14 Dicembre 2018

Ordine: “Marotta rappresenta il meglio per l’Inter: lo aspetta un lavoro complicato. Tre le missioni da portare avanti”

La dirigenza nerazzurra ha nominato nella giornata di ieri Beppe Marotta come nuovo amministratore delegato Sport dell'Inter

Il noto giornalista Franco Ordine sulle colonne del Corriere dello Sport ha commentato l’arrivo all’interno della società nerazzurra di Beppe Marotta: ieri l’Inter ha annunciato infatti ufficialmente la nomina dell’ex Juventus a nuovo amministratore delegato Sport.

Ecco l’analisi: “Era una casella vuota e l’Inter l’ha riempita con Beppe Marotta. Detto senza alcuna concessione al manager che si è formato alla scuola della provincia virtuosa del calcio italiano (Varese, Atalanta, Sampdoria), era il meglio a disposizione sul mercato interno. Il Milan, per fare l’esempio più ravvicinato possibile, si è rivolto al calcio inglese per un “ad” che fosse all’altezza (e lo scopriremo solo vivendo) di Adriano Galliani e dell’irraggiungibile trentennio berlusconiano. Sarà un derby intrigante, il loro. Marotta, in più rispetto al sud-africano di scuola anglo-americana, ha i gradi di consigliere federale che possono servire per aggiungere all’Inter il quoziente politico necessario. Con Ausilio può realizzare il ticket perfetto, quasi come quello, collaudato dai successi juventini, ottenuto con Paratici: uno comanda in società, l’altro draga il mercato. Al contrario di Walter Sabatini, la cui esperienza si concluse in pochi mesi per mancanza di deleghe operative, Marotta è andato in Cina a ottenere la benedizione pastorale di mister Suning e il budget necessario per trascinare il club sulle tracce della Juve. Davanti a sé ha un lavoro complicato e delicato al tempo stesso”.

Da dove partire: “Deve ‘marcare’ subito il territorio ad Appiano Gentile per far capire che alla guida c’è un manager che rappresenta l’azionista, il cui primato, come dimostrano i successi ottenuti dalla Torino bianconera, è fondamentale. L’operazione riguarda anche il rapporto con la “ciurma” nero-azzurra che non poteva attribuire all’altro ad Antonello, addetto ai conti, il ruolo di capo-azienda. I recenti veleni, spuntati fuori dopo l’eliminazione dalla Champions, riferiti alla “trasferta” di Icardi a Madrid per assistere alla finale di Libertadores, restano un campanello d’allarme. Il secondo dossier sul tavolo di Marotta è lo stadio: aderire o meno alla proposta del neo dirimpettaio milanista (stadio nuovo in comune Inter-Milan) è un nodo da sciogliere. Terza e ultima, decisiva missione: dare impulso ai risultati”.

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