17 Novembre 2018

Simic: “Perisic? In Croazia è tra i più grandi di sempre, ecco come va utilizzato. Brozovic fantastico, Vrsaljko un terzino moderno”

Una panoramica dell'ex difensore sui croati nerazzurri

Sta facendo discutere il doppio volto espresso da Ivan Perisic nelle diverse prestazioni in maglia Inter e croata. Se in nerazzurro ha iniziato sottotono la stagione, con la sua Croazia continua ad essere il leader tecnico della nazionale, strappando applausi e consensi tra i tanti sostenitori. A tal proposito, nell’edizione odierna La Gazzetta dello Sport ha sentito il parere di un ex calciatore croato che conosce bene la Serie A e che per tre stagioni ha vissuto l’ambiente interista. Stiamo parlando di Dario Simic, che nei confronti di Perisic ha un’idea abbastanza chiara: “Premessa, non so come lo vediate in Italia, ma con noi va sempre alla grande: lo consideriamo uno dei più grandi della storia del calcio croato”.

Ecco, appunto, all’Inter lo vorrebbero sempre su quei livelli lì. Si è fatto un’idea di perché non succeda, ultimamente?
“Non conosco bene la situazione all’Inter, ma conta anche come gioca la squadra, come ti trovi con i compagni, che atmosfera hai intorno. Il contorno ti può esaltare, trascinare”.

Come va utilizzato?
“Fisicamente è fortissimo, veloce, potente, sa usare entrambe le gambe. Con la Croazia colpisce anche nei momenti giusti, è decisivo. E non va dimenticata la fase difensiva, è generoso nei ripiegamenti”.

In nerazzurro gli toccano più rientri. Può essere la chiave?
“In Italia si gioca su ritmi diversi, a volte è più difficile che in nazionale. E se un’ala deve coprire tanto campo arriva meno lucido all’area avversaria”.

Contano quindi le scelte dell’allenatore, di Spalletti?
“Il rendimento dipende tanto dall’allenatore del club, che ci lavora tutto l’anno. Ma non conosco bene come lavori Spalletti, non posso giudicare. Se uno in nazionale gioca in un modo e col club in un altro può avere un peso anche quello, oltre che l’atmosfera. Ma è una situazione temporanea”.

Effetti del post Mondiale?
“Certo, va considerato che i tre croati sono tornati dalla Russia vuoti fisicamente e psicologicamente. In più non avranno fatto la preparazione giusta. Nulla di grave, torneranno ad alti livelli”.

Per caratteristiche Ivan può essere più adatto ad altri tipi di calcio, rispetto al nostro?
“So che si è parlato tantissimo del Manchester United, in passato. Mourinho voleva portarlo via, veniva a vederlo anche a Zagabria. Di sicuro Ivan poteva giocare in Premier, dove conta di più il fisico. Ma può essere top anche da voi”.

Brozovic invece dal Mondiale è tornato leader.
“È diventato fantastico. Corre, non si ferma mai, e mantiene alta la qualità. Una grande scoperta, uno dei migliori in Russia”.

Per Vrsaljko gran Mondiale, inserimento più duro. Può affermarsi?
“È un terzino moderno, può coprire tutta la fascia. Ma so che ha avuto un problema al ginocchio che lo condizionava”.

L’Inter è sulla strada giusta?
“Mi aspettavo qualcosa di più: con gli ottimi giocatori arrivati in estate la immaginavo più vicina alla Juve”.

Potevano arrivarne altri…
“Il Financial Fair Play non mi piace: se un proprietario ha soldi e vuole metterli per comprare giocatori importanti perché non può? Vale per l’Inter, ma soprattutto per il ‘mio’ Milan”.

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