7 Aprile 2012

Stramaccioni conferma il tridente e Guarin

La prima partita di Stramaccioni, se da un lato non ha risolto tutti i problemi dell’Inter, ha comunque riportato un entusiasmo palpabile nell’ambiente nerazzurro. Certamente i 4 gol subiti in casa da una squadra in piena crisi di risultati e che sembra addirittura coinvolta nella corsa salvezza sono un segnale importante che di carne al fuoco ce n’è ancora in abbondanza, ma se si è riusciti a portare a casa i tre punti pur subendo tante reti è bene precisare che questo gruppo ha dimostrato di avere ancora degli stimoli importanti. Molti di questi derivano senza ombra di dubbio dall’utilizzo ormai consueto dei cosiddetti “nomi nuovi”: Poli e Guarin per esempio si sono ben comportati e pare possano essere in grado di rivitalizzare le sorti di un centrocampo allo sbando nelle ultime dieci partite. Oggi sul neutro di Trieste l’Inter affronterà il Cagliari, una squadra che si sta tirando fuori pian piano dal calderone salvezza e che sicuramente non ha nulla da perdere in questa sfida.

QUI CAGLIARI – Mister Ficcadenti schiera un 4-3-1-2 che nell’ultimo match ha schiantato l’Atalanta: davanti ad Agazzi la linea a quattro sarà composta da Pisano, Canini, Astori e Agostini; centrocampo a tre con Ekdal, Conti e Nainggolan. Dietro le punte Thiago Ribeiro e Pinilla agirà Cossu.

QUI INTER – Il 4-3-3 della vittoria casalinga col Genoa verrà ampiamente riconfermato dal tecnico romano. Non ci sarà Julio Cesar, squalificato dopo l’espulsione rimediata nell’azione del calcio di rigore procurato da Palacio: al suo posto il vice, Castellazzi. Zanetti prenderà la fascia destra, mentre Samuel e Ranocchia (al posto dello squalificato Lucio) faranno la guardia centralmente; Chivu sarà schierato terzino sinistro. Centrocampo a tre, poi, con la quantità di Cambiasso e Guarin (esordio dal primo minuto per lui) e la testa di Stankovic; in avanti confermato il trio dell’ultima partita, e cioè Zarate, Forlan e Milito.

CHE PARTITA SARA’? – Come abbiamo già anticipato il Cagliari non ha molto da perdere: con 37 punti la salvezza è vicina, e ne consegue che non giocherà una partita chiusa in difesa. L’Inter, anche se non lo dice, spera ancora nel terzo posto, ma ci vorranno otto gare perfette per raggiungere questo obiettivo utopico. Col Genoa, l’undici di Stramaccioni ha mostrato una propensione a far passare molti palloni dai piedi di Stankovic, che spesso ha agito molto basso, quasi sulla linea dei due centrali difensivi; ma, come si è notato dal primo gol targato Milito, per esempio, la squadra non ha disdegnato di allargare il gioco sulle fasce, dove Zarate e Forlan devono spesso sacrificarsi e lasciar spazio alle incursioni dei centrocampisti. Il Cagliari invece è apparso molto solido a centrocampo grazie al terzetto di mastini composto da Ekdal, Nainggolan e Conti, i quali riescono a fornire sempre buona copertura alla difesa. Ma il pericolo principale sarà Mauricio Pinilla, il grande colpo di gennaio dei sardi, che grazie ai suoi gol possono dormire sonni tranquilli in ottica salvezza. Appuntamento alle 15.00 al Nereo Rocco di Trieste!