21 Aprile 2018

Stankovic: “All’Inter 10 anni fenomenali. Hall of fame? Per me un grande onore. Sento ancora Mou”

L'ex centrocampista dell'Inter ha rivissuto le emozioni più forti della sua esperienza con la maglia nerazzurra
intervista stankovic

L’ex centrocampista nerazzurro Dejan Stankovic ha ripercorso ai microfoni dell’emittente serba RTS le tappi più importanti della sua carriera in nerazzurro: “C’erano alcuni club interessati, situazioni interessanti. Poi dopo aver parlato con Mancini e Mihajlovic, ho deciso. Il primo mi ha detto di andare all’Inter perché lì potevo scrivere la storia. E infatti ho trascorso quasi 10 anni fenomenali. Miha? Mi consigliato, mi ha spiegato come è la Serie A, la vita in Italia. Un vero amico, una grande persona”. 

La candidatura nella Hall of Fame nerazzurra: “Sono onorato di avere avuto così tanti voti. La mia previsione era questa: Ronaldo, Zenga e Mazzola. Stare accanto al nome di quest’ultimo è stata già una grande vittoria per me. È importante quello che ho lasciato nel club, essere rimasto nel cuore dei tifosi. E se non entro nella Hall of Fame, so quello che ho dato all’Inter”.

La vittoria della Champions a Madrid: “I festeggiamenti con la bandiera serba? Ha vinto l’Italia, poi ho celebrato la Serbia, sapete quello che significa per me. In quella squadra c’erano un sacco di giocatori sopra i trent’anni, è chiaro che per il gruppo di 10-12 giocatori fosse l’ultima occasione. Abbiamo davvero fatto del nostro meglio, guidati da José Mourinho. Ogni giocatore vi dirà che la Champions League è il top per un club. Sono rimasto amico di José, lo sento ancora, gli invio i messaggi per il compleanno”.

I migliori compagni di squadra: “Ci sono stati molti giocatori fenomenali, non vorrei lasciarne fuori nessuno. Ho avuto la fortuna di avere una lunga carriera e di giocare con calciatori fenomenali. Penso a Zlatan Ibrahimovic, Thiago Motta, Wesley Sneijder, Diego Milito … Questi sono tutti i giocatori fenomenali, poi Nemanja Vidic in Nazionale, sicuramente il miglior difensore negli ultimi 20 anni in Europa e nel mondo. Infine dico Diego Forlan, ho avuto l’opportunità di allenarmi con lui,: è un giocatore di sangue blu, come dico io”.

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