14 Dicembre 2012

Strama: “Lazio avversario di primo livello. Meglio vincere con le grandi che con le piccole”

Come di consueto prima di ogni gara, oggi il mister Andrea Stramaccioni ha parlato in conferenza visto l’impegno fondamentale di domani sera all’Olimpico contro la Lazio di Petkovic. L’Inter è necessariamente chiamata a vincere per continuare la striscia positiva negli scontri diretti e per avvicinarsi ulteriormente alla Juventus, sola in vetta. Ecco le parole del mister riportate da inter.it:

L’AVVERSARIO: LA LAZIO “La Lazio finora ha fatto una grande prima parte di campionato. Mi ricordo all’inizio lo scetticismo intorno alla gestione di Vladimir Petkovic, ma con il suo lavoro e con le prestazioni dei ragazzi tutti si sono dovuti ricredere. Può giocarsela con chiunque: solo a Napoli ha avuto una battuta d’arresto ma la Lazio è un avversario di primissimo livello del campionato italiano”.

VITTORIE CON LE GRANDI E SCONFITTE CON LE PICCOLE – “Preferisco questo che il contrario: le prove di forza che l’Inter è riuscita a dare negli scontri diretti ci danno la consapevolezza di poter fare bene, i punti persi sono un nostro rammarico ma ci fa dire che c’è un margine di miglioramento. Se avessimo perso con le grandi sarebbe stato peggio. Come inizio di un progetto preferisco questo, l’Inter ha dimostrato che c’è, questo ci deve dare la forza”.

JUVENTUS “La Juventus ha dimostrato di avere più continuità, non solo nei risultati ma anche nella prestazione singola, per questo sono meritatamente davanti. Noi nello scontro diretto abbiamo capito di potercela giocare ma loro come progetto hanno un anno in più e giocatori ideali in ogni reparto e nei cambi. Comunque il mio obiettivo non è la Juve ma l’Inter. E quello che ho in testa adesso è che domani, contro la Lazio, ci aspetta un test importantissimo per dimostrare di saper avere continuità”.

ROMA, CITTA’ NATIVA DI STRAMA“La città in cui si è nati è nel cuore di ognuno di noi… (ride, ndr). L’Olimpico è stato il primo stadio della mia vita, perché sono nato lì, a Roma. Ma ora il mio stadio è San Siro, la mia squadra è l’Inter, i miei tifosi sono nerazzurri. Io penso solo all’Inter ora: domani ci attende una partita importante”. LE PAROLE DI MORATTI“Il presidente ha dato voce alle cose che ci eravamo detti insieme, lo pensiamo entrambi. Nessun allenatore può dire ‘va bene così’ a metà dicembre: siamo contenti di come stiamo  lavorando ma vogliamo fare ancora meglio, è il nostro proposito per il futuro. È un incentivo”. TRIDENTE Sì TRIDENTE NO“Giocare con tre attaccanti di ruolo è una risorsa che l’Inter può utilizzare ma è legata a una questione di equilibri. Non necessariamente l’offensività è data da quanti attaccanti si hanno in campo, la Juve per esempio non si pone questo problema del numero di attaccanti da schierare. L’Inter non ha un 11 intoccabile, ma una struttura che può variare davanti. Possiamo mettere in campo il tridente in tutte le gare ma bisogna vedere quali sono gli avversari e per quanti minuti farlo”. CENTROCAMPO“E’ stato il reparto che ha variato di più in questa stagione. La difesa ha trovato la stabilità negli interpreti e anche gli esterni. Il centrocampo è stato modellato in base all’andamento delle gare. Io ho la fortuna di avere tanti giocatori con caratteristiche diverse e anche complementari. È il reparto da cui mi aspetto di più, è il reparto che io posso far crescere di più. È il termometro della squadra. Le vittorie con Juve e Napoli nascono da un ottimo centrocampo”. STRAMA PIU’ PRESENZE DOPO MOURINHO“L’Inter è un grande sogno coronato. Questa cosa che mi dite mi fa un enorme piacere: speriamo di poterne fare il più possibile, è un motivo di orgoglio per me”. NUOVA INTER “È partito un progetto questo estate, l’Inter ha cambiato tanto e si possono ancora migliorare delle cose. Noi possiamo migliorare ancora, non dobbiamo sbagliare nel perdere di vista i nostri obiettivi. La rosa è soddisfacente, se poi però a gennaio ci dovesse essere qualche occasione valida la prenderemo al volo, altrimenti ci penseremo la prossima stagione”. AVVERSARI“Guardo più dietro perché davanti ce n’è una sola… (sorride, ndr). Comunque guardo l’Inter e basta, io – da allenatore dell’Inter – penso solo alla mia squadra”. SITUAZIONE NEVE“Questo cattivo tempo è iniziato oggi. Fino a ieri ci siamo allenati bene, oggi ci siamo allenati al coperto. Ma ci saremmo allenati lo stesso al coperto, anche se il tempo fosse stato buono… Non è cambiato niente. Per sbirciare l’allenamento un hangar di 5 chilometri quadrati faccio fare, ridete ridete…”. I COMPLIMENTI DI MORATTI A CASSANO“Ipse dixit (sorride ancora, ndr). Comunque di giocatori di talento ce ne sono tanti in questa squadra, non voglio aumentare troppo i riflettori su Antonio. Lui è importante ma come lo sono anche altri. Antonio è diventato un leader in una squadra capitanata già da Zanetti e che di leader ne ha, lui si sente importante e lo è, ma importantissimo è prima di tutto il gruppo”. Segui @IlariaTriplete