1 Ottobre 2012

Cassano: “L’Inter era il mio sogno, qui mi sento importante. Strama, Naga, Pazzo e il Milan…”

Ospite della trasmissione “Undici” condotta dal noto giornalista Pierluigi Pardo, Antonio Cassano in compagnia di Evaristo Beccalossi e Franco Ordine, si è raccontato a 360 gradi, partendo dall’attualità per poi giungere a parlare di Milan e tanto altro. Ecco le sue parole riportate da inter.it.

OTTIMO INIZIO ALL’INTER“Molto probabilmente come realizzazioni si, ma posso ancora fare meglio. Quale percentuale? Non lo voglio dire, so solo che mi sento bene, sto mettendo in atto buone prestazioni e per me l’importante è essere felice. Agli Europei venivo da quasi 6 mesi di inattività, adesso sono due mesi che sto lavorando alla Pinetina e mi sento bene”.

INTER E SOLDI“Io ho bisogno di sentirmi importante e alla Pinetina mi fanno sentire tale dal primo all’ultimo, dall’ultima persona che conta – si fa per dire – al Presidente. Sento la fiducia dell’ambiente. Per me i soldi sono importanti è vero, ma alcuni grazie al cielo li ho già messi da parte, quindi non sono certo l’unica cosa che conta”.

SUL MILAN E IL SOGNO INTER“Non mi fu fatto nessun discorso in questo senso e comunque ora sono contento perchè l’Inter era il mio sogno. Se ci sono momenti da ricordare in rossonero? Ho vinto uno scudetto, con i miei compagni ho avuto un rapporto stupendo e sento ancora Mauro Tassotti, ogni due o tre giorni. C’è anche qualcun altro che non sento, ma per mia volontà. Yepes è mio amico, una persona speciale per me”.

NAGATOMO, STRAMACCIONI E IL CALCIO “Con lui c”è tantissimo feeling, è un grandissimo calciatore e poi ha sempre il sorriso sulle labbra, dalla mattina alla sera. Strama è un fenomeno. Il calcio è felicità, serenità, indipendentemente dai risultati che arrivano. Il calcio è la cosa più bella del mondo”.

MIGLIOR PARTENZA DI SEMPRE“È un caso, a me piace molto più fare l’assist che il gol. Se li faccio per la mia squadra è meglio ma, ripeto, importa poco. Sono ancora convinto che sia meglio un assist di un gol”.

MILITO E IBRAHIMOVIC“Diego vincerà la classifica capocannonieri. Ibra al Milan, quelle poche volte che l’hanno fatto giocare, è stato quando aveva me accanto…(ndr, sorride). A parte gli scherzi, a lui piaceva molto giocare con me e io ero molto contento. Il derby è una partita particolare, non ci sono risultati da prevedere, non c’è una squadra favorita. Si tratta di gare complicate per tutti, ce la giocheremo. Inter più forte? Vedremo a fine campionato chi avrà fatto meglio, ma io gioco nell’Inter quindi è normale che vedo quella nerazzurra come la migliore squadra”.

PAZZINI E LO SCAMBIO“Lo sento spesso, lo prendo sempre in giro, ma non bisogna fare il paragone. Lui è mio amico, sono convinto che farà bene, eravamo entrambi infelici dove eravamo e abbiamo scelto le squadre migliori che c’erano”.

GALLIANI E LE CESSIONI DEL MILAN“Se rispondo a Galliani? No. Le cessioni? Credo che la squadra abbia risentito più della partenza di Thiago Silva che di quella di Ibrahimovic perchè il difensore dava sicurezza al gruppo, assicurando protezione e ripartenze. Era normale che Ibrahimovic facesse gol, ma nella nostra squadra era molto più importante Thiago”.

CAPELLO E MATERAZZI“Capello è il miglior allenatore che abbia mai avuto. A Matrix dico che gli voglio bene e spero che possa tornare a vivere Milano, magari a Perugia potrà esserci qualche problema…(ndr, sorride)“.

RONALDO E IL REALITY PER DIMAGRIRE“Ronaldo? Io sono ancora convinto che quando finirò di giocare io a calcio, diventerò grassissimo”.