2 Marzo 2016

INTER-JUVENTUS 3-0 (3-5 d.c.r.) – L’errore di Palacio manda i bianconeri in finale

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[fnc_embed]<iframe framespacing=’0′ frameborder=’no’ scrolling=’no’ src=’http://video.gazzetta.it/video-embed/365f8552-e0c5-11e5-a393-9245686d05f0′ width=’540′ height=’340′></iframe>[/fnc_embed]

Mancini sceglie il tridente di movimento per tendere la trappola ad una Juventus che si presenta a San Siro coperta con un 4-4-2 solido ma di qualità. Nelle fasi iniziali del match l’Inter cerca di gestire la palla e dettare i ritmi: la prima conclusione del match arriva dopo 10 minuti, con un sinistro rasoterra di Perisic dai 25 metri che finisce di poco a lato. I ritmi si alzano con il passare dei minuti e dopo una bella percussione di Ljajic c’è subito il vantaggio dell’Inter: in uscita dalla propria area Hernanes perde palla; è bravissimo Brozovic ad approfittarne e a tirare verso la porta per l’1-0. La Juventus, che sembra poco concentrata, prova a reagire ma è l’Inter ad avere una grandissima occasione per il 2-0: Rugani sbaglia un passaggio in orizzontale verso Bonucci, interviene Eder che attende l’arrivo di Ljajic, il quale rientra sul destro, tira e colpisce la parte superiore della traversa. La partita è molto spezzettata nella fase centrale del primo tempo: ne fanno le spese Juan Jesus, Sturaro e Bonucci, ammoniti. A due minuti dalla fine del primo tempo Ljajic sfrutta l’assist di Eder, bravo a liberarsi sull’esterno, per concludere verso Neto: la palla schizza sull’erba bagnata ma esce di poco. L’ultima conclusione è di Brozovic, che ci prova al volo: il suo tiro finisce alto. Finisce 1-0 il primo tempo di Inter-Juventus.

La ripresa inizia con un cambio per l’Inter: Kondogbia, dopo una gomitata ricevuta sul finire di primo tempom non è in grado di continuare e lascia spazio a Biabiany. L’Inter è sempre concentrata e cattiva e sfonda sulle fasce: al quarto minuto Eder si invola sulla destra e serva Perisic, accorso al centro dalla fascia opposta; il croato riceve l’assist e mette dentro per il 2-0. La partita si accende: è Zaza ad avere la palla per chiudere i conti, ma l’attaccante bianconero colpisce il palo di destro sull’uscita di Carrizo. Dopo un minuto è Eder a lanciare Ljajic nella metà campo avversaria: il serbo si invola verso Neto contrastato da Lichtsteiner, ma anziché servire l’accorrente Biabiany preferisce la soluzione personale; il suo tiro di destro sfiora il palo ed esce. Al 72esimo un’altra grandissima occasione per l’Inter: calcio di punizione dalla corsia laterale vicino all’area di rigore, stacco di testa di D’Ambrosio ma palla leggermente alta. L’Inter dà l’impressione di poter dar fondo a qualche energia, soprattutto mentale, in più. Più volte Perisic e Biabiany vanno sul fondo e invitano i compagni a inserirsi: è su un’azione del genere che Rugani, imprudente, atterra l’ala croata. Per Gervasoni è rigore, che Brozovic realizza: è il clamoroso 3-0. San Siro è una bolgia e Perisic sulle ali dell’entusiasmo punta a ripetizione Cuadrado e Lichtsteiner, ma è al 90esimo che il croato ha l’occasione per suggellare una serata stratosferica: su cross di Palacio il suo tiro viene messo in angolo miracolosamente da Neto. Prima del triplice fischio protagonisti di momenti di tensione proprio Perisic e Cuadrado: ammoniti entrambi.

I tempi supplementari cominciano con la Juventus decisa a segnare il gol che la porterebbe a Roma. El quarto minuto però è ancora Perisic a impegnare severamente Neto, che smanaccia in angolo il colpo di testa di quello che finora è il migliore in campo. Al decimo del primo tempo Zaza riesce a tramutare un lancio lungo di Cuadrado in un’occasionissima: il suo sinistro sibila accanto al palo ed esce. E’ ancora Zaza a impensierire la retroguardia nerazzurra a due minuti dallo scadere, ma ancora una volta la mira è imprecisa. Al termine del primo extra-time è ancora 3-0: Allegri ha esaurito le sostituzioni (dentro Lemina, Barzagli e Pogba), Mancini ha ancora un cambio (dentro solo Biabiany e Palacio). Alla ripresa dei giochi il primo a provarci è Pogba, che di sinistro si inventa una girata bellissima ma imprecisa. Poco dopo è Eder a tentare la percussione, ma il suo tiro è debole e centrale: è anche l’ultimo sussulto dello stremato italo-brasiliano, sostituito di lì a poco da Manaj. Negli ultimi cinque minuti è un susseguirsi di ribaltamenti, ma la Juventus, nel recupero, ha una doppia occasione con Morata: Carrizo è superlativo e si va ai calci di rigore.

Sequenza calci di rigore:

Barzagli (J) – Gol
Brozovic (I) – Gol
Zaza (J) – Gol
Palacio (I) – Traversa
Morata (J) – Gol
Manaj (I) – Gol
Pogba (J) – Gol
Nagatomo (I) – Gol
Bonucci (J) – Gol

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