28 Agosto 2016

INTER-PALERMO 1-1, i top e i flop – Bene Banega e Candreva, a Kondogbia e Santon manca grinta

Dopo Inter-Palermo analizziamo le prestazioni dei migliori in campo e dei "rimandati" per i nerazzurri.

I TOP

Icardi Candreva

MIRANDA – Dunque si ricomincia da una certezza, una delle poche, della scorsa stagione. Anche se, da difensore, non è ovviamente entrato nell’azione del gol e non è finito sul tabellino, Joao Miranda è stato decisivo soprattutto quando il Palermo provava a trovare la profondità. Gli affondi di Nestorovski, Quaison e Hiljemark potevano creare problemi alla retroguardia interista, ma grazie al senso della posizione e al tempismo del brasiliano il Palermo non si è quasi mai reso pericoloso. Incolpevole sul gol, Miranda gioca una partita importante anche sotto il profilo fisico: nella seconda frazione il Palermo ha puntato sul contropiede, ma anche in questo l’esperienza dell’ex Atletico Madrid ha avuto più volte la meglio.

CANDREVA – Arrivato da meno di un mese, Antonio Candreva ha già messo in chiaro le cose: il posto sull’out di destra deve essere il suo, a prescindere dall’arrivo di Gabigol o dalle conferme di Eder e Perisic. Dopo lo 0-1, i nerazzurri non erano sembrati in grado di creare pericoli alla porta di Posavec, ma l’ingresso dell’ex Lazio ha riportato l’Inter in corsa: oltre a propiziare il gol di Icardi, Candreva è stato una minaccia perenne nei venti minuti in cui è rimasto in campo e ha messo più volte in difficoltà Aleesami. Da quella parte Eder non aveva nemmeno fatto malissimo, ma il divario tecnico è evidente e anche la padronanza del ruolo.

BANEGA – Finalmente una luce in mezzo al campo: Ever Banega non è riuscito a portare i tre punti all’Inter ma è uno dei pochi a salvarsi quest’oggi. De Boer lo colloca davanti alla difesa, una posizione che forse non si addice al 100% all’argentino – più abituato a giostrare sul fronte offensivo che su quello difensivo -, ma la sua intelligenza e i piedi raffinati sono gli stessi in qualsiasi parte del campo. A nostro parere potrebbe rendere ancor di più se giocasse una ventina di metri più avanti, ma già vedere qualcuno che detta i tempi e crea gioco è un inizio importante. L’ex Siviglia non è comunque esente da colpe: anche lui si è reso protagonista di qualche passaggio sbagliato o di qualche apertura rischiosa, ma anche per i compagni sarà fondamentale avere un compagno come lui in campo.

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