28 Marzo 2019

CHE FINE HA FATTO – Hernanes, il biglietto da visita di Thohir

38° appuntamento con la rubrica settimanale di Passioneinter.com

“Che fine ha fatto” è la rubrica settimanale di Passioneinter.com che tratterà i vari giocatori transitati in nerazzurro che sono poi finiti nel dimenticatoio, raccontando come è proseguita la loro carriera una volta andati via dall’Inter.

Oggi è il turno di Hernanes, il profeta arrivato dalla Lazio per 30 milioni nel gennaio del 2014 come primo grande acquisto dell’era Thohir.

Arrivato in pompa magna all’Inter proprio al gong della sessione invernale di calciomercato il 31 gennaio 2014, l’acquisto di Hernanes fu accolto con molto entusiasmo dai supporter nerazzurri, che già pregustavano di ammirare il Profeta visto nei 4 anni in biancoceleste. Purtroppo, le cose non andarono esattamente così.

In nerazzurro Hernanes prende la maglia numero 8, ma le prestazioni del trequartista brasiliano avranno più luci che ombre. Sigla il suo primo gol nella partita terminata 2-2 contro il Livorno, mentre le sue migliori prestazioni nei 2 anni a Milano le sforna proprio contro la sua ex squadra, alla quale segna un gol il 10 maggio 2014, ed esattamente un anno dopo segna una doppietta, con gol al 93′ che sancisce il 2-2 finale. Bocciato da Mancini, nel 2015 viene ceduto alla Juventus per 11 mln, con cui firma un triennale. Lascia l’Inter con 52 presenze e 7 reti segnate.

A Torino le cose non vanno affatto meglio. Il Profeta sceglie la maglia numero 11. Con la maglia bianconera il 15 settembre 2015 fa il suo debutto ufficiale in Champions League, nella gara vinta 1-2 in casa con il Manchester City. Il 25 aprile 2016, con largo anticipo, vince anche il suo primo scudetto, anche se di suo in questo c’è molto poco. La prima stagione colleziona infatti solo 22 presenze, quasi tutte da subentrato negli ultimi minuti, e segna un solo gol. L’anno successivo va anche peggio, e dopo solo 13 presenze stagionali, viene ceduto per 10 mln ai cinesi dell’Hebei Fortune.

CINA E RITORNO IN BRASILE – L’approccio con la Cina non è dei migliori, e dopo solo 6 mesi in cui gioca la miseria di 6 partite, viene spedito in prestito nella sua terra natia al San Paolo, proprio dove iniziò a muovere i primi passi da professionista nel 2004. Il ritorno in patria rigenera il Profeta, che gioca quasi tutte le partite segnando 9 reti in 19 partite. Finito il prestito, a malincuore è costretto a tornare in Cina, ma dopo altri 6 mesi, nel dicembre 2018 torna di nuovo al San Paolo, questa volta definitivamente.

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