3 Gennaio 2020

RIVOLUZIONE SAN SIRO – LO STUDIO POPULOUS

Un focus sullo studio di architettura Populous, in gara con il progetto de "La Cattedrale" per la costruzione del nuovo stadio di San Siro

Con l’inizio ufficiale del nuovo decennio l’Inter si appresta ad entrare in una nuova era sportiva e commerciale, con la seria intenzione di tornare a contendere il primato della Juventus in Italia e di riaffermarsi come potenza del calcio europeo, al fianco dei più grandi e potenti club del continente. Uno dei punti fondamentali su cui si poggerà questa rivoluzione (o meglio, reinvenzione dell’Inter come realtà sportivo-commerciale) sarà costruire un nuovo stadio all’avanguardia, capace di competere con gli standard più moderni e rilanciare l’Inter a livello internazionale. Ad oggi, come ormai tutti sanno, sono state presentate due proposte (attualmente entrambe in gara) per la costruzione del nuovo impianto sportivo di San Siro, una delle quali è “La Cattedrale” (analizzato già in un altro appuntamento di questa rubrica) firmata dal prestigioso studio di architettura Populous. Oggi ci occuperemo della storia e dei progetti di questo studio, provando anche a immaginare quali fattori abbiano influito nella scelta di Populous come concorrente per la progettazione dello stadio e quali siano i punti di forza di questo studio.

Iniziamo col dire che Populous è uno più importanti studi di architettura del mondo.

Le opere di Populous hanno dei tratti distintivi precisi: linee sinuose, illuminazione avvolgente e un senso di armonia estremamente fluido. Questi elementi rendono gli stadi e le arene di Populous inconfondibili. L’Estadio da Luz del Benfica, il rinnovato Wembley Stadium e il nuovissimo Tottenham Hotspur Stadium (attuale casa degli Spurs e più recente fatica dello studio) sono solo alcune delle grandi opere progettate da Populous, impianti sportivi famosissimi e apprezzatissimi che, grazie al lavoro dei suoi progettisti, hanno vinto e accumulato una enorme quantità di premi e riconoscimenti internazionali.

Proprio il Tottenham Stadium, situato nella parte Nord di Londra, sembra essere il modello da cui partire per la realizzazione del nuovo San Siro: una struttura da più di 60’000 posti, creato in modo da fornire ai tifosi una realtà multifunzionale in grado di generare introiti considerevoli grazie a bar, ristoranti e negozi costruiti proprio all’interno della struttura dello stadio, a cui i tifosi possano accedere in qualsiasi momento. Per la progettazione degli interni del Tottenham Stadium, lo studio Populous si è affidato alla sua company di riferimento, ovvero Jump Studios, uno studio collegato a Populous specializzato nella progettazione di interni, in grado di occuparsi autonomamente delle strutture contenute dentro lo stadio. Con 61 tra punti vendita di cibo e bevande, lo stadio del Tottenham sembra in grado di poter ripagare in breve tempo l’esborso di 850 milioni di sterline (comprensivo sia dell’impianto sportivo che delle strutture circostanti) pagato dalla proprietà degli Spurs, potendo contare su ben più che i semplici ricavi dei biglietti delle partite per generare profitto.

Quella dello studio Populous è quindi una realtà affidabile e concreta, perfettamente in grado di offrire all’Inter e al Milan uno stadio adatto alle loro esigenze e di rivoluzionare il business del calcio così come è conosciuto in Italia. Non è un caso infatti che nel team del progetto de “La Cattedrale” spicchi la figura di Christopher Lee, già attivo per il progetto dell’Emirates Stadium dell’Arsenal e Direttore del progetto dello stadio del Tottenham. Durante i lavori per il Tottenham Stadium, Lee ha lavorato sempre a stretto contatto con la proprietà degli Spurs, in modo da progettare uno stadio che fosse il più conforme possibile alle esigenze del club. Vicenda ancora più interessante è poi quella che ha coinvolto Lee nei progetti dell’Emirates Stadium per conto dell’Arsenal, dove il manager di Populous ha sviluppato un masterplan per mediare fra le esigenze del club di calcio con quelle dei consigli locali. Così facendo Populous ha potuto progettare un’area che fosse utile sia alla società dell’Arsenal che ai residenti di Highbury, creando un ecosistema urbano che possa soddisfare i bisogni delle parti private e pubbliche. Con una figura come quella di Christopher Lee al comando del progetto de “La Cattedrale”, l’Inter potrebbe vedere concretizzarsi l’intento di avere uno stadio funzionale e perfettamente inserito nel quartiere di San Siro, con strutture all’avanguardia ma anche nuove possibilità per i cittadini dell’area circostante e del resto di Milano.

I fattori chiave della scelta di Populous potrebbero quindi essere questi: la figura di Lee come capo del progetto della Cattedrale, abituato a progettare impianti sportivi che si inseriscano in realtà complesse come quelle delle grandi città europee, e l’esperienza di Populous nella realizzazione di impianti a tutto tondo, in grado di fornire un’ampia gamma di servizi ai frequentatori dello stadio e, quindi, un più esteso ventaglio di possibilità per ottenere profitti.

Populous è una realtà relativamente giovane (creata a partire dalla sua separazione dal gruppo HOK, altro grande studio di architettura, nel 2009), che vanta ad oggi un’esperienza solidissima nella progettazione di impianti sportivi che non solo generano profitti e forniscono servizi di prima qualità, ma che hanno anche una linea decisa e riconoscibile, un’impronta artistica che potrebbe non far rimpiangere la “Scala del Calcio” a livello estetico.

Grazie a Populous, l’Inter potrebbe davvero entrare nella sua nuova era.