PREPARATI AL MATCH – Tutto su Lazio-Inter

LA STORIA LA STORIA – 5 maggio 1929: è il primo Lazio-Inter di Serie A e si conclude con un risicato 1-0 per i padroni di casa. Esattamente 73 anni dopo un 4-2 firmato dai biancocelesti Poborski (2), Simeone e Inzaghi, oggi tecnico dei laziali, rende vane le due realizzazioni ospiti ad opera di Vieri e Di Biagio e consegna clamorosamente lo scudetto alla Juventus, quasi a testimoniare che tutti i match tra queste due compagini che si giocano a fine campionato all'Olimpico – ben otto – risultano assolutamente ostici ai colori nerazzurri, che hanno due sole vittorie, una nel maggio del 2010 nella sfida dello “Scansamose” dei tifosi laziali per sfavorire la Roma nella corsa scudetto e l'altra nello scorso campionato. In mezzo a queste due gare sono arrivate quattro disfatte consecutive. Per l'Inter il bilancio totale parla di 82 partite giocate, 22 vittorie, 30 pareggi e 30 sconfitte; otto precedenti anche in Coppa Italia e uno in Supercoppa (4-3 per la Lazio nel settembre del 2000). → SCORRI LE SCHEDE IL PRESENTE IL PRESENTE - La qualificazione al preliminare di Champions ottenuta nello scorso maggio aveva illuso l'ambiente biancoceleste sulla possibilità di disputare una stagione addirittura migliore di quella passata. Gli infortuni in serie - su tutti quello del difensore più forte, De Vrij - e alcuni presunti malumori sorti nello spogliatoio - come ad esempio quello dovuto all'assegnazione della fascia di capitano a Lucas Biglia - hanno invece trasformato il sogno nell'incubo. La stagione della Lazio è, nei risultati, ampiamente al di sotto delle aspettative: il nono posto in classifica è frutto delle tredici sconfitte maturate in questi mesi e di un atteggiamento spesso superficiale e di impotenza che l'ex allenatore Pioli non è stato in grado di combattere. Le voci di mercato hanno fatto il resto: proprio Biglia e Candreva sono stati spessissimo accostati all'Inter, mentre la mancata cessione di Felipe Anderson, dopo l'anno di grazia 2014-15, rischia di essere una scelta per la quale tutta la società dovrà rammaricarsi. Tutto sommato, però, Lotito e Tare hanno provato a dare una svolta e a segnare il terreno per quella che dovrà essere una stagione di rinascita, una sorta di anno zero: la chiamata di Simone Inzaghi alla guida tecnica ne è la conferma. Destino diverso, ma accomunato da un pizzico di delusione, quello dell'Inter: le sconfitte con Genoa e Torino e la vittoria della Roma contro il Napoli hanno chiuso la porta del sogno Champions, ampiamente e a ragione cullato durante i primi cinque mesi di campionato. Il pareggio di ieri della Fiorentina permetterebbe comunque agli uomini di Mancini di assicurarsi matematicamente il quarto posto, utile a non cominciare la prossima stagione con i preliminari di Europa League, oltre a essere un notevole miglioramento, anche guardando i punti conquistati, rispetto alla passata stagione. Diversamente dalla Lazio, la stagione che verrà non sarà più quella del fatidico anno zero. → SCORRI LE SCHEDE LE ULTIME LE ULTIME - Roberto Mancini può finalmente contare su tutta la rosa a disposizione ad eccezione di Ljajic, unico non convocato per problemi muscolari. Il modulo base dovrebbe essere il 4-2-3-1 con cui l'Inter ha affrontato le ultime gare di campionato, uno schieramento pronto a modulare in un 4-4-2 o in un 4-4-1-1 nella fase di non possesso, come ripetuto già più volte in passato. Nagatomo e D'Ambrosio saranno i terzini, con Miranda e Murillo centrali davanti ad Handanovic; a centrocampo il tecnico di Jesi pare intenzionato a schierare la diga formata da Medel, che tornerà titolare, e da un Kondogbia in netta crescita rispetto alla prima parte di stagione. In avanti Icardi sarà sostenuto dal terzetto formato dagli esterni Perisic e Brozovic e da Jovetic, trequartista con licenza di svariare. Panchina sunque per Eder, Biabiany e Palacio. Simone Inzaghi, in linea con lo schieramento delle ultime uscite, non abbandona il 4-3-3 e lo rinforza con il recupero di Konko. Davanti a Marchetti ci saranno anche Basta, Hoedt e Gentiletti a formare il quartetto arretrato. Biglia sembra recuperato, ma se l'ex mister della Primavera non volesse rischiarlo giocherebbe uno tra Onazi e Cataldi; Parolo non ha recuperato e sarà sostituito da Milinkovic-Savic; mezzala sinistra sarà Lulic. In avanti spazio al trio che bene ha fatto a Palermo, ovvero quello formato da Keita, Klose e Candreva. Scalpitano per un posto da titolare anche Felipe Anderson e Djordjevic. → SCORRI LE SCHEDE OPTA-FACTS

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Gianluigi Valente - Autore

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