23 Settembre 2016

Serie A – Inter: i 3 punti cardine della svolta

Anche l'anno scorso fu partenza sprint salvo poi afflosciarsi nel girone di ritorno. Ma ci sono degli indizi che lasciano intendere che quest'anno possa essere diverso
caso de boer

Le 3 vittorie di fila arrivate dopo la sosta delle Nazionali hanno decisamente rianimato il morale dei tifosi nerazzurri dopo le pessime prestazioni offerte contro Chievo e Hapoel Be’er Sheva. Ma c’è ancora chi, memore delle 5 vittorie consecutive arrivate l’anno scorso, non si fida di questa impennata d’entusiasmo e preferisce volare basso. La Gazzetta dello Sport analizza 3 punti che reputa determinati per scavare un fossato tra le prestazioni di quell’Inter e di questa plasmata da de Boer:

TASSO TECNICO – “E’ aumentato il tasso tecnico della rosa, soprattutto nel cuore del campo. Decisivi gli innesti di Banega e Joao Mario: il primo garantisce piedi raffinati ed esperienza, il secondo è un vero tuttofare, l’«8» vecchia maniera, tecnico e intelligente tatticamente. Il portoghese, in particolare, ha mente veloce, accompagnata da una grande pulizia nel passaggio, cosa che per esempio a Empoli ha letteralmente esaltato le caratteristiche di Icardi e di Candreva”.

FILOSOFIA – “De Boer chiede pressing altissimo, aggressività, intensità e zero paura dietro ad accettare l’uno contro uno. La squadra di de Boer tende per esempio a fare un fuorigioco molto alto (32,4 metri contro 25,1 dell’anno scorso), intercetta 19,67 palloni a partita (contro 12,6), fa 22 sponde a gara (9,2 un anno fa) e arriva molto più spesso a tirare in area di rigore (11,33 tiri contro 8)”. 

FUTURO – “Fa ben sperare la solidità di Suning. Il mercato estivo è stato francamente esaltante, e Zhang ha già fatto capire di puntare al botto nelle prossime sessioni. L’Inter, in poche parole, è tornata in piena corsa sul fronte top player”.