4 cose che (forse) NON hai visto in Milan-Inter
Le curiosità emerse dalla gara di San Siro

Nella 23^ giornata di Serie A l’Inter si è presa un punto all’ultimo respiro nel derby contro il Milan, al termine di una partita sofferta ma anche giocata bene e nella quale sono state create tantissime palle gol non concretizzate (anche per sfortuna con 3 pali colpiti). Per approfondire gli spunti colti dalla nostra redazione nel derby pareggiato per il girone di ritorno di Serie A, vi proponiamo 4 cose che forse sono passate inosservate in Milan-Inter.
1) Una curiosità tattica in questo match dell’Inter è rappresentata dalla posizione in campo di Nicolò Barella che è stata leggermente diversa rispetto al solito, a testimoniare quale fosse il piano tattico studiato e preparato da Simone Inzaghi. Il centrocampista sardo soprattutto nel primo tempo ha infatti giocato molto a ridosso delle due punte per cercare di supportare il lavoro di Lautaro e Thuram.
2) Uno degli episodi che più sta facendo discutere all’indomani di questo derby è il contatto tra Pavlovic e Thuram che non è stato riconosciuto dalla squadra arbitrale come un calcio di rigore. Open VAR su DAZN non ha poi trattato questo argomento e questo ha creato ancora più rabbia tra i tifosi nerazzurri per una scelta che rimane difficile da comprendere al momento.
3) Ancora Barella protagonista in questa analisi: che il numero 23 sia un leader di questo gruppo è ormai un fatto appurato da anni. Ieri però lo ha dimostrato ancora una volta con un vistoso gesto per richiamare i suoi compagni di squadra dopo la rete del pareggio di De Vrij al 93′. C’erano ancora un paio di minuti da giocare e Barella dopo aver riportato il pallone a metà campo voleva subito riprendere a giocare per cercare un altro gol e vincere il derby.
4) Anche in questa partita Lautaro Martinez ha assunto una posizione più centrale nell’attacco occupando più volte l’area di rigore e andando alla conclusione con buona frequenza. In questa stagione aveva spesso giocato più lontano dalla porta lasciando a Thuram compiti più “da prima punta”. Ieri invece contro il Milan si è visto di nuovo un Toro molto determinato sotto porta ma i fischi per le posizioni di fuorigioco gli hanno tolto la gioia di un assist o di un gol.