21 Novembre 2016

Zenga: “Pioli? Vediamo alla lunga. Ecco perché ho paura delle proprietà cinesi”

Il grande ex nerazzurro commenta il derby ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport
intervista zenga

Il giorno dopo il derby di Milano terminato 2-2, ai microfoni ‘Radio Anch’io Lo Sport’ interviene il grande ex nerazzurro Walter Zenga: “Penso sia giusto il pari, anche se forse l’Inter meritava qualcosa in più per quello che ha fatto vedere nei 90 minuti. Quando c’è un cambio di allenatore una reazione c’è sempre, poi se viene in una delle partite più importanti che è il derby è normale. Poi bisogna vedere nel lungo termine. Ieri l’Inter ha reagito per il cambio di allenatore, per il derby ed il rischio di andare a -11, quindi era normale la reazione. Le scelte di formazione? Gli allenatori hanno le loro convinzioni. Portare Medel al centro della difesa ha dato un po’ più di aggressività e la possibilità all’Inter di presenziare per i primi 30 minuti la metà campo avversaria. Si potrebbe discutere sul fatto che oggi come oggi la priorità del calcio è la bravura tecnica e la rapidità di esecuzione, cosa che per il momento Kondogbia non ha. Però noi interisti siamo discretamente contenti del derby anche se non siamo felici del campionato che stiamo facendo. Icardi? Ho visto le partite dell’Inter e non è che Icardi avesse fatto chissà che in termini di partecipazione alla manovra. Lui è il terminale offensivo, gli arriva il pallone e deve finalizzare. Ieri ha avuto due occasioni e le ha sbagliate. Lui è quel tipo di giocatore che finalizza e deve essere sfruttato per quello. Poi credo che avrebbe bisogno di uno alle sue spalle che si butta dentro, che lo aiuta. Penso che con un trequartista vero dietro potrebbe essere sfruttato ancora di più”.

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Zenga, poi, prosegue: Jovetic a supporto di Icardi? Ieri chi ha tirato di più in porta dell’Inter è Candreva, che accentrandosi aveva molti spazi. Questo perché Icardi attacca al centro e crea spazi. A me Jovetic piace, ma ha assolutamente bisogno di avere la fiducia dell’allenatore e sentire positività. Nel Montenegro è leader e segna sempre. Negli ultimi dieci minuti Pioli l’ha messo, quindi un’idea penso ce l’abbia. Gestione cinese? Ho avuto un’esperienza di tre mesi con i cinesi in Inghilterra e non è stata positiva. Chi viene da fuori compra la storia del club, ma dovrebbe garantirne anche il futuro. In questo senso mi pare che il Milan sia un po’ più avanti rispetto all’Inter, basta vedere tutti i giovanissimi che hanno. Da questo punto di vista, da interista, temo che i rossoneri siano leggermente avanti all’Inter in prospettiva futura. Le proprietà cinesi dovrebbero essere più attenti alle culture locali e mi spaventano un po’ questi giovani di 25 o 30 anni che prendono il controllo di società del genere. E quello di cui ho paura con queste proprietà è che chi vive quotidianamente la squadra non ha potere decisionale. Eder avrà futuro all’Inter? Ce l’avrà sì. Vorrei ricordare che con me alla Sampdoria era capocannoniere”.

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In chiusura, un passaggio sul futuro di Zenga da allenatore: “La mia preoccupazione per la mia carriera da allenatore nasce da due fatti: la gente confonde quando un allenatore viene esonerato ed il motivo. Quest’anno ad esempio ho pagato colpe non mie. Quando c’è una proprietà straniera è importante stabilire i ruoli e le priorità, chi decide e cosa decide. Se i risultati non sono buoni si crea confusione. Io allenerò certamente in Italia, perché faccio l’allenatore e so che lo faccio bene. La mia priorità è avere una società forte al mio fianco”.

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