13 Dicembre 2018

Moratti: “Sentenza Cassazione? Gli juventini devono accettarla. Con Agnelli siamo sempre stati amici, ma oggi…”

Massimo Moratti era il patron dell'Inter all'epoca dei fatti

Massimo Moratti, Getty Images

La sentenza emessa oggi dalla Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dalla Juventus in merito all’assegnazione dello Scudetto dell’annata 2005/2006 all’Inter ha messo una pietra definitiva – almeno dal punto di vista giudiziario – sul contenzioso talvolta anche campanilistico tra interisti e juventini in merito al titolo revocato ai bianconeri per Calciopoli. In tribunale – dopo 12 anni – la questione si è chiusa, e ora si sta provando a chiuderla anche istituzionalmente, lasciando ai tifosi la loro parte.

Intervistato oggi telefonicamente dall’agenzia ANSA, il patron dell’Inter all’epoca dei fatti, Massimo Moratti, ha fatto valere le ragioni della sentenza – le cui motivazioni, comunque, verranno rese note nelle prossime settimane – cercando di buttare anche un po’ di acqua sul fuoco: “Tutto regolare, conseguenza di quello che è successo – ha dichiarato – Comunque bene, è sempre uno scudetto assicurato: ora devono accettarlo gli juventini. Ma io ne ero certo”.

In realtà, comunque, i rapporti tra i Moratti e gli Agnelli si sono già placati da qualche tempo. Almeno, in maniera decisiva, da quando il giovane Andrea ha proposto Moratti – nelle scorse settimane – come possibile presidente della Federcalcio. Cosa che poi non si è realizzata (il nuovo presidente è Gravina), ma che ha comunque significato un cambio di passo nel rapporto tra i due: “Con Agnelli ho fatto pace? Siamo sempre stati amici, diciamo che questo sentimento adesso è piuù pubblico”, ha chiosato Moratti.

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