15 Novembre 2017

Tommasi è furioso: “Tavecchio non si dimette. Nessuna volontà di ripartire da zero”

In qualità di presidente dell'AssoCalciatori, l'ex giallorosso ha partecipato al vertice della Figc: "Ce ne siamo andati. C'era un clima surreale"

Negli ultimi giorni non si parla d’altro del flop della Nazionale italiana, che non è riuscita a qualificarsi ai Mondiali russi perdendo lo spareggio con una modestissima Svezia. Nel corso della riunione della Figc tenutasi oggi a Roma Damiano Tommasi, nelle vesti di presidente dell’AssoCalciatori, ha deciso di abbandonare il tavolo di discussione: “Mi sono autoespulso da una riunione surreale”.  Gianlucadimarzio.com ha raccolto per intero le dichiarazioni dell’ex giocatore giallorosso a proposito della riunione e delle mancate dimissioni del presidente Tavecchio: “Noi l’unica cosa che volevamo sentirci dire è che si riparte da zero, quindi di andare a nuove elezioni. Il Presidente Federale ha detto che non si dimette e gli altri presenti non hanno preso una posizione, rimandando a un prossimo futuro consiglio federale eventuali decisioni, se questa non è la premessa difficile parlare d’altro. Non so se si deciderà qualcosa nelle prossime elezioni, le dimissioni sono un fatto personale: c’erano presenti coloro che fan parte del consiglio federale e mancavano le due leghe, la decisione di andare a prossime elezioni non è stata presa e non so se verrà presa nel prossimo consiglio federale perché si stanno contando ancora i voti e non credo la cosa sia un bel messaggio né ci sia una volontà così condivisa. Se mi sono sentito solo? Sono venuto qui a rappresentare una categoria che ha espresso il proprio parere, siamo convinti di quello che crediamo: poi magari si fanno i progetti più belli del mondo con le stesse persone, ma per quanto ci riguarda si deve passare dall’inizio, credo le cariche vadano azzerate e si debba passare alle prossime elezioni con nuovi programmi. I messaggi devono essere dati con cognizione, c’è un momento sportivo in cui va data una risposta iniziale per poi ricostruire”.

VENTURA E NUOVO CT – “Noi pensiamo che non si possa non ripartire dal rinnovo delle cariche dopo un evento di questo peso. Andare ad elezioni con una progettualità più credibile, con nuove persone, non si risolvono i problemi del calcio italiano con l’esonero del ct. Altrimenti si continuerà a rigirare la stessa minestra che è rimasta indigesta a parecchi. Ancelotti? Noi siamo andati via, non lo so. Non volevamo sentire altro. Qualsiasi progetto passa da un passo indietro, in un paese normale succede questo. La mia prima domanda è stata sulle dimissioni, le altre componenti non hanno chiesto nulla, non ho voluto sentire altro. Mi sembra non ci sia la volontà di ripartire da zero. Vedremo nel prossimo consiglio federale”.

Il presidente dell’AssoCalciatori ha poi tweettato col suo profilo personale: “Oggi ho avuto la conferma che le panchine sono più scomode delle poltrone”.

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