19 Dicembre 2019

CHE FINE HA FATTO – Walter Samuel, The Wall

68° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Walter Samuel, il muro argentino arrivato all’Inter nell’estate del 2005 dal Real Madrid per 16 milioni di euro e divenuto uno degli eroi del Triplete nel 2010.

Samuel fa il suo esordio con la maglia dell’Inter il 20 agosto 2005, vincendo subito la Supercoppa Italiana contro i rivali di sempre della Juventus.  Il 21 settembre,  alla sua prima gara in Serie A con i nerazzurri realizza subito il gol vittoria al Bentegodi contro il Chievo Verona, nella gara vinta 1-0 dagli uomini di Mancini. L’argentino si prende subito le chiavi della difesa dell’Inter, divenendone subito perno fondamentale. Alla sua prima stagione con la Beneamata, vince Supercoppa, Coppa Italia e anche lo Scudetto, che viene assegnato ai nerazzurri dopo lo scandalo Calciopoli scoppiato nel 2006. Affermatosi come uno dei difensori più forti della Serie A, anche con l’arrivo di Mourinho resta il punto di riferimento della retroguardia nerazzurra, divenendo anche centravanti puro per lo Special One nel momento del bisogno, come nella gara contro il Siena del 9 gennaio 2010, in cui l’ex Roma e Real Madrid realizza allo scadere dei minuti di recupero il gol del definitivo 4-3. In quello stesso anno “The Wall”, diviene leggenda assieme ai suoi compagni e Mourinho, vincendo lo storico Triplete culminato nel trionfo del 22 maggio 2010 in finale di Champions League contro il Bayern Monaco per 2-0. In quella stagione forma assieme a Lucio una coppia difensiva formidabile, capace di annullare persino Lionel Messi e l’atomico attacco del Barcellona nella semifinale di Champions di quella stagione.

Arrivato all’età di 33 anni, nella stagione 2010/11 per il centrale argentino iniziano i primi problemi, a causa di un brutto infortunio avvenuto il 6 novembre 2010 nella gara contro il Brescia, che gli provoca la rottura del legamento crociato anteriore costringendolo ad un lungo stop per più di 6 mesi. L’infortunio gli impedisce di partire con la sua squadra per il Mondiale per Club, che l’Inter vince battendo per 3-0 il Mazembe in finale. Autentico uomo derby, nella gara vinta contro i cugini il 7 ottobre 2012 grazie al suo gol di testa realizza il record di 10 derby vinti su 10 con lui in campo. Ormai avanti con l’età, nelle sue ultime stagioni in nerazzurro gli infortuni saranno più frequenti, e anche quando disponibile non viene utilizzato sempre dagli allenatori che si sono succeduti negli anni bui del post Triplete. Al termine della stagione 2013/2014 all’età di 36 anni lascia l’Inter con 236 partite giocate, 17 reti segnate e ben 13 trofei vinti.

ESPERIENZA SVIZZERA E RITIRO – Dopo l’addio alla Benemata si trasferisce in Svizzera, accettando la corte del Basilea, che lo ingaggia per un anno. Fa il suo debutto nel campionato svizzero alla settima giornata contro lo Young Boys, e in quella stagione contribuisce alla vittoria del campionato svizzero disputando 18 partite, guadagnandosi così il rinnovo di contratto per un altro anno. Al termine del secondo anno con la maglia del Basilea si ritira ufficialmente dal calcio, disputando la sua ultima partita da professionista il 25 maggio 2016 contro il Grasshopper. Termina la sua carriera da giocatore con 700 presenze disputate complessivamente tra club e Nazionale argentina, condite da 44 reti siglate.

POST-RITIRO – Nella stagione 2016/17, quella successiva al suo ritiro, fa ritorno all’Inter con l’incarico di osservatore. L’anno successivo diviene collaboratore di Stefano Pioli sulla panchina del club nerazzurro, per poi tornare al suo ruolo originario dopo l’esonero del tecnico. Nel 2017 fa ritorno in Svizzera, accettando l’incarico di vice allenatore sulla panchina del Lugano al fianco di Pierluigi Tami. Attualmente, da un anno a questa parte ricopre il ruolo di collaboratore tecnico di Lionel Scaloni per la Nazionale argentina.

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