30 Agosto 2015

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Carpi-Inter

Questa sera alle 20.45 è in programma la seconda gara di campionato per i nerazzurri, impegnati nell'inedita sfida al Carpi neopromosso: tra incognite, formazioni e tattica entriamo nel vivo della gara del "Braglia".
jovetic cure

La seconda giornata di campionato ci propone Carpi-Inter, una sfida inedita nel panorama del calcio italiano: per i ragazzi di Castori si tratta del debutto ufficiale nella massima serie davanti al proprio pubblico, mentre per i nerazzurri è l’occasione giusta per piazzare la seconda vittoria consecutiva in campionato e presentarsi al derby con il Milan (alla ripresa dopo la sosta) nella miglior posizione di classifica possibile. La prima giornata ci ha lasciato in eredità un’Inter che, se non fosse per la prodezza di Jovetic all’ultimo secondo, non faremmo fatica a definire incompiuta: attacco poco pungente e centrocampo che troppo spesso ha provato la conclusione da fuori per sopperire a una costruzione di gioco insufficiente. Tutto questo però non ha impedito ai nerazzurri di ottenere i tre punti: merito del guizzo di un campione di cui, negli ultimi due anni, si è sempre sentita la mancanza nel momento in cui bisognava togliere le castagne dal fuoco.

QUI CARPI – Quella che una settimana fa per gli esordienti emiliani sarebbe dovuta e potuta essere una festa si è trasformata in pochissimo tempo in un incubo: le cinque sberle prese a Marassi nei primi 40 minuti non hanno cancellato le certezze che Castori si porta dietro dalla vittoria del campionato di Serie B, ma hanno fatto intendere ai biancorossi che la strada per ottenere la salvezza sarà tanto impervia. Non va però sottovalutato lo spirito di reazione dell’undici ospite, quando, sotto di cinque reti e con una Sampdoria col freno a mano tirato, Lazzari e compagni hanno comunque provato a rendere meno amara la prima volta in Serie A: una squadra senza cuore e senza idee non avrebbe comunque saputo reagire. E siamo convinti che questa sera il pubblico di casa contribuirà a rendere più difficile la vita all’Inter, nel primo big match della storia del Carpi nella massima serie: l’undici di Castori venderà cara la pelle.

LE FORMAZIONI – A questo scopo l’ex tecnico di Varese e Reggina opta per un 3-5-2 molto coperto: Brkic difenderà i pali; davanti all’ex Udinese ci sarà il trio composto da Letizia, Bubnjic e Gagliolo; a centrocampo Fedele, Marrone e Lollo avranno il compito di smistare la sfera sulle corsie esterne, coperte da Wallace, vecchia conoscenza nerazzurra, e Gabriel Silva; in avanti Matos e Wilczek.
Mancini deve fare a meno del bomber Icardi, out da una settimana, ed è così costretto a schierare Palacio come compagno di reparto di Jovetic. Alle loro spalle c’è Hernanes, supportato dal terzetto di centrocampo formato da Medel, Brozovic e Kondogbia; in difesa conferma per Santon e Juan Jesus sulle fasce e Miranda e Murillo centrali davanti ad Handanovic.

L’OCCHIO TATTICO – La squadra di casa, come già accennato, si schiererà con un 3-5-2 che in fase difensiva diventerà molto probabilmente un 5-4-1, con l’arretramento dei due esterni sulla linea difensiva e di Matos su quella dei centrocampisti: di conseguenza ci aspettiamo spazi molto stretti, intasati, e grande difficoltà per la circolazione di palla. Per questo un centrocampo con Medel, Brozovic e Kondogbia potrebbe essere la scelta giusta per scardinare fisicamente l’assetto avversario, ma non la migliore per una circolazione di palla veloce come quella di cui avrebbe bisogno l’undici di Mancini questa sera. L’ago della bilancia, a nostro avviso, potrà essere la grande mobilità degli avanti nerazzurri, con Jovetic e Palacio che non sono mai state vere prime punte d’area di rigore e che anche stasera potrebbero mandare in tilt la difesa avversaria con movimenti a tagliare e a portar via l’uomo sull’esterno. Dai piedi di Hernanes dipenderà molto, poi, sia in termini di conclusioni sia in termini di assist ai compagni. Da un punto di vista difensivo, invece, l’Inter di domenica scorsa non è dispiaciuta se non nei primi venti minuti di gara, quando qualche amnesia ha compromesso lo 0-0. Juan Jesus, che a detta di Mancini rimarrà a Milano, lavora più da centrale aggiunto che da terzino di spinta, mentre dall’altro lato Santon dovrà essere bravo a contenere le avanzate di Gabriel Silva e le sovrapposizioni di Matos, sempre abile a ritagliarsi spazio tra le linee. Gli elementi per un match interessanti ci sono tutti: appuntamento alle 20.45 al “Braglia”.