18 Giugno 2012

“Biscotto”? Ecco cosa significa

Come un tormentone musicale che si insinua in testa e non si può fare a meno di fischiettare all’infinito, con l’avvicinarsi della sfida tra Croazia e Spagna l’ormai famosissimo “biscotto” sta diventando il tema più ricorrente tra web, giornali e tv. Tra i sostenitori italiani che lanciano il sospetto a forma di dolce ed i tifosi croati e spagnoli che si stringono uniti  per respingere le golose accuse di biskvit o galleta, qualcuno, inevitabilmente, si sarà posto la fatidica domanda: ma cosa significa “fare il biscotto”?

Allontanandosi (a malincuore) dalla definizione puramente pasticcera, l’origine del termine va ricercata in tutt’altro campo. Letteralmente, infatti, “fare il biscotto” significa imbrogliare o trasgredire un regolamento per ottenere vantaggi e, nel mondo dello sport, è stato introdotto nel gergo ippico dove ha il senso di truccare una corsa somministrando ad un cavallo sostanze proibite spesso impastate in un biscotto appunto, mentre nel calcio si usa per etichettare un determinato risultato che, verificandosi, permetta ad entrambe le squadre in campo di raggiungere un obiettivo ai danni di un’altra formazione.

Niente farina, uova o zucchero dunque, ma un gesto antisportivo dal sapore molto amaro che spingerà tutti, italiani e non, a buttare un occhio al punteggio di Croazia-Spagna. Ma in attesa di sapere se ci sarà il tanto temuto biscotto, non resta che battere l’Irlanda per non rimanere con le briciole…