17 Novembre 2015

L’Inter ha il suo talismano: Fredy Guarín

Nonostante spesso e volentieri pubblico e critica siano perfettamente d’accordo nel ritenerlo un elemento discontinuo e a tratti irritante, Fredy Guarín è diventato una sorta di talismano nerazzurro. Il colombiano, infatti, è quasi sempre stato schierato titolare da Mancini ogni volta che il tecnico jesino ha avuto l’occasione di farlo, tant’è che il numero 13 nerazzurro […]
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Nonostante spesso e volentieri pubblico e critica siano perfettamente d’accordo nel ritenerlo un elemento discontinuo e a tratti irritante, Fredy Guarín è diventato una sorta di talismano nerazzurro. Il colombiano, infatti, è quasi sempre stato schierato titolare da Mancini ogni volta che il tecnico jesino ha avuto l’occasione di farlo, tant’è che il numero 13 nerazzurro ha finora saltato appena due partite per scelta tecnica (nelle altre due occasioni in cui non è sceso in campo dal primo minuto, contro Atalanta e Torino, o era infortunato o era squalificato.

Il Mancio nutre una grande fiducia nel centrocampista sudamericano, perfettamente consapevole che – nonostante si prenda molto spesso lunghi periodi di pausa all’interno delle partite – Guarín ha le caratteristiche per spaccare in due i match grazie al suo strapotere fisico e alla sua notevole tecnica, che gli consentono sia degli strappi in accelerazione palla al piede, sia delle belle giocate verticali per le punte (e quest’ultima è una caratteristica pressoché unica all’interno della rosa nerazzurra).

A queste doti, il Guaro ne aggiunge una terza: una certa qual mistica del gol. Infatti, da quando è arrivato dal Porto nel gennaio del 2012, tutte le volte che Guarín ha segnato, l’Inter non ha mai perso (con l’unica eccezione della sfida con l’Atalanta nell’autunno del 2012, quando la Dea sconfisse il Biscione a Bergamo per 3-2) e lo score parla di 19 reti, con un bottino di 13 vittorie e 6 pareggi. L’ultima dimostrazione è arrivata nello scorso derby milanese, quando proprio una rete del colombiano ha consegnato all’Inter i tre punti e la vittoria sul Milan. Chissà, forse anche in virtù di queste coincidenze numeriche Mancini non rinuncia mai al suo numero 13 che, per inciso, stasera sarà in campo con la sua Nazionale contro l’Argentina.

Un’altra forte motivazione per la titolarità di Guarín contro il Frosinone arriva anche dallo stato disciplinare degli altri centrocampisti nerazzurri: con mezzo reparto in diffida e considerando che dopo i gialloazzurri ci sarà la difficilissima sfida contro il Napoli di Sarri, il buon Fredy – al rientro dopo la prima squalifica della stagione – ha quindi tantissime chance di guadagnarsi quasi senza colpo ferire una maglia da titolare.