23 Ottobre 2018

“Un sogno, non un’ossessione”. Si torna al Camp Nou dopo quella notte epica

Otto anni dopo lo storico Triplete, l’Inter torna a far visita al Barcellona. Quando Messi &co. non centrarono la “Remuntada”

Per noi è un sogno, non un’ossessione”. Così Josè Mourinho nella conferenza stampa di vigilia di Barcellona-Inter, semifinale di ritorno della Champions League edizione 2009/10, descriveva quello che i nerazzurri stavano vivendo e cosa stessero inseguendo. Era il 28 aprile 2010, return match, in palio c’era la Finale del Santiago Bernabeu a Madrid. I blaugrana alla ricerca disperata della “Remuntada” dopo la sconfitta 3-1 a San Siro ad opera di Sneijder, Maicon e Milito che ribaltano il momentaneo vantaggio firmato da Pedro.

La vigilia al Camp Nou è incandescente, i tifosi del Barcellona provano a disturbare la notte di riposo dei nerazzurri organizzando cori e schiamazzi intorno l’hotel dove alloggiava l’Inter dello Special One. Gara subito in salita con l’espulsione più che dubbia di Thiago Motta per una presunta manata a Sergi Busquets. L’Inter alza il muro con Samuel e Lucio, la diga Cambiasso in mezzo, Eto’o e Pandev in versione terzini. Tra i pali c’era Julio Cesar, “l’acchiappasogni” che con un riflesso felino e la punta delle dita nega a Messi il gol nel primo tempo. È assedio Barcellona. Pique nel finale realizza l’1-0, Bojan insacca il 2-0, ma viene annullato. Il finale è stoico, epico, di quelli che racconterai di generazione in generazione. “Mariga col gambone!”, entrato pure lui per il bunker finale. Sospiro di solliveo in casa nerazzurra! Al triplice fischio è l’Inter a fare festa, Mourinho che sfida il Camp Nou scatenando la reazione nervosa e rabbiosa di Victor Valdes, Pique, Busquets. Nervi sedati, idranti accesi per rovinare la festa nerazzurra che prosegue all’aeroporto di Malpensa nella notte quando la squadra rientra a Milano. 

Ricordi, emozioni uniche, sensazioni che solo l’Inter riesce a trasmettere. Eppure un’analogia con quell’annata c’è. Il Barcellona era la squadra testa di serie anche nella fase a gironi 2009/10. 0-0 a San Siro, 2-0 in favore dei blaugrana al Camp Nou il 24 novembre 2009, reti di Pique e Pedro. La finale si giocava a Madrid. 

Mercoledì sera la formazione di Luciano Spalletti sarà impegnata proprio in quello stadio e di fronte quella squadra contro cui l’Inter conquistò, con il coltello tra i denti, l’ultima finale di Champions League. Ambiente carico, soprattutto dopo la vittoria nel derby di domenica sera, qualche assenza ma quello che contano sono le motivazioni e la concentrazione. La serata degli ex Icardi e Keita, cresciuto nel vivaio blaugrana, e Rafinha, lo scorso anno da gennaio a giugno in nerazzurro, con il sogno di tornare a Milano. Non ci sarà Leo Messi, a causa di un infortunio al gomito, così come Nainggolan. Per il resto i protagonisti ed il palcoscenico sono quelli delle grandi occasioni per una partita dove si affrontano due grandi club europei. Sono passati anni, sembra un’altra era, ma oggi come allora: “Sarà un sogno, non un’ossessione”. Tempo di Barcellona-Inter!

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