13 Settembre 2015

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Inter-Milan

Questa sera alle 20.45 è in programma la terza gara di campionato per i nerazzurri, impegnati nel derby con i cugini del Milan: tra storia, incognite, formazioni e tattica entriamo nel vivo della gara di San Siro.
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C’è un termometro che può funzionare solo in determinati momenti dell’anno, sia che il sole batta sulle pietre di una strada inaridita sia che la neve scenda a ricoprirla per renderla più affascinante. E’ un termometro che registra la temperatura solo di qualche milione di persone, divise in tre grandi categorie ma unite nel loro modo di aspettare, sperare e reagire: funziona su una quarantina di uomini in maglietta e pantaloncini, almeno su un’altra decina in giacca e cravatta e poi su una miriade di individui nudi nella loro fede opposta ma sempre sportivamente pronti a confrontarsi. Lo fanno da un secolo, lo fanno da sempre e con il massimo rispetto, perché al di là della rivalità si può aver vissuto una storia simile, fatta di cicli alternati di grandi vittorie e grandi sconfitte, capitani indimenticabili e presidenti ambiziosi, allenatori e giocatori vincenti o mediocri. E se è vero che il calcio va avanti proprio a cicli, probabilmente è vero anche che per il momento Inter e Milan sono lontani dall’aprirne uno; ma la loro forza sta nella consapevolezza di potersi riscoprire grandi ogni volta, nella speranza di ritrovarsi prima o poi a utilizzare quel termometro per avere la conferma che la posta in palio non è sempre ciò che conta di più. Oggi è il giorno della febbre da derby, è il giorno di una città intera, è il giorno del calcio che sa regalare ancora emozioni vere: è Inter-Milan”.
(da Preparati al match – Tutto su Milan-Inter, 23/11/14, Gianluigi Valente)

LA STORIA – Il derby che va in scena stasera sarà il numero 213: 105 di essi sono stati giocati “in casa” dai nerazzurri. Il bilancio parla di un equilibrio sostanziale, con 36 successi del ‘Biscione’, a fronte di 35 pareggi e 34 sconfitte; anche il numero di gol (187 totali) è equamente ripartito, con 147 segnature per l’Inter e 141 per il Milan. L’ Inter-Milan con più reti nella oltre centennale storia delle due compagini è 6 novembre 1949 e terminò con un 6-5 in favore dei padroni di casa: ai gol di Candiani (2), Nordahl, Liedholm e Annovazzi risposeroNyers (2), Amadei (3) e Lorenzi. La sconfitta più eclatante fu il celebre 0-6 interno patito dagli uomini di Marco Tardelli nel 2001, mentre tra i successi più significativi ricordiamo il 4-0 del 2 aprile 1967, che portò lo scudetto sulla sponda nerazzurra del Naviglio a coronamento di una grandissima rimonta, e il 4-2 del 6 maggio 2012, quando i tre gol di Milito e la perla di Maicon resero vane la doppietta di Ibrahimovic e le speranze rossonere di agganciare la Juventus.

IL PRESENTE – La stagione 2015/16 è iniziata in maniera diversa per le due compagini: ad agosto il Milan sembrava poter essere davvero una stuzzicante alternativa alle prime della classe, grazie a prestazioni incoraggianti e al dinamismo del tecnico Sinisa Mihajlovic. L’inizio di campionato dei rossoneri, però, non è stato affatto scoppiettante, soprattutto in termini di prestazioni: pessima quella dello 0-2 a Firenze, ancora peggio ma condita dai tre punti quella contro un ottimo Empoli due settimane fa a San Siro. L’Inter, dal canto suo, ha iniziato molto in sordina ad agosto, ma ha chiuso in maniera nettamente positiva il mercato estivo e, soprattutto, ha dimostrato di avere i numeri per poter vincere anche le partite che non merita di vincere o quelle in cui non mette in mostra un’idea di gioco: si spera, con l’andare del tempo e con il sopraggiungere di risultati positivi, che possa cresce l’entusiasmo attorno alla squadra e che Mancini riesca a plasmare una Squadra con la S maiuscola.

LE FORMAZIONI – Il tecnico di Jesi ha avuto quasi una settimana per sciogliere la riserva legata al difensore centrale: Miranda è tornato malconcio dal match della sua Nazionale, così sarà uno fra Medel e Ranocchia a prendere il suo posto davanti ad Handanovic accanto a Murillo; i terzini saranno Juan Jesus e Santon. A centrocampo dovrebbero giocare Kondogbia e Brozovic ai lati di Felipe Melo, all’esordio con la maglia nerazzurra; in avanti Mancini proporrà Icardi e Jovetic con uno fra Perisic e Ljajic.
Mihajlovic deve fare a meno di Bertolacci e Antonelli ma non tradisce il 4-3-1-2 con cui ha cercato di impostare la stagione dei rossoneri. Diego Lopez sarà protetto da una linea formata da Abate, Zapata, Romagnoli e De Sciglio; a centrocampo la scelta converge su uomini speculari a quelli in maglia nerazzurra, con Montolivo play e ai suoi lati Kucka e Bonaventura; in avanti Honda dovrebbe far da spalla a Luiz Adriano e Bacca.

L’OCCHIO TATTICO – Inter-Milan si prospetta essere un match aperto, come sempre, a tante interpretazioni e ad ogni risultato: come tutti i derby ci aspettiamo inizialmente una partita bloccata e condita da studio e attesa reciproca. Ma la presenza di giocatori di inventiva come Honda, Jovetic, Perisic e Bacca e di due playmaker dai piedi buoni come Felipe Melo e Montolivo può sicuramente rompere gli equilibri: per la prima volta dopo almeno due o tre anni, c’è la possibilità di assistere a un derby di qualità. La chiave del match, vista la possibilità di schieramenti speculari, sarà negli uno contro uno: Bonaventura-Kondogbia e Kucka-Brozovic saranno i principali duelli a centrocampo, mentre Icardi e Jovetic sfideranno a distanza Luiz Adriano e Bacca. Da un punto di vista tattico, l’Inter ha dimostrato di non sbilanciarsi quasi mai con l’appoggio dei terzini: di solito in fase offensiva uno tra Santon e Juan Jesus e si stacca per accompagnare l’azione, mentre l’altro rimane basso a coprire eventuali contropiede. Questo elemento potrà risultare importante qualora dovesse essere la squadra di casa a fare il gioco. Tanta curiosità, poi, per i due esordi in casa Inter: Felipe Melo dovrà dare le geometri che nella Milano nerazzurra mancano dai tempi di Thiago Motta; Perisic in teoria potrebbe giocare in tutti i ruoli dell’attacco, ma sarà importante capire dove lo posizionerà il Mancio e, in relazione a ciò, come il croato potrà sfruttare le sue doti. Il Milan, da par suo, sarà obbligato a velocizzare la manovra rispetto alle ultime uscite: contro l’Empoli, squadra abituata a pressare alta, è stato difficile vedere i rossoneri riuscire a mettere in fila tre passaggi di seguito. A Montolivo spetterà il compito di trovare i corridoi che De Jong non è mai riuscito a trovare. Gli ingredienti per un big match ci sono tutti: appuntamento a San Siro alle 20.45!