PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Crotone

IL PRESENTE IL PRESENTE - L'ultima domenica da allenatore dell'Inter per Stefano Vecchi sarà ricordata come quella della contestazione del tifo organizzato. A ben vedere, gli estremi ci sono tutti: nonostante l'esonero di De Boer, la prestazione contro il Southampton è stata a tratti indegna; la società, poi, deve ancora ufficializzare il nuovo tecnico dopo tre giorni di 'casting' (e qualcuno ancora ci dice di non definirlo così!) in cui si è passati dal "vogliamo un profilo che sappia cosa significa stare nel campionato italiano" alla consultazione di un tecnico che potrà essere anche validissimo ma che ha visto l'Italia solo in cartolina o in vacanza. Troppe pagliacciate in troppo pochi giorni. In tutto questo, inoltre, bisogna fare i conti con dei giocatori che sembrano totalmente insensibili e impermeabili alla situazione: la maggior parte di loro continua a navigare nella mediocrità, senza dare l'impressione di sentirsi almeno parzialmente in colpa di tutto ciò che è successo finora. A prescindere da chi siederà sulla panchina nelle prossime difficilissime partite, l'Inter, dal presidente ai giocatori, ha bisogno di sentire meglio il peso responsabilità: indossare quella casacca e rappresentare quei colori deve essere un orgoglio e non un business. Se è vero che si lavora per vivere - tra l'altro in maniera più che agiata, ci verrebbe da dire - è vero anche che il calcio è uno dei pochi ambiti in cui bisogna anche vivere per lavorare. E onestamente, analizzando la situazione dall'esterno, a noi sembra che chi viveva davvero per lavorare sia da pochi giorni abbondantemente distante da Milano e dal mondo Inter. → SCORRI LE SCHEDE LA PARTITA LA PARTITA - Da un punto di vista esclusivamente calcistico e sportivo, Inter-Crotone rappresenta un inedito nella storia del calcio italiano, dato che per i calabresi si tratta della prima stagione in Serie A e che anche nella coppa nazionale le due compagini non si sono mai affrontate. La formazione di Davide Nicola, però, crede in se stessa e, nonostante un inizio disastroso, la società ha riposto nell'ex Livorno la sua fiducia: nelle ultime cinque uscite i rossoblu sono stati sempre in partita, a prescindere dal risultato finale, anche contro avversari del calibro di Sassuolo, Napoli e Fiorentina. Proprio contro i viola è arrivato un il primo preziosissimo punto lontano dalle mura amiche, se si esclude il pareggio 'casalingo' col Palermo ma ottenuto nel campo neutro di Pescara. E domenica scorsa Trotta e Falcinelli hanno firmato una meritatissima vittoria al cospetto di un Chievo che ha probabilmente sottovalutato l'avversario. Proprio quello che l'Inter non deve fare oggi. Come vedremo, Vecchi manderà in campo una formazione simile, almeno negli uomini, a quella che è scesa in campo nelle prime 10 giornate di campionato: ma al di là del modulo o dei principi, l'atteggiamento è quell'ago della bilancia che il più delle volte decide le sorti delle partite. → SCORRI LE SCHEDE LE ULTIME LE ULTIME - Vecchi rilancia un 4-4-1-1 che in fase di possesso palla potrà tramutarsi in un 4-2-3-1 o in un 4-3-3 con l'abbassamento di Banega sulla linea dei centrocampisti. In porta ci sarà ovviamente Handanovic; davati a lui la coppia di centrali sarà formata da Miranda e Murillo, mentre l'infortunio di Ansaldi costringe il tecnico a inserire D'Ambrosio a destra; Santon ritorna titolare e occuperà la corsia sinistra. A centrocampo, complice la squalifica di Medel, ci sarà ancora il tandem Joao Mario-Brozovic, dopo la non esaltante partita di Marassi; sulle ali Perisic e Candreva; infine il già citato Banega supporterà l'unica punta Icardi. Nicola non snatura il suo 4-3-3 e recupera anche Barberis, che però partirà dalla panchina. Davanti a Cordaz, ex Inter, la linea a quattro sarà composta da Rosi, Ferrari, Ceccherini e Mesbah; a centrocampo il trio guidato da Crisetig, altro ex, e che trova in Capezzi e Rohden due mezzali di quantità; in avanti trio pesante con Tonev, Trotta e Falcinelli. → SCORRI LE SCHEDE OPTA-FACTS

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Gianluigi Valente - Autore

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