Brozovic. Spazio anche a Ljajic, che sostituisce Jovetic, a riposo. Risponde Mandorlini con un 3-5-2 disegnato […]
melo inter

 

L’Inter per continuare la fuga in vetta, il Verona per provare a fare lo sgambetto ai nerazzurri: Mancini schiera dal 1′ Miranda al fianco di Medel, mentre non scatta l’atteso turnover per Fredy Guarin, che va in campo tenendo quindi ancora out Brozovic. Spazio anche a Ljajic, che sostituisce Jovetic, a riposo.
Risponde Mandorlini con un 3-5-2 disegnato sulle tante assenze: Helander fa il terzo centrale, Pisano e Albertazzi larghi sulle fasce e tandem Gomez-Pazzini.

Inizio ruvido con due cartellini gialli distribuiti rispettivamente a Guarin e Albertazzi. Il Verona si chiude con precisione e per l’Inter gli spazi non abbondano. Anzi, è l’Hellas che trova un po’ di spazio a destra e Sala può effettuare due discese, i cui conseguenti cross vengono neutralizzati dai difensori nerazzurri.
Gli scaligeri perdono presto la loro unica torre, perchè Pazzini esce malconcio da un contrasto con Melo e dà forfait al 20′, dando spazio a Siligardi che prima punta non è. Dall’altra parte si segnala una doppia conclusione Guarin-Perisic Respinta da Moras e infine bloccata da Rafael.
La partita non decolla e vive di iniziative sporadiche: ora Ljajic, ora Siligardi. Il neo entrato ci prova al 27′ approfittando di una copertura non perfetta di Miranda ma la conclusione è alta, rispondono i nerazzurri con Telles al tiro da fuori e Icardi all’incornata che però non creano problemi.
Brividi in area nerazzurra al 35′, quando il binario mancino troppo svagato dell’Inter concede a Sala di andare sul fondo prendere la mira per il cross, dove per fortuna dell’Inter di saltatori alla Toni non ce ne sono e la potenziale occasionissima non ha luogo. I nerazzurri si scuotono e sugli sviluppi di un cross occasione d’oro per Kondogbia che a seguito di un duello aereo si ritrova il pallone a portata di tiro, ma la deviazione volante non ha fortuna e si perde alta.
Sul finale di tempo Ljajic trova il corridoio in area per Santon che sbaglia clamorosamente il cross, guadagna un angolo su cui la deviazione di Melo è deviata da un sempre attento Moras. Proprio i calci d’angolo diventano i terreni di costruzione per i nerazzurri che con Medel troverebbe lo specchio se Viviani non intervenisse a protezione della sua porta.
Non c’è tempo per riprovarci, Arriva il duplice fischio: 0-0 in un primo tempo non certo indimenticabile.

Non ci sono cambi nella ripresa: Ljajic prova subito a prendere in mano la situazione ma il tanto svariare non porta alcun pericolo concreto alla porta del Verona. La situazione si trascina fino al 54′ quando un contropiede di Sala su cui non è perfetto Telles, finisce col tiro dell’esterno sulla traversa ad Handanovic battuto.
Non passa che un minuto e l’Inter si conquista un corner su cui spunta in inserimento un treno merci che risponde al nome di Felipe Melo: incornata potentissima e precisa che toglie l’Inter dall’imbarazzo di una partita bloccatissima portando in vantaggio i nerazzurri.
Ljajic saluta il campo con un esordio abbastanza in colore lasciando il campo a Jovetic, poco dopo ecco il ritorno in campo di Biabiany in luogo di uno stremato Kondogbia. Ne beneficia subito Perisic che partendo più largo riesce ad essere più nel vivo di un’azione ora ispirata da un Jovetic poetico in controllo e scarico palla: il sinistro violento del croato trova l’opposizione di Rafael con i pugni.
Da qui in poi è gestione Inter che lascia il possesso agli avversari ma non rischia praticamente mai. Intanto negli scaligeri si arrende anche Sala, che al 75′ lascia il posto a Zaccagni. Poco dopo un brivido: Greco sguscia a sinistra e la mette in buonissima posizione per Siligardi che svirgola completamente.
L’Inter si abbassa e l’ex “canterano” nerazzurro può riprovarci: missile terra-aria da fuori, stavolta nello specchio, che scalda i guantoni di Handanovic. Non è l’unica possibilità che ha il Verona, perchè l’Inter toglie il piede dall’acceleratore e c’è spazio per il destro di Zaccagni che sfila alto.
Quando mancano ormai tre minuti Ranocchia rileva Telles e l’Inter non sfrutta subito dopo un’azione da contropiede con Guarin e Perisic che peccano di precisione. Ancora Jovetic si fa tutto il campo di corsa ma per egoismo vuole concludere e si fa alla fine anticipare.
E’ l’ultimo brivido della partita: quinta vittoria consecutiva dell’Inter che prosegue la sua corsa in vetta alla classifica.

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