12 Marzo 2016

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Bologna

Dopo la buona prestazione - con annessa vittoria - di domenica scorsa, i nerazzurri scendono di nuovo in campo a San Siro per rimanere agganciati al treno che porta i preliminari di Champions. Di fronte un Bologna imprevedibile ma sempre battagliero.
intervista paganini

Vincere. Se l’obiettivo è quello di rientrare in Champions attraverso la porta sul retro, ovvero i preliminari, questo è l’unico imperativo per la squadra di Mancini. Dopo i tre punti preziosissimi ottenuti contro il Palermo, che hanno permesso ai nerazzurri di recuperare terreno sulla Fiorentina quarta in classifica, l’unica via per continuare a sognare è inanellare un filotto di risultati utili consecutivi. E’ facile pensare che lo scontro diretto della prossima settimana all’Olimpico contro la Roma possa essere il crocevia definitivo per una stagione intera, ma sarà così solo se l’Inter ci arriverà con un distacco non maggiore dei cinque punti che separano ora le due compagini. Per restare attaccati al treno che porta in Europa, è dunque assolutamente fondamentale non fallire l’appuntamento di questa sera: pena un brusco risveglio da una notte già di per sé agitata.

LA STORIA – Le due formazioni si sono affrontate ben 85 volte dal 1920 al 2014: 8 gare sono state valide per la Coppa Italia (Inter sempre vincenti nelle ultime occasioni), tra le quali spicca il pirotecnico 3-3 del 1968, con i nerazzurri capaci di rimontare un pesantissimo 0-3 in venti minuti. Per quanto riguarda il campionato si ricorda lo spareggio, disputato però in campo neutro, che valse il tricolore nel 1964: le due compagini arrivarono prime a pari merito con 54 punti, così per il 7 giugno fu fissata una resa dei conti, che vide trionfare gli emiliani. Il bilancio complessivo è nettamente a favore del Biscione, che guidano con 48 vittorie, a fronte di 23 pareggi e 14 sconfitte. Clamoroso lo 0-3 maturato nel febbraio 2012, quando un’Inter in crisi nerissima abbandonò definitivamente il sogno di potersi qualificare in Champions a causa di una prestazione orrenda e ai gol di Di Vaio (2) e Acquafresca.

IL PRESENTE – Il Bologna di oggi ci sembra comunque una squadra più compatta di quella che sbancò San Siro quattro anni fa. Merito di un tecnico, Roberto Donadoni, destinato a raccogliere in futuro e sulla panchina di una grande squadra tutti i frutti di un lavoro sempre coscienzioso nei suoi oltre dieci anni di panchine ad alto livello. Ad inizio stagione i rossoblù erano giustamente indicati come una delle possibili rivelazioni del campionato: una “faraonica” campagna acquista aveva portato nel capoluogo emiliano i big Giaccherini, Mounier e Destro, oltre a Donsah. Ma la guida tecnica di Delio Rossi, bravo far quadrato nella scorsa stagione e a riportare il Bologna in massima serie, non ha portato i risultati sperati. Il cambio in panchina con Donadoni, che è passato alla difesa a quattro e alle tre punte per valorizzare le doti di Giaccherini e Mounier, ha reso il Bologna una delle squadre più difficili da affrontare (chiedere alla Juventus, al Napoli e alla Roma, che al ‘Dall’Ara’ hanno lasciato punti importanti). Il problema dei rossoblù sembra però essere la continuità: si comportano da grandi con le grandi e da piccoli con le piccole. Limato questo aspetto, che richiede comunque lavoro e pazienza, siamo sicuri che nella prossima stagione il Bologna potrà lottare per obiettivi diversi dalla permanenza in Serie A.

LE ULTIME – Per la gara di questa sera Mancini non recupererà Jovetic, ormai oggetto misterioso al netto dell’infortunio, ma avrà a disposizione il resto della rosa, compreso Handanovic, rimessosi dall’influenza che lo aveva bloccato contro il Palermo. Per quanto riguarda il modulo, il tecnico di Jesi sceglierà tra il 4-3-3 e il 4-2-3-1, ampiamente provato negli ultimi giorni. In ogni caso, la difesa sarà composta da Miranda e Murillo come centrali e Nagatomo e D’Ambrosio come terzini (ancora una volta Alex Telles dovrebbe finire in panchina nonostante le buone prestazioni che ha fornito). A centrocampo il dubbio più importante: Medel è sicuro del posto, mentre Kondogbia, in netta crescita, e Brozovic si giocherebbero una maglia in casa di doppio schermo davanti alla difesa; in caso di 4-3-3, invece, il cileno sarà affiancato da entrambi. In avanti Perisic, Icardi e Ljajic dovrebbero essere i nuovi “inamovibili” dell’attacco nerazzurro. Se l’ex mister del City opterà per il 4-2-3-1, giocherà anche uno tra Palacio ed Eder.
Donadoni, di cui abbiamo già ampiamente tessuto le lodi, non si scosta dal 4-3-3 che ha fatto le fortune del Bologna, nonostante l’indisponibilità di Mounier, a casa con la febbre. In difesa dovrebbe registrarsi il rientro da titolare di Masina sulla corsia sinistra; completano il pacchetto difensivo davanti a Mirante l’ex Inter Mbaye, favorito su Ferrari, Gastaldello e Maietta. A centrocampo muscoli e grinta con Taider, altro ex, e Donsah ai lati di Diawara. In avanti Giaccherini e Destro sono sicuri del posto, mentre la terza maglia è una lotta tra Rizzo, che agirebbe più da esterno e darebbe anche una mano al centrocampo in fase difensiva, Brienza, trequartista puro, e Floccari, che invece giocherebbe quasi accanto a Destro. Indubbiamente, a prescindere dagli uomini in campo, ci aspettiamo di vedere un Bologna vivo e pronto a colpire in contropiede grazie a Giaccherini, sempre abile a trasformare l’azione da difensiva in offensiva, e al supporto dei tre centrocampisti, molto dinamici e forti fisicamente. Osservato speciale il terzo ex del match, quel Mattia Destro che troppo presto è stato costretto a lasciare i colori nerazzurri. Appuntamento a San Siro alle 20.45 per Inter-Bologna.