24 Ottobre 2015

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Palermo-Inter

Alle 20.45 il fischio di inizio di Palermo-Inter, anticipo serale della nona giornata. I rosanero puntano sul tandem Vazquez-Gilardino, che bene ha fatto a Bologna; Mancini tenta di preparare il terreno per il 4-2-3-1 che vorrebbe per il futuro. Cerchiamo di capire insieme che partita ci aspetta.

Palermo-Inter è l’anticipo serale della nona giornata di Serie A: gli uomini di Mancini arrivano al ‘Renzo Barbera’ con l’obiettivo di tornare ai tre punti, dopo tre partite in cui, da un punto di vista dei risultati, non sono arrivate troppe soddisfazioni; il Palermo invece, che viene dall’ottima vittoria a Bologna, ha vissuto una settimana tranquilla e senza il fiato sul collo delle ultime in classifica. Per l’Inter, che è uscita dai match-rivelazione contro Fiorentina, Sampdoria e Juventus con qualche conferma in più, la priorità è raggiungere una continuità che negli ultimi anni è sempre mancata. L’obiettivo Champions, alla luce di un livellamento dei valori delle pretendenti, è alla portata, ma il suo raggiungimento passa da partite come quelle di questa sera: è  dunque vietato sbagliare.

LA STORIA – Il passato e le statistiche ci dicono molto: dal 1933, anno della prima volta del Palermo nella massima serie, le due squadre si sono affrontate al “Barbera” solo in ventisette occasioni, con un sostanziale equilibrio nei risultati finali. I dodici pareggi fanno da bilancia tra le nove vittorie della beneamata e le 6 dei siciliani, per un totale di 70 reti messe a segno (2,6 a partita). Negli ultimi anni poi, i nerazzurri hanno trovato sempre molta difficoltà a imporre il proprio gioco in terra palermitana: l’11 settembre 2011 furono i gol di Miccoli (2), Hernandez e Pinilla ad annientare l’Inter di Gasperini; prima della retrocessione in Serie B fu invece Ilicic a regalare un ultimo barlume di speranza ai suoi tifosi. Da allora è cambiato tutto, da ambo le parti. L’ultimo precedente risale al settembre dello scorso anno: il risultato finale fu di 1-1, con vantaggio rosanero di Vazquez e pareggio di Kovacic.

IL PRESENTE – Il Palermo, nel frattempo, ha dovuto fare i conti con un attacco tutto da ridefinire per via della partenza di Dybala e Belotti: ad oggi ancora non è ancora chiaro chi possa tramutare in gol i suggerimenti deliziosi del sempre decisivo Franco Vazquez. Gilardino si sta ritagliando uno spazio importante, ma non sono da scartare le opzioni Djurdjevic (quando ritornerà dall’infortunio), Trajkovski e Quaison, che parte con la vocazione del centrocampista ma che può diventare una sorpresa. Per il resto, dopo una fase di assestamento tattico, Iachini ha scelto di ripiegare sul 3-5-2 dello scorso anno. Nello scacchiere rosanero saranno fondamentali gli esterni: Lazaar sta entrando bene in condizione solo adesso, mentre l’assenza di Morganella ha costretto il tecnico della promozione a puntare tutto su Rispoli, con risultati altalenanti.
Mancini ha ricevuto qualche buona indicazione dal Trofeo Berlusconi, soprattutto per quanto riguarda alcuni oggetti misteriosi di questo inizio stagione: Kondogbia, gol a parte, sembra ritrovato, mentre anche Biabiany ha dimostrato di poter diventare una pedina importante. Ecco perché il tecnico di Jesi è orientato a mettere le fondamenta per quello che considera il modulo migliore per la squadra, il 4-2-3-1: difficile vederlo applicato già da questa sera, ma sarà sicuramente utilizzato nei prossimi mesi.

LE ULTIME – In vista delle tre gare da affrontare in sette giorni, Mancini potrebbe optare per un turn-over piuttosto leggero. Davanti ad Handanovic, la linea a quattro sarà composta da Santon, Miranda, Murillo e uno tra Juan Jesus e Telles: l’ex Galatasaray potrebbe rilevare l’ex Internacional, che viene da un infortunio per il quale è stato fermo oltre un mese e potrebbe non reggere i ritmi serrati della settimana che verrà. A centrocampo ci sono i maggiori dubbi, non tanto a livello di uomini, quanto di disposizione: la scelta dovrebbe essere fra una linea a tre con Brozovic, Melo e Kondogbia o uno schermo a due con il brasiliano e il francese davanti alla difesa e il croato spostato sull’out di destra, come contro la Juventus. Da ciò scaturisce anche che Perisic potrebbe partire direttamente dalla sinistra e non come trequartista, con Jovetic leggermente arretrato rispetto a Icardi.
Iachini, che deve fare ancora a meno di Djurdjevic, punterà tutto sul tandem offensivo composto da Vazquez e Gilardino, supportato dal lavoro sulle fasce di Lazaar da un lato e Rispoli dall’altro. I dubbi principali del tecnico del Palermo riguardano i ballottaggi tra Struna ed El Kaoutari – per il ruolo di centrale destro della difesa a tre – e tra Hiljemark e Jajalo – per una maglia da mezzala. Per il resto formazione confermata con Sorrentino in porta, Gonzalez e Andelkovic a completare il terzetto arretrato e Maresca e Luca Rigoni a centrocampo.
Mancano quattro ore al fischio d’inizio di Palermo-Inter e ci sono tutti gli ingredienti per un match interessante: appuntamento al ‘Barbera’ alle 20.45.