5 Aprile 2018

La nuova Inter ‘spallettiana’ è rinata: Brozovic la chiave

La rinnovata interpretazione del modulo ha rivitalizzato i nerazzurri

Il pareggio contro il Milan, per il modo in cui è maturato, ha dato nuova fiducia agli uomini di Luciano Spalletti, che hanno espresso ancora una volta un gran bel calcio tenendo in mano il pallino del gioco per la maggior parte dei 90 minuti. Una squadra che ad un certo punto del campionato sembrava vuota, di gioco e di idee, ma che il tecnico di Certaldo ha saputo rivitalizzare con un colpo da maestro.

Come la definisce La Gazzetta dello Sport, stiamo finalmente assistendo ad una nuova Inter, quella ‘spallettiana’. Quella che a fatica s’era intravista prima in campionato. Come l’anno scorso Allegri, da presupposti diversi, s’inventò il 4-2-3-1 iperoffensivo che lo portò a Cardiff, così Spalletti ha trovato il modo di quadrare il cerchio. La chiave di volta è sempre Brozovic, play molto atipico, quasi il Kroos nerazzurro per come gestisce la manovra, tocca un’infinità di palloni (ieri 139, record personale) e con un palleggio avvolgente, anche in verticale, sposta in avanti il baricentro, presentandosi al tiro. Alla Kroos, appunto. L’altro elemento fondamentale è Rafinha che fa da controcanto al croato con un movimento continuo che trasforma il 4-2-3-1 in 4-3-3 quando il brasiliano accorcia per infoltire il centrocampo. Ne acquista sicurezza la squadra e riescono situazioni tattiche prima impensabili: tipo quando uno dei due esterni (Perisic o Candreva) si accentra alle spalle di Icardi, facendo superiorità in mezzo e lasciando le fasce al terzino. Specialmente a Cancelo, ala aggiunta.

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