14 Giugno 2017

Spalletti: “Più siamo e più vinciamo. Lavoriamo per una grande Inter, voglio senso di appartenenza”

Tutte le dichiarazioni del nuovo tecnico interista

L’Inter parte ufficialmente oggi con il nuovo corso targato Luciano Spalletti, che verrà presentato oggi all’interno del Suning Training Centre. Prima di incontrare la stampa, l’allenatore di Certaldo ha risposto ad alcune domande postate dai tifosi sulle pagine ufficiali del club sui social network. Ecco tutte le dichiarazioni del tecnico interista:

INTER IS COMING – Io condottiero di un’Inter che sta per nascere. Dobbiamo mostrare le caratteristiche di una squadra che può fare un percorso importante. Creiamo un senso di appartenenza, tutti ci dovranno seguire e tutti dovranno sapere quanto questa maglia vale. Il campo sarà lo specchio delle nostre ambizioni, ma senza senso di appartenenza non si raccolgono i risultati. L’Inter è una cosa importante, io per primo assorbirò tutto ciò che serve per diventare un tifoso di questa squadra. 

MODULO – “Penso che il 4-2-3-1 sia il modulo migliore per vincere le partite: con questo modulo le qualità offensive vengono messe in risalto ma dobbiamo stare attenti a chi affronteremo. Nel corso delle partite dovremo cambiare per sorprendere il nostro avversario. Non possiamo concederci il lusso di ottenere vittorie occasionali, dobbiamo avere un livello di continuità importante. I giocatori dovranno riconoscere i comportamenti delle squadre avversarie per poter far loro male. Sarà fondamentale riconoscere determinati concetti ed avere una squadra in possesso di ciò che cerchiamo e della consapevolezza di dove si vuole arrivare, al di là del modulo utilizzato. Dovremo dimostrare di essere più forti degli altri””

VOGLIA DI CRESCERE – Senza risultati si tende a pensare che niente sia buono, niente sia positivo. E’ vero, la posizione in classifica dell’ultima stagione è stata imbarazzante, inaccettabile. Ma il vero problema è il numero di punti che ci divide dalle alte: 26 punti significano quasi 10 partite che dobbiamo vincere in più”

TEMPO LIBERO – Nel tempo libero cerco di svagarmi con la mia famiglia, sono fatto così”

CURIOSITA’ ORIENTALI – “Sono curioso di scoprire la Cina, anche il suo cibo. Loro sono meglio di noi in alcuni piatti, ma l’importante è cercare di imparare! Un tempo mi ero interessato al calcio cinese, lo guardavo perché curioso. Per il nostro campionato un calciatore cinese potrebbe aver qualche difficoltà, perché soffrirebbe la fisicità. Però con tecnica e velocità questo handicap potrebbe essere messo da parte””

SOCIAL NETWORK – Per ora non sono ancora un allenatore social, ma ci sto lavorando e presto spero di poter aprire un account ufficiale anche grazie all’aiuto dei miei tifosi”

MENTALITA’ – Non ho una partita da vincere per forza, penso che dobbiamo vincerne il più possibile senza pensare all’avversario. Ma gli allenamenti sono ancora più importanti, quindi dovremo aiutarci da soli per poter arrivare alla domenica in forma e pronti a lottare”

SCUDETTO PRIMAVERA – Complimenti alla Primavera, sopratutto all’allenatore Stefano Vecchi. Spero che i nostri campioncini possano continuare a volersi bene, loro sono il nostro onore e dobbiamo prendere spunto da loro”

AVVENTURA NERAZZURRA – Ho accettato l’Inter perché voglio riportarla dove merita. Non è un peso aver accettato di essere qui, sarebbe comunque la bega più splendente se fosse così. Dovremo far pulsare il cuore di tutti i tifosi. Ho a cuore coloro che arrivano presto a lavorare e che si mettono a disposizione dell’allenatore. Qui ci sono tanti giocatori bravi ma che non hanno ancora avuto la possibilità di mostrarsi all’altezza delle aspettative. Essere convinti di poter affrontare senza problemi chi abbiamo davanti è una cosa fondamentale, qui tutti dovranno avere questa mentalità. Cori per me a Brunico? No, io alleno, non segno. Io sono qui assieme ad uno staff di professionisti che lavorano tutti per ottenere risultati consoni alla grandezza della Nostra Storia. Voglio vivere tutte le belle cose di questo club in ogni sfaccettatura , voglio viverle da primo attore ma anche da spettatore privilegiato”

VOGLIA DI VITTORIE – “Mettiamo in chiaro una cosa: è da qualche anno che non vinciamo nulla. O cambiamo o rimarremo sempre sulla stessa linea di risultati. Un calciatore non cambia le sorti di una stagione, ci sono giocatori forti qui come possono essere Perisic Icardi. Ma se non entrano nell’ottica di aiutare la squadra è inutile, devono aver la voglia di dare una mano ai compagni per portare l’Inter ad essere una squadra forte. Fuori dalle coppe per tanti anni, è quasi uno scandalo. Questo è quello che mi dicono per strada. Dovremo avere una reazione corretta ed importante, chiaro che io non sono meglio degli altri che sono passati qui prima da me. Ma sono differente da loro, io lavoro a modo mio, mi fido di me stesso e voglio che i calciatori abbiano fiducia nei miei mezzi. Starò al loro fianco qualunque cosa accada 24 ore al giorno, però i risultati li toccheremo con mano strada facendo. Le possibilità per riportare l’Inter al livello della sua storia ci sono tutte e quindi dovremo farlo”

ROMA – Ringrazio la Roma Pallotta per i messaggi mandati al termine del campionato. E poi ringrazio anche gli sportivi che mi hanno dato affetto al momento del nostro addio. Sono una squadra forte, è inutile negarlo. Diventa importante mettere a fuoco la differenza di punti tra noi e le altre, e per ottenere risultati bisognerà essere emotivamente coinvolti nel progetto. Loro hanno gente come Manolas, Rudiger, Nainggolan, Dzeko De Rossi che sanno cosa voglia dire essere romanisti. Vogliono solo fare risultato con la Roma. Dzeko l’anno scorso lo evitavano tutti, sembrava uno con cui non ci si voleva nemmeno far vedere in giro, invece questa stagione è stato il perno del successo giallorosso. Anche qui dovremo portare gente ad alto livello anche se nelle passate stagioni non hanno brillato”

JUVENTUS  – “Tra Inter e Juventus non ho visto 30 punti di differenza lo scorso anno. Guardai la partita e non mi sembrarono così ampie le differente. Ad Allegri solo complimenti perché hanno dato credibilità al calcio italiano ed alla Nazionale. Vincere non è facile, è difficilissimo. E’ più facile perdere che alzare trofei. Noi abbiamo rispetto di loro per ciò che hanno fatto, ma non dovremo avere paura. Andremo dritti in campo per vedere chi è più bravo”

DIFFICOLTÀ GIALLOROSSE – “I primi contatti con l’Inter li ho avuti al termine del campionato ed io avevo già detto a Pallotta di voler andare via. Mi identifico in ciò che amo ed amo ciò in cui mi identifico. Non penso di aver offeso nessuno, e questa avventura è la cosa più bella che mi poteva capitare. A Roma c’è stata una contrapposizione tra me e l’amore per Totti, ha prevalso l’amore per lui piuttosto che l’amore per la squadra. Non sono riuscito a mettere d’accordo queste due cose e quindi sono dovuto andare via, non potevano coesistere in maniera differente. Ero in difficoltà e non ho svolto bene il mio lavoro. Quando vivi a Roma certe cose le senti anche la mattina al bar o quando vai a fare benzina. Spero che ora i giallorossi senza di me siano uniti nella stessa direzione di marcia”

CONTATTI CON CAPELLO – “Io con Capello ho in comune molte cose tra cui l’avventura in Russia e la Cina? Lui è un grande del calcio, tutti abbiamo preso qualcosa da lui ma siamo differenti. Qui ci sono state persone come Herrera Mourinho, altri due grandissimi capitani di ventura. Con Capello ci sentimmo tanti anni fa, ora è un membro della famiglia Suning, spero dunque di poterlo sentire il prima possibile”

SCELTA NERAZZURRA – “Secondo me prima di arrivare a me hanno pensato ad un numero maggiore di allenatori di quelli che sapete. Ma a me non me ne frega proprio niente. Sono qui e sono contento, ora penserò solo a fare il bene dell’Inter, sono stato scelto per questo. Mi farò carico di tutta la nostra storia per ottenere quel vestito che tutti i miei calciatori devono riconoscere. E’ una sfida eccitante, la vivrò per tale. Lo vedrete anche voi”

LAVORO PER IL FUTURO – “Con i dirigenti stiamo parlando della squadra del prossimo anno, vogliamo migliorare rispetto allo scorso anno anche se non è facile. Non potremo sbagliare gli acquisti questo anno. Stiamo lavorando e sentendo l’umore dei nostri calciatori nello spogliatoio, dobbiamo pensare a “noi” come squadra, un’Inter forte deve essere una squadra unita, non un insieme di nomi. Senza obiettivo comune non c’è obiettivo individuale. Se ragioniamo da singoli togliamo spazio al bene collettivo”

IL SOPRANNOME – Pioli si definì ‘potenziatore’? Io non mi do definizioni. Prima di me ci furono il Mago e lo Special One, io vengo dal paese di Leonardo, queste cose le lascio a voi perché sapete sempre trovare la definizione esatta. Io mi alzo la mattina presto per lavorare, importa solo questo”

PASSIONE INTER – “La passione degli sportivi è l’anima dello sport. Bisogna portare in evidenza la passione, il fatto di aver trovato molti tifosi in Cina o di aver scoperto che molti miei vicini sono interisti mi da conforto. Più siamo e più vinciamo potrebbe essere uno slogan adatto a noi. Sapere che tutti i tifosi sono al nostro fianco pronti a darci man forte è fondamentale per creare un ambiente unito. Li aspettiamo già da Brunico. Non so se riusciremo subito a tornare ai fasti delle epoche Moratti, prometto che lavoreremo in maniera seria e dimostreremo di essere professionisti al 100%”

“L’ESSERE” SPALLETTI – Giocatori da portare all’Inter dalla Roma? Non è carino dire dei nomi anche per rispetto dei nostri calciatori. Qualcosa ve lo dirò, magari cambiando qualcosa a mio favore, e qualcosa riporterete voi, magari cambiando qualcosa a vostro favore. Quando mi sentirete un po’ sopra le righe non preoccupatevi, sarò lì che darò il meglio di me. Ho amato tutti i giocatori della Roma, ora amerò tutti quelli dell’Inter”

MENTALITÀ E STAFF – Nagatomo è un professionista serio che da tutto in campo. Come uomo nessuno può dirgli niente, butta sempre il cuore oltre l’ostacolo. Può capitare di fare partite belle o meno belle. Joao Mario è un calciatore offensivo, ha la vocazione di attaccare la linea difensiva avversaria o di dare palle interessanti ai compagni. Con la sua qualità potremmo anche tentare di fargli gestire il gioco, perché chi comanda il gioco spesso vince. A Roma abbassai di 7-8 metri Pjanic e tutti gridarono allo scandalo, ma i risultati mi diedero conferme importanti. Anche se dovesse giocare solo 10 minuti, deve capire, lui come altri, che in 10 minuti si può cambiare la partita. Non è che se do la maglia da titolare a qualcuno posso essere suo amico e se non gliela do invece sono un nemico. Mettiamo una regola già ora: quando i calciatori escono non devono darmi la mano, così evitiamo di dire cose insensate. Il mio staff? Domenichini, Pane, Baldini e Iaia. Ma ci sta che venga modificato ancora per dare il meglio all’Inter”

COSTANZA E DETERMINAZIONE – “L’altra sera in aereo ho incontrato una signora che mi ha chiesto se fossi l’allenatore dell’Inter, io ho risposto dicendo che me lo hanno fatto fare. La sua risposta è stata ‘cavoli tuoi ora!”. Però io a Roma ho incominciato a cambiare il mio modo di vedere il calcio, rivalutando il lavoro di tutti colori che si rompono la schiena lontano dai riflettori. Dobbiamo costruire piano piano una società, ho capito subito con chi ho a che fare. Inutile parlare, è il campo che da conferma delle tue qualità. Gli allenamenti servono per raggiungere una forma tale per cui la tua squadra non deve sentire ne la tua mancanza ne la tua presenza, dovremo essere sempre sul pezzo. Vecchi lavorerà insieme a me, io devo aiutarlo e lui deve sperare di rubarmi il posto sulla panchina della prima squadra. Le Coppe? A volte aiutano, altre invece ti danno qualche scompenso. Meglio giocare 2 partite a settimana che una”

MIGLIORARE INSIEME – “Tenterò di modificare qualche qualità dei giocatori, un po’ di coraggio bisogna averlo. Nainggolan ultimamente è arrivato a 10 gol a stagione, mentre prima ne fece 4 in 3 anni. Icardi ha tante qualità e deve mantenerle, non dobbiamo snaturarle ma ovviamente deve migliorare nella fase di gestione del pallone e della situazione. Dzeko aveva già nel DNA questo tipo di giocate, ma Mauro è più bravo in area di rigore, ha qualche qualità in più. Pioli aveva già importato certe modifiche, quindi per noi sarà solo un riprendere da dove avevamo finito”

AMBIZIONI – Inter non plus ultra della mia carriera? No, io vivo la mia carriera 24 ore al giorno indipendentemente da dove sono. Anche ad Ancona fu una stagione fantastica, non è più stimolante un’avventura di un’altra. Ovunque andrò, allenerò con euforia. Dobbiamo essere ambiziosi sempre e comunque. Dobbiamo stare bene, vincere le partite. Poi il futuro dipenderà da ciò che realizzerò qui. Se non cresciamo, non viviamo. Ed io voglio vivere ancora

RITIRO ESTIVO – Voglio avere a disposizione il gruppo il prima possibile per poter lavorare al meglio. Avremo 50 giorni di lavoro intenso, siamo legati ad altre vicende extra campo e dobbiamo rispettarle, penso però che sia chiaro anche per coloro che arriveranno all’ultimo momento che sarà fondamentale dare il massimo. Herrera diceva ‘Chi non da tutto, non da niente’. Io farò mia questa frase aggiungendo ‘Appartenenza e volontà di fare bene'”

SIMBOLI NERAZZURRI – “Io non sarò il tappo per il ritorno di grandi personaggio all’Inter come Oriali, poi le domande tecniche vanno fatte ai dirigenti. Icardi è il nostro Capitano, e dovrà dimostrare coi fatti ai suoi compagni l’atteggiamento adeguato per rimanere all’interno del nostro spogliatoio”

SPALLETTI ALL’INTER: “CONTENTO DI ESSERE QUI”