3 Luglio 2015

Mancini in conferenza: “Siamo l’Inter, il nostro obiettivo è lo scudetto. Salah, Perisic, Jovetic…”

La nuova stagione nerazzurra è oggi iniziata e ad Appiano Gentile è andata in scena la prima conferenza stampa della nuova stagione del tecnico Roberto Mancini. Queste le sue dichiarazioni rilasciate nella sala stampa:

Anche se manca ancora qualcosa, è la squadra che volevi? “Credo che fino ad oggi abbiamo lavorato bene, la squadra è quella giusta. Gli obiettivi che ci eravamo fissati prima dell’inizio del mercato sono stati quasi tutti raggiunti” Kondogbia può far fare il salto di qualità alla squadra? “Credo che Kondogbia possa diventare uno dei migliori centrocampisti al mondo. È un ragazzo giovane con degli enormi margini di miglioramento e dopo i mostri sacri che ci sono in giro, troviamo proprio Kondogbia. Abbiamo fatto un grande sacrificio per lui però è un giocatore che potrà essere molto importante” L’attuale squadra può lottare per lo scudetto? “Chiaramente sarà il campo a darci il giudizio finale. Sono contento perché sono rimasti molti giocatori dello scorso anno e con i nuovi acquisti la squadra è migliorata ancora. Adesso sta a noi lavorare duramente in questi due mesi per cercare di iniziare bene e fare una stagione importante” Ti senti di fare un “in bocca al lupo” a Mihajlovic che oggi ha parlato da milanista vero? “Questo fa parte del nostro lavoro. Sono felice che Sinisa sia sulla panchina del Milan perché è un grande amico e penso che abbiano preso un grande allenatore. Sono contento che Milan ed Inter possano tornare ad essere protagoniste in campionato. Spero che faccia bene ma che arrivi comunque dopo di noi” L’obiettivo stagionale è lo scudetto? “Siamo l’Inter, il nostro obiettivo è sempre il massimo. Non partiamo in testa perché prima di noi c’è sicuramente la Juventus che ha dominato negli ultimi anni. Noi siamo qui per ridurre il gap dalla Juve e per farlo bisogna lavorare bene, avere la mentalità giusta e cercare di commettere meno errori possibili” Che Inter hai in mente? “La mentalità è quella sulla quale abbiamo lavorato nella scorsa stagione. La mentalità di una squadra che deve andare alla ricerca della vittoria sia in casa che fuori. La strada è quella”. Salah, Perisic, Jovetic chi manca adesso? “Jovetic è del Manchester City, Salah non so di chi sia e Perisic è del Wolfsburg. Non abbiamo mai parlato con Salah, per Perisic c’è una trattativa tra Inter e Wolfsburg, su Jovetic non so nemmeno se c’è una trattativa. Stiamo parlando di giocatori con qualità tecniche importanti” La Juventus prima di iniziare il ciclo vincente con Conte ha faticato. Pensi che qui all’Inter si possa fare la stessa cosa? “Speriamo che si possa fare, il nostro obiettivo è quello di cercare di fare il massimo. Non credo che il gap in questo momento sia così enorme, ma poi dipenderà da diverse cose e soprattutto da noi stessi” Cambio modulo in un 4-3-3 per la prossima stagione? “Non credo ci sia un modulo vincente, ma bisogna adattarsi ai giocatori che si riescono a prendere. Lo schieramento difensivo sicuramente rimarrà quello della scorsa stagione, il centrocampo sarà quasi sempre a tre ma dipenderà molto da chi arriverà. È importante avere giocatori abili a giocare in più ruoli” Kovacic rimarrà o potrà essere sacrificato? “È un giocatore dell’Inter, è qui, arriverà anche se con qualche giorno di ritardo perché ha avuto qualche giorno in più come Ranocchia ed altri. È un grandissimo giocatore sul quale noi facciamo affidamento” La Juventus potrebbe sentire la mancanza di Tevez e Pirlo? “Loro portano in una squadra tanta qualità ed esperienza. Qualcosa perdono ma chiaramente hanno messo in rosa tanti giocatori, più giovani e di qualità. Forse all’inizio qualcosa perderanno, speriamo che perdano qualcosa di importante” Cosa ti piace di Salah? Serve veramente alla squadra? “Finché non si riuscirà a capire bene la situazione di Salah, credo che non si possa parlare di lui. Lui è un bravo giocatore, tecnico e veloce”   Santon e Shaqiri sono in uscita, si tratta di operazioni finanziarie o ci sono altre valutazioni? “Abbiamo preso questi due giocatori a gennaio perché ci abbiamo creduto e ci crediamo anche adesso. Se ce li chiedono significa che non avevamo sbagliato. Purtroppo quest’anno ci sono delle restrizioni e non possiamo tenerli tutti in rosa. Al momento siamo oltre i 30 e, anche se a malincuore, dovremmo fare qualcosa” Si è chiarito con Touré? “Non sono ancora riuscito a parlare con Yaya. Gli voglio bene ed ho capito che forse è intervenuto qualcuno dall’alto che lo ha convinto a rimanere. Gli faccio un grande in bocca al lupo perché per me è molto di più di un semplice giocatore” Il ritiro servirà per capire quali giovani della Primavera rimarranno in rosa? In particolare si è parlato di Puscas che potrebbe partire… “Abbiamo già deciso quelli che sono in grado di rimanere. Puscas probabilmente diventerà uno dei migliori attaccanti europei e sarà un problema per lui e per il club se dovesse rimanere qui e non giocare mai. Chiaro che lo valuteremo e non è detto che andrà via” Nella passata stagione si è avuto qualche problema a livello di leadership. Miranda e Murillo potrebbero essere i difensori titolari ed in tal senso si sta pensando ad un nuovo capitano? “Questo lo deciderò io in queste settimane e vedremo quale sarà la soluzione migliore per la squadra. Abbiamo preso giocatori con tanta esperienza a livello internazionale, poi vedremo chi potrà essere il capitano. Se Ranocchia giocherà benissimo sarà titolare e capitano”   Come vede Kondogbia? “Lo vedo da interno, ma credo non avrà problemi a giocare anche da centrale perché ha delle qualità fisiche e tecniche che permettono di giocare in qualsiasi ruolo” Potrebbe arrivare un vice-Icardi? “Stiamo lavorando in attacco perché siamo numericamente pochi. Per questo dico che bisogna cercare giocatori in grado di giocare in tutti i ruoli dell’attacco” C’è preoccupazione per il mancato rinnovo di Handanovic’ “No, non sono assolutamente preoccupato” Ha detto che non ha chiamato Salah, è stata l’estate in cui ha dovuto fare più telefonate nella sua carriera? “Non l’ho chiamato perché avevo finito il credito (ride, ndr). Mi sembra normale che un giocatore che cambia squadra e va in una squadra nuova parli con l’allenatore per parlare del ruolo e di altre cose” È soddisfatto per il mercato fatto finora? “Sì, sono molto felice ma abbiamo ancora due mesi alla fine del mercato e se è possibile potremmo prendere altri giocatori” Shaqiri e Santon? “Santon è un ottimo giocatore, è migliorato tanto rispetto allo scorso anno e credo che lavorerà con noi in preseason. Shaqiri è un giocatore fantastico ma abbiamo alcuni problemi con le liste perché possiamo inserire solamente 25 giocatori e sfortunatamente dovremmo vendere qualcuno. Sono comunque due giocatori utili per la Premier League” Che obiettivo vi prefissate? “Il massimo Vogliamo vendere lo scudetto se è possibile. Questo è il nostro obiettivo perché l’Inter è un top club”  Ha chiesto lei di avere Stankovic’ “Lo avevo chiesto come giocatore ma è un po’ in sovrappeso e non si può fare niente (ride, ndr)” La squadra che verrà potrà ripercorrere la tattica del suo Manchester City? “Non credo cambi molto. Ormai i centrocampisti non hanno più solo un ruolo specifico, le varie posizioni dipendono dal gioco della squadra. A volte si gioca con il rombo perché non si hanno le ali o magari il centrocampista alto va immediatamente a pressare alto e dipende dal gioco che si vuole fare. Oggi tutti i centrocampisti sono abili a giocare in diversi ruoli. Il City era una squadra molto offensiva e con un possesso di palla quasi sempre al 70%. Aveva due finti esterni che erano Nasri e Silva, aveva due attaccanti che facevano uno o due gol a partita, Yaya che iniziava e concludeva l’azione. Era una squadra particolare con un 4-2-3-1 ma gli esterni non erano esterni. Era una squadra diversa ed anche il campionato era diverso. In Italia la tattica è molto importante e tutte le squadre sono preparate tatticamente. In Italia se una squadra vince magari si copre negli ultimi minuti, in Inghilterra si attacca sempre, a volte rischiando anche di subire gol” Può darci maggiori dettagli sulla situazione Alvarez con il Sunderland? “Non conosco bene la situazione ma credo che il Sunderland lo abbia riscattato perché c’era questa clausola che prevedeva il riscatto in caso di permanenza in Premier League del club” Per il centrocampo sceglierebbe Mario Suarez o Felipe Melo? “Sono due giocatori molto bravi con caratteristiche leggermente diverse. Potrebbero dare una mano entrambi ma è difficile dire chi sia il migliore” Si sarebbe aspettato di ritrovare Mihajlovic come avversario di derby? “Sinisa è un allenatore, in questo lavoro devi essere pronto ad andare ovunque. Anche se è un ex dell’Inter, sono felice perché gli voglio bene e sia andato in un grande club come il Milan” Cosa chiederà a Thohir nei prossimi mesi di mercato? “Il Presidente ha fatto grandi sforzi finora e probabilmente ne farà altri in futuro. Questo vuol dire che ci tiene molto e che vuole riportare l’Inter in alto” Non giocare le Coppe è veramente un vantaggio? “Mi sarebbe piaciuto fare le Coppe anche se l’Europa League, giocando di giovedì, avrebbe creato qualche problema per la partita della domenica” Le squadre italiane hanno ricominciato a spendere, vedi un segnale di rinascita della Serie A? “Spero che la Serie A torni ad essere il campionato dove giocavano i migliori giocatori del mondo. Spero che con il tempo il campionato italiano torni ad essere il campionato migliore” Rivedremo Biabiany all’Inter? “Biabiany è un giocatore dell’Inter. Sta lavorando da un mese e spero che possa tornare ad essere un giocatore utile per l’Inter. Potrebbe rimanere” Nagatomo riuscirà a trovare spazio con l’arrivo di Montoya o andrà via? “In questo momento non andrà via. Ho grande stima per lui, oltre ad essere un bravissimo ragazzo ed ha sempre lavorato seriamente. Vediamo quello che accadrà in futuro” Fa piacere vedere l’entusiasmo dei tifosi? “Lo slogan “Niente è come esserci” credo che sia la cosa migliore. Si sono abbonati già in tanti e per noi avere tanti tifosi allo stadio è importante. Poi molto dipende da noi e se giocheremo bene ce ne saranno ancora di più” Segui @gervasi_andrea