16 Luglio 2017

Zenga: “L’Inter deve comprare e vincere, serve un colpo importante. Su Spalletti dico…”

L'ex interista ha espresso il suo pensiero sul momento attuale dell'Inter e sul calciomercato

Walter Zenga, Getty Images

Zenga Inter

Walter Zenga, ex portiere dell’Inter e beniamino dei tifosi, intervistato dal Corriere della Sera, ha espresso in questi termini il suo pensiero sul mercato condotto dai nerazzurri, sui tifosi interisti e sul nuovo allenatore: “Gli interisti fanno bene a preoccuparsi? Siamo a metà luglio e forse è ancora presto. Però è comprensibile una certa agitazione. L’anno scorso sono stati spesi tanti soldi, ma molti giocatori non hanno reso come dovevano. Adesso l’Inter ha l’obbligo di comprare e fare risultati: serve un colpo importante, anche per riportare entusiasmo nel derby a distanza col Milan. Spalletti uomo giusto? Non so se sia l’allenatore giusto. Ma dopo Inter-Roma disse che gli ex interisti erano andati tutta la settimana in tv a fare certi discorsi. Mi auguro che adesso possa apprezzare tutto il lavoro degli ex interisti in televisione“.

Intervenendo sul Milan, Zenga ha detto: “Se prende anche una grande punta allora Montella avrà quasi l’obbligo di vincere e non sarà facile. Le aspettative salgono. Milan vera anti-Juve? No, per me resta il Napoli, che è fortissimo e ha una base di tre anni su cui ripartire. Il suo gioco ha divertito, ma di fatto ha portato zeru tituli, come direbbe il mio amico Mourinho. Anche per Sarri è venuto il momento di vincere. Donnarumma altro colpo del Milan? Stiamo parlando di un ragazzo di 18 anni che per tutti fino all’altro ieri era Gigio. E adesso è diventato Donnarumma, quello da 6 milioni l’anno. E questo cambia le prospettive. Lui è bravo, ma ha pur sempre 18 anni e i suoi errori li ha commessi come tutti. L’unica cosa che mi permetto di sottolineare però non è tecnica: un secondo portiere leggermente più competitivo di suo fratello gli avrebbe fatto meglio. Il quadretto famigliare è bello, ma professionalmente non aiuta. Per la grinta, per il confronto, per tutto quello che un secondo di esperienza come lo stesso Storari gli potrebbe dare”.

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