22 Novembre 2016

Mazzarri: “All’Inter problemi di comunicazione? Preferisco tenerlo per me”

Il tecnico del Watford ripercorre la sua avventura all'Inter, lasciando intuire che fu limitato dal mercato e da problemi societari
intervista mazzarri

Protagonista di una stagione decisamente positiva con il suo Watford, Walter Mazzarri è intervenuto a Tiki Taka parlando anche della sua esperienza all’Inter:

MERCATO – “Volevo Lamela all’Inter, ma costava troppo e mi hanno detto che dovevo fare un mercato minore. Qualche giocatore che volevo e non è arrivato? Ce ne sarebbero stati tanti ma non li posso dire. Kolarov, Luiz Gustavo per esempio, non si poté riscattare Rolando che era stato uno dei migliori. Io però non sono un allenatore che va in conferenza e fa una lista di giocatori da prendere”.

LA SOCIETÀ – “All’Inter problemi di comunicazione e di chiarezza? Ho un’idea ma è meglio che non la esprima completamente. Nel mio primo anno c’è stato un cambio societario non normale e lì c’è stato tanto da fare perché la nuova società non ha sempre protetto le scelte dell’allenatore. Tante cose non potevo dirle apertamente perché dovevo proteggere il lavoro della società e forse con la stampa si sono creati degli equivoci. Ma questo è un discorso profondo che preferirei non toccare più. In generale però mi piacerebbe che si stesse più attenti alla valutazione della rosa che si ogni allenatore ha a disposizione. Non è che se si gioca con la maglia nerazzurra bisogna vincere per forza, non è un’equazione sempre esatta. Poi col tempo si è capita questa cosa”.

DE BOER – “Dall’esterno non si possono dare giudizi, perché non conosciamo la situazione e cosa si sono detti con la società Magari lui ha detto di voler portare la squadra al terzo posto e ha sbagliato alcune valutazioni ma non conoscendo la situazione non si può sapere. Poi se si cambiano molti allenatori possono subentrare degli equivoci perché a volte prendi giocatori forti ma utili a un allenatore invece che a un altro”.

FUTURO – “In questo momento sto bene qui, anche perché se avessi voluto sarei potuto restare in Italia ma ad oggi sono molto contento di questa esperienza. Veder crescere questa squadra in un ambiente diverso mi dà molti stimoli”.

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