21 Ottobre 2017

Le PAGELLE di Napoli-Inter 0-0: Handanović mostruoso, bene la catena di destra

I voti e i giudizi di tutti i protagonisti della notte del San Paolo

LE PAGELLE

Ecco i voti e le pagelle di Napoli-Inter a cura della redazione di passioneinter.com

Handanovic

Voto alla partita 7 – Uno zero a zero, d’accordo, ma uno di quegli zero a zero che non possono non piacere. Partita dai ritmi sempre elevati, piena di situazioni estremamente interessanti dal punto di vista tattico e che non ha lesinato gesti tecnici esteticamente appaganti per gli spettatori. Se da un lato è mancata la realizzazione, dall’altro si sono viste parate clamorose e slalom speciali a centrocampo che riconciliano col gioco. Come diceva Flavio Tranquillo, se non vi è piaciuta Napoli-Inter non voglio nemmeno conoscervi.

Voto alla squadra 6,5 – Non è un sette pieno perché per quello sarebbe servito un gol. Per l’otto vincere, ovviamente. Ma anche così non ci si può lamentare perché la squadra nerazzurra aveva un piano preciso e l’ha messo in pratica alla grande, senza mai regalare nulla. L’unica sfida delle nove disputate fin qui senza cali improvvisi e verticali, peraltro. Un’Inter che fa ben sperare per il futuro, senza dubbio.

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HANDANOVIĆ 7,5 – Prende assolutamente tutto quel che può prendere e anche qualcosa in più, compiendo almeno un miracolo vero e proprio. Una serata più che positiva per il portierone sloveno che, una volta di più, ha saputo tenere l’Inter in partita nei momenti di difficoltà più intensa.

D’AMBROSIO 7 – Qualche volta Insigne gli scappa nell’uno contro uno ma è esemplare per impegno, abnegazione e pulizia nell’adattamento alle consegne dategli da Spalletti. Spinge solo quando è strettamente necessario e lo fa sempre saggiamente.

ŠKRINIAR 6,5 – Raramente gli vanno via nei duelli individuali ma qualche sbavatura in impostazione gli scappa, anche a causa di una sollecitazione esagerata visto che ogni azione comincia da lui, sempre e comunque. Per il resto, la serata non era facile e lui azzecca l’approccio alla perfezione.

MIRANDA 6,5 – Alterna momenti di assoluta freddezza e lucidità ad altri in cui lo spirito del Lúcio più disordinato, anarchico e idrofobo lo possiede e indugia troppo nell’assecondare la sua anima brasiliana che a volte sembra imporgli uscite palla al piede senza senso. A parte questo, più si va verso la conclusione del match, più Miranda sembra autorevole e in controllo della situazione

NAGATOMO 6,5 – Il giapponese non demerita assolutamente, anzi. Callejón è un cliente scomodissimo ma lo sfida sempre nel modo giusto e, specialmente, il 55 si dimostra implacabile nelle diagonali lunghe in situazione di ripiegamento.

GAGLIARDINI 6 – Partita di crescita per il centrocampista italiano che, pur senza rubare l’occhio, fornisce una prestazione solida e attenta. Non ha ancora recuperato la sicurezza e la padronanza della scorsa stagione ma – e lo diciamo con tutta la prudenza del mondo – sembrerebbe essere sulla buona strada. A patto però che riesca a recuperare tanta lucidità nella gestione di palla.

VECINO 6,5 – Il solito, prezioso, Vecino. A parte una zingarata palla al piede delle sue, non si distingue per degli highlight in particolare ma per un mucchio veramente consistente di giocate utili e intelligenti.

BORJA VALERO 6,5 – Doveva cantare e portare la croce contemporaneamente. Ci è riuscito. Poi, come sempre, è finita la benzina. Ma più tempo gioca tra le linee da trequartista atipico, più si trova a suo agio e riesce a spiegare calcio a compagni e avversari. Lo spagnolo è sempre più nel cuore della squadra.

Dal 71′ JOÃO MÁRIO 5,5 – Entra per garantire fosforo, dinamismo e cambio di passo. Non gli riesce anche se va elogiata la sua attenzione alla copertura degli spazi in fase difensiva. Se non altro, denota impegno e alta concentrazione, due fattori positivi che il portoghese non ha sempre potuto vantare.

CANDREVA 6,5 – Bravo e puntuale in ripiegamento, prova molto generosa la sua, ma attento ed efficace anche quando si tratta di andare a far male al Napoli.

Dall’82’ JOÃO CANCELO SV – Prova a correre in profondità nell’unica azione in cui può dire la sua, visto il poco minutaggio a disposizione. Viene murato malamente ma in fin dei conti ci sta.

PERIŠIĆ 6 – Prestazione fatta di luci e ombre, anche a causa del fatto che raramente ha avuto il giusto spazio a disposizione. Non si può però negargli il sei in pagella in virtù della generosità esemplare in fase difensiva.

ICARDI 5,5 –Dopo una prestazione da mostro assoluto, un’altra partita più “normale” e di sacrificio. Tocca pochissimi palloni ma, probabilmente, sbaglia anche un paio di scelte in cui, probabilmente, avrebbe potuto fare maggior differenza.

Dall’87’ ÉDER SV

SPALLETTI 7 –  Non tanti possono dire di aver imbrigliato il Napoli di Sarri al San Paolo, perlomeno in Italia. Spalletti è uno di quelli. E l’aspetto migliore della faccenda è che gli è riuscito senza rinunciare a offendere. In attacco qualcosa è palesemente mancato ma, alla fine della fiera, considerando le risorse a disposizione e la difficoltà della partita, non gliene si può fare in alcun modo una colpa.

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