12 Dicembre 2011

Ranieri: “Genoa-Inter non è la svolta”

La conferenza stampa di Ranieri pre Genoa-Inter si apre con un pensiero alla popolazione del capoluogo ligure, colpita dall’alluvione lo scorso 4 novembre: “Credo che sia una cosa importantissima, più della partita, perchè ciò che conta è non dimenticare. È necessario che le persone preposte facciano qualcosa perchè certe cose non accadano più“. L’incasso sarà totalmente devoluto a favore delle famiglie genovesi.

Subito dopo la prima domanda sul calcio vero, quello giocato, alla quale Ranieri risponde: “Vincere domani non avrebbe nessun significato in particolare, se non quello di aggiungere tre punti in classifica. Nessuna svolta, sapete come la penso, noi stiamo continuando a lavorare come abbiamo sempre fatto e domani sera dobbiamo fare bene contro una squadra che sa giocare al calcio, che ha tanti giocatori nuovi, che ha saputo organizzarli bene e dopo averlo vista giocare a Siena non posso che dire bene del Genoa. Noi dobbiamo pensare solo a noi, alla nostra strada, che non è libera da incidenti. Quindi, zitti e pedalare“.

Parole di elogio per i giovani nerazzurri più promettenti, Faraoni e Coutinho: “Faraoni mi sta sorprendendo – ammette Ranieri -, era alla terza partita consecutiva, si è confermato, se non migliorato, e questo è un bene per l’Inter perchè in questo momento abbiamo bisogno di giocatori come lui. Coutinho? Ho fatto anche a lui i complimenti stamattina davanti ai compagni perchè oltre ad aver fatto delle ottime giocate è stato un punto di riferimento importante nello scacchiere. È riuscito a fare quei movimenti che gli chiedevo ed è riuscito a dare due palle-gol bellissime, una dopo pochi minuti di gioco – una palla filtrante per Pazzini – e l’altra che ha portato poi al gol. Gli ho fatto i complimenti perchè anche lui, pur pesando 20 chili (ndr.:sorride), si è dannato l’anima nel rientrare e nel fare quello che gli avevo chiesto“.

Inter.it riporta poi le parole del mister romano a proposito degli infortunati di casa Inter: “Porterò Milito a Genova, ma deciderò solo domani nella rifinitura se schierarlo in campo o meno. Forlan verrà in panchina: è un giocatore immenso, stupendo, di classe, temperamento e che farà sicuramente bene all’Inter. È voglioso, bisogna tenerlo con le catene, vorrebbe giocare sempre; è come Sneijder: dicono sempre di stare bene – continua – e per questo dobbiamo essere noi a saperli gestire. Forlan è un giocatore moderno, una punta che sa giocare in più ruoli e che pensa al lavoro di squadra e questo è molto importante. Maicon non convocato? Preferisco non rischiarlo, rientrerà alla prossima. Avevo già spiegato che, al rientro dopo un infortunio, avrei dato dei turni di riposo. Lo avevo annunciato a Maicon: giochi con la Fiorentina, riposi con il Genoa, torni con il Cesena“.

Proprio Wesley Sneijder, le cui condizioni destano la preoccupazione al presidente Moratti, è l’oggetto della domanda successiva: “Credo che il presidente l’abbia detto riferendosi al fatto che in questo momento particolare non avere Sneijder non è buono, poi sono stato io che, per non farlo ricadere, ci sono andato piano. Se in questa situazione entrano anche le voci di calciomercato che in estate lo volevano lontano dall’Inter? Io ci credo sempre poco a questo tipo di voci, non le prendo in considerazione e poi penso che se un giocatore si sente al centro del progetto dà il massimo, quindi non credo che siano né nervosismi né nulla. Quindi, io aspetto il miglior Sneijder, l’ho avuto pochissimo perchè quelle poche volte che è stato bene l’ho dosato per non rischiarlo e invece poi dopo si è rifatto male a una vecchia cicatrice dovuta ad anni di battaglie. Per questo adesso dobbiamo essere un attimino più cauti: il miglior Sneijder lo vogliono tutti i migliori allenatori del mondo“.

Stamane il patron ha poi riferito che la vittoria conquistata contro la Fiorentina è anche merito del lavoro svolto dal tecnico: “Le parole positive, così come le critiche che stimolano, fanno sempre piacere perchè sono miele per l’animo. Ma lo dico ancora una volta: quello che lui vede è perchè mi viene trasmesso dai giocatori, a vederli anche oggi in allenamento erano uno spettacolo“.

Quindi una considerazione sui pochi gol presi nelle ultime uscite di campionato: “Avevo la percezione che avevamo fatto dei notevoli passi in avanti, siamo più solidi, ma questo è dovuto a tutta la squadra che aiuta nel momento di non possesso palla. Le punte non sono più i finalizzatori ma anche difensori, lo hanno fatto sia Pazzini che Milito, che pure non avendo segnato ha fatto un gran lavoro per la squadra“.

Ranieri poi glissa sull’argomento calciomercato, che in vista di Genoa-Inter ripropone il tormentone di Kucka: “L’anno scorso ha fatto vedere buonissime cose e qui mi fermo, lascio la società fare le dovute consideraizioni. Non ho mai parlato di queste cose proprio perchè il mio giudizio va sempre dato alla società, non a voi giornalisti. Perchè parlo del passato? Perchè quest’anno Kucka ha giocato davvero poche partite e non posso giudicarlo per poche partite“.

La domanda successiva riguarda le favorite per la vittoria finale del campionato e le delusioni, alla quale Ranieri risponde a metà: “Dico che sono favorite le squadre che sono ai vertici della classifica chi è alla classifica. La sorpresa è la Juventus, la delusione non mi piace mai dirlo perchè non mi piace dire le cose non positive“.

La chiusura è riservata a un futuro molto vicino, distante poco più di un mese: a chi gli chiede se riprendere la preparazione dopo le vacanze natalizie solo il 2 gennaio non possa essere un rischio in vista del derby (in programma il 16 gennaio), Ranieri risponde così: “Giudicateci dopo il derby“.