13 Dicembre 2011

Genoa-Inter è un vero…recupero!

“E’ una partita che serve per non dimenticare e per vincere” dice Ranieri in conferenza stampa. Se c’è qualcosa di cui il tecnico romano non può essere accusato è la mancanza di umanità e allo stesso tempo di realismo e praticità. Ne è una prova che, proprio per la sua filantropia calcistica e non, la figura del mister nerazzurro sta assumendo anno dopo anno i contorni del personaggio da chiamare in causa per le emergenze, per riportare sulla terra animi vaganti per l’immaginazione e la delusione di periodi difficili. Il periodo umanamente difficile lo sta vivendo Genova da un mese, da quel 4 novembre disgraziato in cui fiumi d’acqua impazzita trascinavano paura e delirio tra la gente comune. Il periodo sportivamente complesso lo vive l’Inter da più di tre mesi, e ogni volta che si vede un piccolo spiraglio, un barlume di speranza di uscirne, il tunnel si riapre. Genoa-Inter, oggi, 13 dicembre, è tutto questo: voglia di ripartire, ancora una volta.

UN’IMPRESA TITANICA – Alberto Malesani è una vecchia volpe. Anche lui, sempre spontaneo, non le manda mai a dire, e sa che quando incontri una grande in crisi come l’Inter c’è sempre da stare attenti. Ecco perché ieri in sala stampa ha definito la partita di questa sera una vera impresa. In effetti al Genoa mancherà la sua punta di diamante, quel Rodrigo Palacio che mai come quest’anno è stato in grado di portare gol e punti ai rossoblù. Come se non bastasse alla sua assenza si aggiungono quelle di Birsa, Bovo, Kucka e Antonelli, tutti alle prese con guai fisici che li terranno lontani dal campo per un’altra settimana. Recuperati invece Veloso e Moretti, che nella giornata di ieri avevano svolto terapie e lavori specifici. In porta giocherà Sebastian Frey, un ex, e davanti a lui Mesto, Granqvist, Kaladze e Moretti. A centrocampo scelte piuttosto obbligate, con una probabile linea a quattro formata da Rossi, Veloso, Constant e Merkel; in avanti il tandem Jankovic-ZeEduardo (con quest’ultimo favorito a Pratto e Caracciolo).

DUBBI NERAZZURRI – Claudio Ranieri, in quanto a capacità di analizzare il momento della propria squadra, non è da meno rispetto a Malesani e, conscio dell’importanza del trittico di partite pre-natalizio, ha preferito non portare a Genova Maicon e Ranocchia, alle prese recentemente con guai fisici soggetti di recidive. Gradito ritorno fra i convocati invece quello di Diego Forlan, che dovrebbe comunque scaldare un posto in panca ed entrare magari a partita in corso. L’altro Diego, il Principe, è uscito malconcio dal match di sabato a San Siro contro la Fiorentina, e la sua presenza è il dubbio che ci accompagnerà fino al riscaldamento prima della gara. Nel caso non dovesse farcela scenderà in campo Zarate al fianco di Pazzini. A proteggere Julio Cesar ci saranno molto probabilmente Zanetti (rientrante dopo la squalifica), Lucio, Samuel e Nagatomo. La vera novità dovrebbe riguardare il centrocampo, dove Cambiasso e Thiago Motta giocano ininterrottamente da troppe partite e hanno bisogno di riposo. Uno dei due sicuramente scenderà in campo, mentre l’altro posto, qualora vacante, potrebbe essere occupato dall’esordiente Poli, che pare abbia definitivamente superato i suoi problemi fisici. Quasi certa la conferma per Faraoni e Coutinho, che benissimo hanno fatto con i viola sabato.

CHIAVI TATTICHE – Viste le tante defezioni di marca genoana e data l’obbligo di mandare in campo solo metà degli abituali titolari, è molto probabile che la strategia che la squadra di casa adotterà sia strettamente legata a quella che è la strada più semplice per mettere in difficoltà l’Inter, ovvero tenere un ritmo molto alto per fasi prolungate del match. Si spiega così la scelta di Malesani di schierare a centrocampo giocatori dalla fisicità e dalla corsa prorompente, come Marco Rossi, Constant e Merkel e in attacco due spine come Jankovic e Ze Eduardo e non l’airone Caracciolo, il quale contribuirebbe meno alla manovra. Ecco perché l’Inter deve stare molto attenta ai cambi di passo degli avversari e non lasciare mai scoperta la difesa con avanzate contemporanee di terzini e centrocampisti. Nell’ultimo match di campionato Faraoni è stato tatticamente molto disciplinato, e tutte le volte che Maicon arrivava sul fondo era molto attento a coprire i buchi lasciati dal brasiliano. Ci auspichiamo che stasera ciò possa avvenire tanto sulla destra quanto sulla sinistra. Mancando da troppo tempo un fulcro di gioco come Sneijder, tutte le speranze di costruire la manovra ricadranno sul giovane talento Coutinho, che pian piano sta dimostrando di poter ritagliarsi un posto importante per il futuro. Alle due punte l’arduo compito non solo di finalizzare, ma soprattutto di compiere i movimenti giusti per aprire spazi in una difesa che sicuramente baderà molto a pressare alto. Genoa-Inter di spunti può darne tanti, soprattutto grazie allo spirito di sacrificio con cui le due squadre dovrebbero affrontare la gara. Appuntamento a Marassi alle 20.45.