24 Giugno 2018

Zanetti: “Quando sono arrivato all’Inter ho capito che era il mio posto nel mondo. Potevo andare via, ma…”

Il vicepresidente nerazzurro ha parlato a 360° di Inter, Argentina e non solo

Il vicepresidente dell’Inter Javier Zanetti ha rilasciato una lunga intervista alla testata argentina Pagina 12 nella quale ha parlato della sua vita attuale, divisa tra l’Inter e la Conmebol, la Confederazione calcistica sudamericana, che lo ha inviato in Russia in sua rappresentanza per assistere ai Mondiali. Ecco le sue parole: “Sono felice perché mi piace l’atmosfera del calcio. Sono vicepresidente dell’Inter, sono un membro della Commissione FIFA, collaboro con la Conmebol. Vado a mille all’ora perché ci sono molte cose da fare e questo mi consente di imparare ogni giorno“.

MANCATO ALLENATORE – “Perché ho deciso di non fare allenatore? E’ una cosa che devi sentire e dopo una lunga carriera come giocatore volevo fare altro. Mi sono visto in un altro ruolo e ho capito che per far sì che i giocatori vadano in campo pensando solo a quello che devono fare, c’è una squadra alle spalle con molta professionalità. Per me, essere parte di quella squadra è importante e cerco di trasmettere ciò che ho imparato nel corso della mia carriera. Per svolgere questo nuovo ruolo mi son dovuto preparare, sono tornato all’università per studiare. Ora sono una persona rispettata per come ha saputo gestirsi in questo ambiente difficile“.

LA MIA GIORNATA TIPO – “Faccio un po’ di tutto: progetti commerciali, responsabilità sociale ed ho anche l’opportunità di lavorare con il direttore sportivo all’idea di un acquisto o a quella di un cessione da sviluppare insieme“.

INTER – “Quando sono arrivato all’Inter mi sono reso subito conto di aver trovato il mio posto nel mondo perché l’Inter è un club che, al di là di quello che può fare in campo, guarda molto al lato umano e questo mi è piaciuto molto. Anche se all’inizio i risultati non sono arrivati, alla fine il tempo ci ha dato la ragione e lo sforzo che il club stava facendo, acquistando grandi giocatori si è convertito nella vittoria di molti titoli. Ho avuto tante occasioni per andare via, ma alla fine sulla bilancia ha sempre prevalso il significato che ha l’Inter per me“.

MONDIALI – “Ne ho giocati due  e negli altri due che avrei potuto giocare ho fatto il possibile per esserci. Ho percorso l mio cammino e sono rimasto fuori negli ultimi mesi, ma non mi rimprovero nulla perché ho dato tutto. Le decisioni finali poi non spettavano a me, ma ad altri. Il Mondiale dove ho sofferto di più per essere rimasto fuori? Quello di Germania del 2006“.

ZANETTI  CALCIATORE – “Consiglierei il Zanetti giocatore al Zanetti dirigente perché tutto quello che ho fatto da giocatore, poi l’ho fatto sempre con grande professionalità e passione. E anche con spirito di appartenenza che oggi si sta perdendo. Le cifre che girano nel calcio sono molto diverse rispetto alla mia epoca e non ci sono più giocatori che decidono di rimanere a vita in una squadra. Si tratta di decisioni personali, ma io sono troppo felice di quello che ho fatto“.

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