29 Ottobre 2013

Atalanta-Inter, la lavagna tattica: difesa in cerca di certezze con un Samuel in più

intervista samuel

di Giorgio Crico.

Come fare per vincere una sfida che, il più delle volte, ha rappresentato un autentico tabù per i colori nerazzurri (milanesi) e grandi gioie per la stesa dicromia ma con accento bergamasco? Walter Mazzarri ci pensa da sabato, anche se sicuramente è ben da prima che ha iniziato a considerare come potesse essere possibile uscire dallo stadio dell’Atalanta con tre punti in tasca.

Atalanta che peraltro viene da un’immeritata sconfitta contro la Sampdoria e dunque sarà determinata a cercare quanto meno di mettere i bastoni tra le ruote al Biscione. Vista la pericolosità del contendente, è da accogliere come una lieta notizia il forfait di Bonaventura, costretto ai box per un problema riscontrato già qualche giorno fa. Attenzione però: il 10 della Dea verrà prontamente sostituito dal Frasquito Maxi Moralez, per l’occasione probabilmente spostato a sinistra da Colantuono. Superfluo sottolineare quanto potrà essere problematico dover gestire il piccolo ma velocissimo argentino su quella fascia; Jonathan sarà inevitabilmente chiamato a degli straordinari in fase difensiva, così come Guarin, se dovesse occupare la posizione di mezz’ala destra come ultimamente gli capita.

Se Moralez rappresenta un minaccia alla retroguardia, va comunque sottolineato che il Frasquito non è un giocatore che faccia delle qualità difensive un suo vanto, ergo si può pensare che raramente ce lo si ritroverà a ridosso dell’area atalantina a raddoppiare: diventa dunque d’obbligo creare superiorità numerica sulla trequarti sinistra degli orobici, costringendo Del Grosso a barcamenarsi tra Jonathan, Guarin e chi giocherà da trequartista nelle fila della Beneamata (Kovacic ancora in rampa di lancio: Alvarez dovrebbe tornare a fare l’interno sinistro di centrocampo come con l’Hellas). Una situazione del genere potrebbe portare grossa sofferenza al terzino sinistro bergamasco, che si troverebbe accerchiato.

Anche lungo l’out opposto, e dunque a sinistra, potrebbero crearsi situazioni favorevoli all’Inter: a presidio di quella fascia ci sarà infatti Lionel Scaloni, vecchio lupo di mare ex Lazio che però raramente vede il campo e la velocità di Nagatomo potrebbe risultare particolarmente indigesta all’argentino. Ecco che allora proprio le fasce, già così redditizie contro il Verona non più tardi di sabato, possono essere la chiave tattica per una sfida che al centro pare molto bloccata, in virtù del foltissimo centrocampo che può generare uno scontro tra il 3-5-2 di Mazzarri e il 4-4-1-1 di Colantuono.

In retroguardia l’Inter si dovrebbe affidare al redivivo Samuel, che avrà il non banale compito di arginare il connazionale Denis, uno che quando mette nel mirino il Biscione non si ferma più. Tuttavia andrà degnato di uno sguardo particolare anche Livaja, nel caso giocasse: la vecchia conoscenza croata portata al calcio che conta da Stramaccioni, oltre a essere sempre pericoloso in area avversaria, è anche in grado di giocare al centro come lungo le fasce laterali, risultando un jolly potenzialmente imprevedibile e in grado di far saltare qualunque piano tattico.

Per sfondare le resistenze orobiche, invece, pare favorito il ritorno sulla trequarti di Kovacic, come già ricordato, il quale potrebbe senz’altro risultare più che insidioso per i lenti centrali atalantini grazie alla sua velocità palla al piede in proiezione offensiva. Per la stessa ragione, il numero 10 interista potrebbe avere facile ragione di Cigarini e Carmona, la diga a centrocampo di Colantuono: l’italiano è un ottimo regista ma non certo un velocista e nemmeno il cileno può dirsi rapidissimo, nonostante corra sempre moltissimo in campo. Insomma, se Palacio e Kovacic riuscissero a intendersi in modo tale da poter penetrare in area avversaria con una serie di triangoli veloci palla a terra il gol sarebbe senz’altro alla portata, e non solo uno. Vista la bravura aerea della retroguardia bergamasca andranno però evitati come la peste i cross alti: Yepes e Stendardo andrebbero a nozze con i palloni giocabili solo di testa e l’Inter, davanti, non ha sufficienti centimetri per essere davvero pericolosa contro siffatti corazzieri.

Velocità, dunque, è il denominatore comune della gara che l’Inter dovrà fare questa sera: sia davanti, sia dietro. E proprio in retroguardia, attenzione al rientro di Samuel: The Wall sarà chiamato a dirigere le operazioni una volta di più e, siamone certi, il centrale argentino sfogherà stasera tutta la sua rabbia agonistica repressa per non aver potuto prendere parte alle gare fin qui disputate. E se prima si diceva che sulle palle alte l’Inter non può avere chance contro i marcantoni che l’Atalanta schiera in difesa, quanto però sarebbe bello se fosse proprio il numero 25 a smentire la tesi regalando a Mazzarri i tre punti proprio nel giorno del suo rientro con una di quelle zuccate che a lui riescono così bene?