8 Dicembre 2016

Pioli a Sky: “Pinamonti? Testa sulle spalle, avrà futuro. Cerchiamo l’equilibrio”

Tutte le parole e le dichiarazioni di Stefano Pioli dopo Inter-Sparta Praga, partendo da un parere su Pinamonti per arrivare alla difesa a tre

Intercettato dai microfoni di Sky, Stefano Pioli ha risposto a qualche domanda sulla partita di stasera: “Pinamonti è un ragazzo molto giovane ma con ottime qualità e non è facile trovarne così nei giovani d’oggi. È un ragazzo con la testa sulle spalle, molto serio e credo sia destinato a un ottimo futuro. La squadra schierata stasera non era particolarmente sperimentale ma un’Inter che ha cercato di fare la partita. Abbiamo fatto buone cose ma siamo in un momento in cui dobbiamo migliorare ancora. In diverse situazioni dobbiamo cercare di essere più veloci ed efficaci. La difesa a tre? È chiaro che siamo ancora alla ricerca di una squadra più equilibrata ed efficace in entrambe le fasi. Stiamo provando diverse soluzioni, sceglieremo quella più utile ed efficace per la nostra situazione“.

Il grado di comprensione della squadra di ciò che chiedo? Apprende e fa perché in settimana lavora bene. Per ampi tratti di partita riusciamo anche a mettere in campo quel che proviamo. Dopo però basta un episodio negativo. Può succedere ed è anche normale, ogni tanto, perché non siamo la miglior squadra d’Italia e dobbiamo ancora crescere. Bisogna sapere soffrire invece ci capita di perdere movimenti, posizioni e tutto il resto, Poi le cose diventano più dure“.

Avremmo passato il turno battendo l’Hapoel? Avete fatto bene a sottolinearlo perché il rammarico c’è, avevamo preparato molto bene la partita con una squadra che era uscita ai preliminari in Champions con un rigore al 92′. Un avversario non semplice. Abbiamo pensato che la partita fosse finita al 45′ e l’abbiamo pagata cara. Troppi giocatori in rosa? Qualcuno via a gennaio? Credo che il club adotterà le strategie migliori per la squadra e i singoli. A me piace portare a casa qualcosa di positivo anche dagli avvenimenti più negativi. Preparando una partita a settimana ora potremo migliorare. Sappiamo che 29 giocatori sono tanti, la società ed io ne siamo consapevoli, proveremo a ridurre il numero. Se ne ho troppi faccio fatica anche io“.

Gabigol? Credo che qui si parli sempre un po’ troppo di chi non gioca e del perché non gioca. Dobbiamo lavorare di squadra, poi c’è l’allenatore che in base alle caratteristiche della squadra fa le sue scelte, quelle che lui ritiene migliori. Se Gabigol non è stato scelto è perché è meno pronto di altri“.