29 Settembre 2015

Questione Álvarez, spunta il Vélez

Sembrava scomparso, il povero Ricky Álvarez. Dopo la querelle infinita tra Inter e Sunderland e l’arbitrato FIFA che a tutt’oggi si fa ancora attendere, il trequartista argentino è tornato stabilmente in patria. Dopo un primo abboccamento col San Lorenzo, che avrebbe voluto mettere sotto contratto il giocatore, TyC Sports ha diffuso delle immagini in cui si vede l’ex […]
caso alvarez

Sembrava scomparso, il povero Ricky Álvarez. Dopo la querelle infinita tra Inter e Sunderland e l’arbitrato FIFA che a tutt’oggi si fa ancora attendere, il trequartista argentino è tornato stabilmente in patria. Dopo un primo abboccamento col San Lorenzo, che avrebbe voluto mettere sotto contratto il giocatore, TyC Sports ha diffuso delle immagini in cui si vede l’ex prodotto della cantera del Boca allenarsi col la maglia del club che lo ha lanciato nel mondo del calcio mondiale, il Vélez Sarsfield. Ricky s’è infatti accordato con la dirigenza del club di Buenos Aires per tenersi in forma presso le strutture societarie e il Vélez ha accettato la richiesta senza alcuna difficoltà.

Non è infatti un mistero che il Fortín vorrebbe riannoverare tra le sue fila il mai dimenticato figliol prodigo, tra i protagonisti della vittoria del Clausura del 2011 ma, appunto, la FIFA non s’è ancora pronunciata relativamente ai destini di Ricardo se non concedendogli la possibilità di trovare un nuovo contratto entro i confini europei ma non in altri continenti. Álvarez gradirebbe molto tornare a giocare per il Vélez, la cui tifoseria seguita ad amarlo per quanto fatto ormai quattro anni fa, così come il club albiceleste avrebbe piacere a rimetterlo sotto contratto ma, se anche ciò dovesse accadere, non si potrebbe verificare prima di dicembre, quando il giocatore sarà ufficialmente acquistabile come svincolato anche in Argentina a causa della scadenza della limitazione continentale che il massimo organismo calcistico mondiale ha messo al calciatore per la ricerca di un nuovo ingaggio.

A meno che, naturalmente, la FIFA non decida di sbloccare la situazione con un certo anticipo, soluzione che oggi pare di difficile percorrenza.