7 Marzo 2019

Imprese esaltanti, cadute cocenti. Herrera, Berti, Milito, Pandev: la mai banale storia dell’Inter con le tedesche

Pronostici ribaltati, trofei in palio, sfide al cardiopalma: quando il percorso nerazzurro passa per la Germania non esiste spazio per la tranquillità

SCHALKE O4: MALEDIZIONE E VENDETTA

ITALY - MAY 21: FUSSBALL: Finale UEFA - POKAL INTER MAILAND - SCHALKE n. E. 2:4, obere Reihe v. lks.: DE KOCK/Thomas LINKE/EIGENRAUCH/Torwart Jens LEHMANN/Jiri NEMEC, vordere Reihe v.lks.: BUESKENS/MUELLER/Olaf THON/Marc WILMOTS/LATAL/Martin MAX (Photo by Bongarts/Getty Images)

Ben più esaltante è l’annata 1996/97, che però si chiude senza nessun trofeo in bacheca, nonostante l’Inter abbia lottato più a lungo di tutte le altre su tre fronti. La squadra di Hodgson arriva nuovamente in finale di Coppa Uefa e affronta lo Schalke 04. Sconfitta per 1-0 all’andata, l’Inter pareggia i conti al ritorno di San Siro con la rete di Zamorano. Dopo la traversa di Ganz nei tempi supplementari si approda ai calci di rigore, dove gli errori di Winter e dello stesso Zamorano fanno prendere alla Coppa Uefa la strada di Gelsenkirchen. L’anno successivo le due compagini si incontrano nuovamente ma agli ottavi di finale, anche se stavolta l’Inter può contare su un Ronaldo in più, che all’andata regala spettacolo e sigla il gol decisivo. Nell’ostico ritorno, dopo la rete in extemis degli uomini in maglia blu, l’eroe nerazzurro diventa Taribo West che segna nei supplementari e manda gli uomini di Simoni in semifinale. A fine stagione l’Inter alzerà al cielo di Parigi la coppa che le era sfuggita l’anno precedente.