4 Aprile 2017

Mancini: “Mandare via Pioli? Il calcio è stupido. Con me l’Inter sarebbe stata da scudetto”

Roberto Mancini parla del passato e del presente dell’Inter, con le diverse prospettive se fosse rimasto in panchina
mancini mazzarri

Roberto Mancini torna a parlare dell’Inter, ai microfoni di Top Calcio 24, partendo dalle voci sulla scelta di mandare via Pioli a fine stagione: “L’ho visto a Coverciano lunedì, ho letto che l’Inter lo avrebbe confermato. Il calcio è stupido perché si giudica un tecnico in base a una partita. Ha fatto un ottimo lavoro da quando è arrivato, dopo che nei primi mesi c’era stata difficoltà. Poi non so che strategia abbia la società e se lo voglia tenere”.

Sulle potenzialità della squadra: “Credo che l’Inter, facendo delle cose diverse, avrebbe potuto lottare per lo scudetto. Così come è messa credo sia da terzo posto, sempre sapendo che Roma e Napoli sono più attrezzate. Candreva, Banega e Joao Mario, ad esempio, sono buoni giocatori. Touré? Avevamo fatto un tragitto, ma poi per competere con la Juve devi fare cose diverse”.

Sulla scelta di lasciare l’Inter: “Sarebbe diverso fossi ancora all’Inter, avremmo fatto cose diverse all’inizio e saremmo in una posizione diversa. Ora c’è una situazione più chiara che in estate non c’era; credo che Suning possa fare delle buone cose perché ha delle potenzialità enormi. Lo spero per i tifosi. Joao Mario segnalato un anno prima del suo arrivo? Non è vero, ne parlammo con Ausilio e le cifre erano più basse all’epoca. Dzeko? Lo presi io nel gennaio 2011, è sempre stato decisivo perché è un attaccante che fa gol: in Italia aveva solo bisogno di ambientarsi. Icardi? E’ migliorato, ha fatto oltre 20 gol. Poi sbaglia come tutte le punte, ma non è che manchino le sue reti…”.

Infine sul suo futuro: “Preferirei andare all’estero, mi piacerebbe fare esperienza in un altro campionato. Milan? E’ una voce che è girata perché Fassone può diventare il nuovo amministratore delegato, ma non c’è niente. Poi valuterò se effettivamente capiterà l’occasione, un tecnico va dove pensa di poter fare bene. Moratti? Non l’ho sentito negli ultimi mesi, ma qualche volta prima sì”.

INTER-SAMPDORIA, CROLLO A SAN SIRO E ADDIO CHAMPIONS