18 Agosto 2015

Tra acquisti e cessioni, oggi l’Inter giocherebbe così

Il borsino di chi sale e chi scende nelle gerarchie di Roberto Mancini, considerando solo le operazioni fatte sin qui.
inter-hellas verona formazioni ufficiali

Mancano meno di due settimane al termine del mercato e l’Inter (con l’esordio in Serie A fissato per domenica prossima, in casa con l’Atalanta) è ancora un cantiere aperto. Nonostante questo, però, un’ipotesi di formazione esiste e la si può basare su quanto visto fino a ora durante la pre-season. Si tratta di un undici ideale al netto dei vari infortuni dei singoli giocatori (come per esempio nel caso di Hernanes: il Profeta rischia di saltare la prima di campionato ma Mancini ha dimostrato di credere molto nel numero 88, sicché è ipotizzabile un suo impiego su larga scala durante il prossimo anno) e la disposizione tattica è l’ormai consueto 4-3-1-2, nettamente il modulo più adoperato in queste uscite estive.

In sostanza, a oggi e con l’infermeria virtualmente vuota, l’Inter giocherebbe così (in maiuscolo i nuovi arrivati):

(4-3-1-2): Handanovič; D’Ambrosio, MURILLO, MIRANDA, Juan Jesus; Brozović, Medel, KONDOGBIA; Hernanes; Icardi, JOVETIĆ.

Come si nota, Danilo D’Ambrosio ha risalito la china – così come Juan Jesus, dato inizialmente come sicuro partente – fino a scalzare dal posto di terzino destro titolare persino un nuovo arrivo come Martín Montoya e dovrebbe aver scongiurato (a oggi) il rischio d’essere ceduto – sempre che non arrivino offerte monstre, come nell’ormai celebre caso di Kovačić. A oggi non sono chiare le posizioni, comunque subalterne, di Nagatomo e Santon: il giapponese dovrebbe quasi certamente salutare i colori nerazzurri mentre per quanto riguarda l’ex Bambino tutto tace e sembra quindi che resterà a Milano. Più o meno disperso invece Dodô, ancora alle prese con i postumi del suo infortunio: s’era parlato di un prestito altrove ma la notizia è stata rapidamente dimenticata e accantonata.

Ranocchia e Andreolli dovrebbero attualmente accomodarsi in panchina, per lasciare spazio alla nuova coppia di centrali tutta sudamericana di recentissima acquisizione: la non titolarità del numero 23 ha di fatto reso aperta la domanda su chi sarà il capitano, un quesito al quale non è ancora stata trovata una risposta, con la fascia che è passata di braccio in braccio lungo tutto l’arco dell’estate.

Occhio però anche a Brozović, che sarà certamente in ballottaggio con Guarín non appena il colombiano si sarà rimesso dai suoi problemi fisici: per adesso pare di godere di un certo vantaggio sull’ex Porto ma si sa quanto Mancini apprezzi il numero 13, di sicuro atleticamente superiore al croato anche se tatticamente meno duttile.

Un altro – e ultimo – possibile ballottaggio è quello per il posto al fianco di Mauro Icardi in attacco: oggi Jovetić è davanti a Palacio ma attenzione al possibile recupero dell’argentino, che ha dalla sua una migliore intesa col connazionale nonché una maggior abitudine (ovviamente, visto che il montenegrino è appena arrivato) a giocare coi suoi compagni.