5 Aprile 2016

Zanetti: “Moratti non lascia. Dobbiamo credere nel terzo posto. Fiducia totale a Mancio”

Durante la trasmissione Tiki Taka, il vicepresidente dell'Inter Javier Zanetti, ha risposto alle domande sul futuro dell'Inter e sui suoi avversari
infortunio andreolli

Con la delusione della sconfitta con il Torino ancora negli occhi, che potrebbe aver definitivamente spento ogni velleità per il terzo posto, il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti è intervenuto durante la trasmissione di Mediaset ‘Tiki Taka‘ ed ha risposto così alle domande dello studio:

INTER – “Moratti vuole rimanere per rinforzare questa squadra assieme a Thohir. Ieri, dopo la sconfitta col Torino, eravamo tutti arrabbiati. Come lo saranno stati i nostri tifosi. Al terzo posto ci dobbiamo sempre credere, anche se a questo punto diventa molto complicato. A inizio stagione eravamo molto più solidi, dopo abbiamo cominciato a commettere errori. Ma siamo sempre stati realisti: eravamo contenti del primo posto, ma l’obiettivo era di tornare a essere protagonisti. Sapevamo che sarebbero arrivati dei momenti di difficoltà, ma non immaginavamo così. La fiducia nei confronti di Mancini è totale. Il ricordo più bello? Sicuramente Madrid: è stata una cosa straordinaria. A Milano, alle 5 del mattino, lo stadio era pieno ad aspettarci. Quell’anno abbiamo vinto tutto per la forza del gruppo e per l’intelligenza dell’allenatore”.

TOTTI – “Francesco si vedeva che aveva tantissima voglia di giocare questo derby, ma l’allenatore deve fare delle scelte e comunque anche lui avrà gioito per l’importante vittoria della squadra. Anche io nel mio ultimo derby mi aspettavo di fare qualche minuto, però ho accettato: con grande rammarico, ma ho accettato la scelta”.

NAPOLI – “Non è semplice controllarsi. Non so cosa gli sia scattato, sicuramente ha provato una grande amarezza per il risultato e per l’obiettivo che magari si vede un po’ sfumare di colpo, visto che la Juve aveva vinto. Dispiace perché Gonzalo è un grandissimo campione, non siamo abituati a vederlo così. Se Sarri ha ragione nel dire che giocare spesso alle 12.30 è penalizzante? Una grande squadra deve essere abituata a giocare in qualsiasi orario. C’è anche da dire che fino a Udine il Napoli non aveva quasi mai sbagliato una partita”.

JUVENTUS – “Ha una grande mentalità, un organico forte e compatto: quando deve vincere, vince. Sono abituati a gestire le pressioni: sono un gruppo forte con delle individualità in grado di fare la differenza”.