16 Aprile 2020

CHE FINE HA FATTO – Lamouchi, dallo scambio con Morfeo al Mondiale in Brasile

5 anni in Serie A, una parentesi non positiva all'Inter e la pensione d'oro in Qatar prima di diventare allenatore. Ecco "Che fine ha fatto" Lamouchi

Campioni, meteore, mancate promesse e tanto altro: la storia dell’Inter è ricca di profili che hanno lasciato la propria impronta o che, al contrario, non sono riusciti a mettere la propria firma nell’almanacco nerazzurro.
La rubrica “Che fine ha fatto?” di Passioneinter.com vi porta alla scoperta del destino di chi è riuscito a lasciar traccia e di chi invece è passato inosservato. Oggi è il turno di Sabri Lamouchi.

L’ARRIVO ALL’INTER – Estate 2003. Dopo aver passato buona parte della stagione ai margini della rosa di Hector Cuper, Domenico Morfeo viene scaricato dall’Inter, che lo inserisce nella lista dei cedibili. Tra le tante squadre che si presentano per acquistare il calciatore c’è il Parma, che annovera nella sua rosa un vecchio pallino di Lele Oriali, quel Sabri Lamouchi che già due volte ha provato a portare in nerazzurro senza successo. Da qui nasce l’idea dello scambio con Morfeo, che va in porto negli ultimi giorni di giugno sbaragliando così la concorrenza della Lazio, già da tempo sulle tracce del centrocampista francese.

L’ESPERIENZA NERAZZURRA – Dopo l’addio di Francisco Farinos che avviene nella stessa estate, la maglia numero 8 nerazzurra resta senza proprietario e sarà scelta proprio da Lamouchi. Quella del centrocampista francese si rivela però una stagione a dir poco deludente, complice anche il momento di certo non roseo per la Beneamata, che in quel campionato vede consumarsi l’esonero di Hector Cuper e il conseguente arrivo di Alberto Zaccheroni a soli due mesi dall’inizio del campionato. Lamouchi colleziona 16 presenze in campionato di cui solo 6 da titolare, e nel marzo del 2004 viene definitivamente accantonato dal tecnico italiano, concludendo di fatto in anticipo la sua avventura nerazzurra. Nell’estate successiva infatti l’Inter cede in prestito il giocatore al Genoa in Serie B.

DOPO L’INTER – La parentesi con il Grifone per Lamouchi è tempestata di infortuni che ne pregiudicano il rendimento, e al termine della stagione fa ritorno nuovamente all’Inter,che lo cede definitivamente al Marsiglia. Il ritorno in patria giova al francese, che trova continuità di rendimento diventando un jolly imprescindibile per il tecnico Fernandez, che lo alterna come mediano, mezzala e anche trequartista. Con 55 presenze totali e 6 reti con la maglia del club francese, contribuisce al raggiungimento del quinto posto in campionato, sfiorando anche la vittoria della Coupe de France, sfumata in finale contro il PSG (vittorioso per 2-1). Nel settembre successivo nonostante tutto facesse presagire ad un suo prosieguo con il Marsiglia, si lascia convincere dalla ricca offerta dell’Al-Rayyan, trasferendosi così in Qatar, dove resta per due anni indossando le maglie di Al-Rayyan e Um Salal, prima di restare svincolato nel 2008. L’anno successivo tenta un’ultima esperienza con l’Al Kharithyath, ma dopo pochi mesi appende definitivamente le scarpette al chiodo, lasciando il calcio all’età di 38 anni.

POST-RITIRO – Tre anni dopo aver appeso le scarpette al chiodo, Lamouchi torna nel mondo del calcio, questa volta nelle vesti di allenatore, accettando l’incarico di CT della Nazionale della Costa d’Avorio. L’ex centrocampista dell’Inter si presenta con uno spregiudicatissimo 4-2-1-3, con cui riesce a centrare le qualificazioni per la Coppa d’Africa del 2013 trascinato dal capitano Didier Drogba. Il cammino della sua squadra si interrompe ai quarti dopo la sconfitta con la Nigeria. Archiviata la delusione della Coppa d’Africa, è già tempo di pensare ai Mondiali in Brasile del 2014, competizione alla quale la sua Costa d’Avorio riesce a qualificarsi agevolmente. L’avventura in Brasile però si ferma in anticipo con l’eliminazione nella fase a gironi, al termine della quale Lamouchi rassegna le dimissioni.

Nel dicembre del 2014 fa ritorno in Qatar diventando l’allenatore dell’Al Jaish, classificandosi prima al terzo posto e poi al secondo, a meno 12 proprio dalla squadra con cui debuttò da giocatore nel campionato qatariota, l’Al Rayyan, qualificandosi all’AFC Champions League. Ottimo il cammino anche nella Champions League asiatica l’anno successivo, che si ferma solo in semifinale contro gli arabi dell’Al Ain. Al termine della stagione lascia l’Al Jaish, e pochi mesi dopo subentra al posto di Gourcuff alla guida del Rennes.

Con il club francese l’impatto è positivo, la squadra si adatta perfettamente a quel 4-2-3-1 che diventerà il marchio di fabbrica dell’ex centrocampista di Inter e Parma, ed alla prima stagione riesce ad arrivare al quinto posto valido per la qualificazione diretta in Europa League. L’estate successiva vede però l’addio del giocatore simbolo del Rennes, Wahbi Khazri, e la squadra ne risente, iniziando a raggranellare una serie di risultati negativi che portano all’esonero di Lamouchi nel dicembre del 2018.

COSA FA OGGI – Pochi mesi più tardi molti rumours lo vedono vicino alla panchina del Genoa, ma il tutto si conclude con un nulla di fatto, e nel giugno successivo diventa l’allenatore del Nottingham Forest, con l’obiettivo di riportare al più presto il club inglese in Premier League. “Purtroppo non s’è fatto niente. Aspetto il momento giusto. Intanto sono nel posto che volevo”, dichiara Lamouchi circa l’opportunità di andare al Genoa, aggiungendo che il suo desiderio è quello di allenare un giorno in Italia, e tornare così nel paese che gli ha dato tanto da calciatore.

Dopo un buon inizio in Championship con il Nottingham Forest, viene eletto miglior allenatore del mese di settembre. Attualmente la sua squadra è al quarto posto alla pari con il Brentford, in attesa di sapere se il calcio ripartirà o meno dopo l’emergenza coronavirus.