11 Settembre 2016

PREPARATI AL MATCH – Tutto su Pescara-Inter

Dopo il deludente pareggio interno contro il Palermo, l'Inter è chiamata alla vittoria e soprattutto ad una prestazione convincente a Pescara. De Boer fa esordire Joao Mario e sposta Banega sulla trequarti.

IL PRESENTE

IL PRESENTE – Dopo le vittorie di Juventus, Napoli, Milan e Fiorentina, l’Inter è chiamata a fare risultato su un campo ostico come quello di Pescara. Nelle prime due partite – e per la verità abbiamo l’impressione che non si tratterà di episodi sporadici – gli abruzzesi si sono comportati in maniera anomala rispetto al copione che vorrebbe le matricole in difficoltà nelle prime uscite: nel caso dei biancoazzurri l’entusiasmo per il raggiungimento della massima serie pare andare di pari passo con una preparazione tattica e un bagaglio tecnico difficile da riscontrare in una società non abituata a palcoscenici importanti. Il Pescara ha affrontato Napoli e Sassuolo e si mostrato a tratti più pimpante e frizzante delle due squadre che hanno offerto il miglior calcio nella scorsa stagione. Grande merito va dato a Oddo, capace di imprimere nella cultura calcistica dei suoi uomini idee vincenti e spregiudicate, e agli interpreti del suo canovaccio, abili a sfruttare al meglio le loro caratteristiche alla prima esperienza in massima serie.

Sul versante opposto l’Inter deve ancora comporsi del tutto: Joao Mario ha svolto pochi allenamenti con il gruppo, Gabigol non è ancora arrivato a Milano e De Boer non è riuscito a trovare ancora la quadratura tattica giusta. Si è tanto discusso di Banega e sembra palese che l’argentino abbia possibilità di fare bene in una posizione più avanzata, ma sarà necessario dare la giusta copertura alle sue spalle: questa sera infatti il tecnico olandese potrebbe schierare una vera e propria diga di centrocampo composta da Medel e Joao Mario, in modo che in uscita dalla difesa e in interdizione ci sia sempre una superiorità fisica più che tecnica. In attesa che la squadra trovi una sua amalgama – ricordiamo che l’undici migliore contemplerebbe la presenza di ben quattro titolari diversi rispetto al top 11 della passata stagione – l’Inter è comunque obbligata a vincere per non lasciar scappare chi può ambire a posizioni utili per entrare in Europa.

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