15 Dicembre 2015

Le pagelle di INTER-CAGLIARI 3-0: Brozović è l’uomo in più, maluccio Juan Jesus. Palacio…

È da poco terminato l’incontro tra Inter e Cagliari, match valido per gli ottavi di finale di TIM CUP 2015-2016, sul risultato di 3-0. Voto alla partita 7.5 – Bella gara, equilibrata nella prima frazione, meno nella seconda. Il Cagliari non sfigura, ma l’Inter dimostra la sua forza, la sua compattezza e la classe dei singoli, con il secondo eurogol consecutivo […]
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È da poco terminato l’incontro tra Inter e Cagliari, match valido per gli ottavi di finale di TIM CUP 2015-2016, sul risultato di 3-0.

Voto alla partita 7.5 – Bella gara, equilibrata nella prima frazione, meno nella seconda. Il Cagliari non sfigura, ma l’Inter dimostra la sua forza, la sua compattezza e la classe dei singoli, con il secondo eurogol consecutivo di Brozović e diverse belle trame offensive.
Voto alla squadra 8.5 – Compattezza difensiva, salvo qualche svista data dall’assenza della coppia centrale titolare, sacrificio comune e obiettivo centrato alla grande con un risultato sonoro. Il turnover ripaga il tecnico e offre tutt’altro che un brutto spettacolo.

Ecco i voti e le pagelle di Inter-Cagliari 3-0 a cura della redazione di passioneinter.com

Carrizo 6 – Parte malissimo con un rinvio suicida, poi risponde bene a Giannetti al trentaduesimo, salvo poi titubare sul tiro di Cerri a fine primo tempo. Nel secondo tempo ha occasione di agguantare la sufficienza e ci riesce con un provvidenziale intervento su Cerri, sul quale esce ed è bravo a chiudere senza toccare di mano fuori area.

Nagatomo 6 – Svolge il compitino e non è chiamato a grandi fatiche, fa il suo e non fa danni, senza rendersi troppo pericoloso in attacco.

Juan Jesus 5.5 – Nonostante la posizione da centrale di difesa, rispolverata per l’occasione, è lui a trovare l’assist per il primo gol di Palacio. Nel fare ciò che il ruolo richiede, invece, si mostra un po’ più spaesato. Giannetti e Cerri passano troppo facilmente in posizione centrale e, per fortuna, non sfruttano le occasioni a loro concesse. Seconda frazione di ordinaria amministrazione.

D’Ambrosio 6 – Nell’inedito ruolo di centrale difensivo, dimostra di non essere a proprio agio, ma si impegna e non combina grossi guai. Intelligente in occasione di un fuorigioco, si ferma e lascia Cerri oltre la linea.

Montoya 6.5 – Gioca semplice e per questo si rende utile, spingendo quando necessario. Rischia l’eurogoal – o euroassist – su un’illuminazione di Brozović. Un po’ più in ombra nel secondo tempo, sul finale del quale torna a farsi vivo con delle belle combinazioni offensive. Freccia in più per l’arco del Mancio.

Brozović 8 – Ordinato in palleggio, pimpante in fase offensiva. È la principale fonte di azioni pericolose, con le sue giocate intelligenti. Mette quasi in porta Montoya, poi nel secondo tempo serve alla perfezione Medel, che sbaglia di poco. Il secondo gol consecutivo, e quasi fotocopia del 4-0 di Udine, potrebbe consacrarlo a titolare fisso dell’Inter di Mancini. Il palo interno gli nega la prima doppietta nerazzurra. Sempre più #EpicBrozo.

Medel 6 – Inizio di serata così così per il Pitbull, ammonito sul finale della prima frazione per un fallo inutile. Nella ripresa, comincia con la sua caratteristica grinta e lotta, come sempre, su ogni pallone. Al 54′ sfiora il gol di testa, con il turbante macchiato di sangue che ne offre un’immagine stoica e caratteristica.

(Dal 77′ Gnoukouri 6 – Tocchi intelligenti, umiltà e voglia di rendersi utile senza strafare.)

Kondogbia 6 – Contiene in maniera canonica, ma è a volte impreciso nella gestione della sfera. Non ha troppe possibilità di spingersi più avanti, dato lo schieramento a due in mediana, ma cerca di lasciare il segno. Durante la ripresa trova tranquillità e si impone in mezzo al campo, mostrando segnali di ripresa e di ambientamento in via di definizione.

Biabiany 7 – Prezioso anche in ripiegamento, piacevole conferma in generale. Trova superiorità numerica quando necessaria e i suoi polmoni sono preziosissimi per la squadra. Una delle più belle scommesse vinte dalla società in estate.

(Dall’85’ Dodô sv – Impatto propositivo, non è utopia vederlo titolare in una gara di campionato.)

Palacio 7.5 – Molto presente in area di rigore da inizio partita, sfiora il gol e poi trova il primo centro stagionale, con un tap in facile ma che richiede, appunto, la costanza nel seguire l’azione. Il grande lavoro sporco che svolge, suo marchio di fabbrica, dovrebbe essere fatto vedere a chi vuole diventare una seconda punta come si deve. Eterno.

(Dal 73′ Perišić 6.5 – Meno di dieci minuti e trova il gol al primo tiro in porta. Il tap in dopo il palo di Brozović è forte e preciso. Presente.)

Manaj 6 – Si muove bene in attacco e dimostra perchè, nonostante i soli diciotto anni, sia già costantemente aggregato alla prima squadra. Ci prova particolarmente a inizio ripresa, con due conclusioni in successione, ma entrambe poco pericolose. Pecca di leziosità al 65′, a tu per tu con Cragno, bravo in uscita. Un po’ fuori dal gioco nei venti minuti finali, ma è il futuro.

Mancini 7.5 – Stravolge, come prevedibile, la formazione, senza correre grossi rischi. Ognuno si presta a servizio della squadra e la vittoria viene raggiunta senza troppi sussulti e con un buon gioco. Ottiene risposte positive da Brozović e Montoya, Palacio e Kondogbia. Sarà sempre più in difficoltà nello scegliere la formazione, ma pare ci stia prendendo gusto.

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