18 Novembre 2019

Conte, che inizio! Dallo sprint di Spalletti al flop di Mazzarri, il confronto con le recenti partenze

La gestione Conte ricalca gli ottimi inizi di alcuni allenatori del recente passato: al leccese il compito di mantenere alti gli standard per tutto il corso della stagione

Nel bel mezzo della settimana che porta con sé la terza sosta per le Nazionali da inizio anno, è giunto il momento di stilare un primo bilancio degli iniziali quattro mesi di stagione della ‘nuova’ Inter di Antonio Conte. Gli inizi in modalità sprint delle Inter degli ultimi anni non sono più una novità: a partire dal lontano Stramaccioni, passando per Mancini e fino ad arrivare al più recente Spalletti, infatti, è capitato molto spesso che i nerazzurri, all’arrivo dell’inverno (ed in particolare del mese di dicembre), sedessero ai piani altissimi della classifica. Vediamo quindi un’analisi nel dettaglio del cammino nelle varie annate fino all’arrivo della sosta di dicembre, che rende l’idea di quanto questa squadra stia facendo di buono.

Analisi sui punti delle Inter recenti fino a dicembre

Stagione 2012/2013: 35 punti – Dopo un discreto finale di annata messo in mostra qualche mese prima, Andrea Stramaccioni viene confermato alla guida dell’Inter anche nella stagione 2012-13. L’inizio di quest’ultima è strabiliante: fino al mese di dicembre, infatti, i nerazzurri totalizzano 35 punti, centrando anche il record di 6 successi consecutivi in trasferta, comprendenti anche la storica vittoria allo Juventus Stadium, ‘violato’ per la prima volta proprio da Strama col punteggio di 1-3. La stagione terminò poi malissimo, con la squadra che, falcidiata dagli infortuni, chiuse al nono posto.

Stagione 2013/2014: 31 punti – Subentrando proprio al giovane tecnico romano, sulla panchina dell’Inter sbarcò Walter Mazzarri, reduce dal sorprendente ciclo in quel di Napoli. Come per il collega, anche l’esperto mister toscano iniziò la stagione in maniera super, arrivando a toccare quota 31 punti grazie alla vittoria nel derby del 22 dicembre, maturata grazie al celebre gol di tacco di Palacio al minuto 87. Da registrare, nel corso di quei mesi, anche la nettissima vittoria per 0-7 maturata sul campo del Sassuolo. L’annata si concluse poi, tra alti e bassi, con un quinto posto in classifica.

Stagione 2014/2015: 21 punti – Confermato al timone della squadra, Mazzarri iniziò la stagione successiva in maniera claudicante, alternando a ottimi risultati (come un altro 7-0 – questa volta a San Siro – contro il Sassuolo) anche inaspettate sconfitte, come l’umiliante 1-4 subito in casa contro il Cagliari di Zeman. Le pesanti fratture con il pubblico interista convinsero l’allora presidente Thohir ad esonerarlo, sostituendolo con una vecchia (e felice) conoscenza del mondo nerazzurro: Roberto Mancini. La staffetta tra i due portò la squadra alla bassissima quota di 21 punti maturata fino a Natale. A maggio, poi, la classifica riportava l’Inter all’ottavo posto.

Stagione 2015/2016: 36 punti – Con la possibilità di iniziare la stagione fin dall’estate, Roberto Mancini, l’anno successivo, totalizza un altro ottimo cammino fino al mese di dicembre. I suoi 36 punti, infatti, stabiliscono il miglior risultato raggiunto dall’annata 2012-13, quando Stramaccioni, come visto prima, ne agguantò 35. In seguito a tanti – e contestatissimi – 1-0, l’Inter del Mancio si presentò alla sosta natalizia in testa alla classifica. Il quarto posto finale determinò il miglior risultato ottenuto dai nerazzurri dal post-Triplete.

Stagione 2016/2017: 30 punti – Frutto dell’ennesima stagione composta da poche idee e confuse, l’annata 2016-17 si aprì con le dimissioni di Mancini avanzate all’alba del mese di agosto. Al suo posto, in fretta e furia, fu chiamato in panchina uno dei pupilli del presidente Thohir, Frank De Boer. L’olandese, inserito in un campionato ed in un paese a lui del tutto sconosciuti, fece un disastro: l’unico motivo di vanto fu la sorprendente vittoria interna contro la Juventus di Allegri, maturata in rimonta per 2-1, alla quarta giornata. In quel di novembre gli subentrò Stefano Pioli, che inizialmente mise insieme 34 punti in 15 giornate, utili a risanare un dato che, fino a dicembre, non fu quindi così negativo: 30 punti. Successivamente però la squadra crollò, anche Pioli venne esonerato e la stagione terminò col tecnico ad interim della Primavera, Stefano Vecchi, a guidare il gruppo nelle ultime uscite.

Stagione 2017/2018: 41 punti – La stagione successiva segna di fatto l’inizio della risalita dell’Inter, che step by step l’ha portata fin dov’è adesso e le sta permettendo di mirare a tornare ai fasti del passato. Con Luciano Spalletti in panchina, infatti, il progetto tecnico parve da subito più solido e concreto, ed i risultati non mentirono: 41 punti maturati fino al mese di dicembre (con – mediamente – due partite disputate in più, frutto dell’introduzione del boxing day, che abolì la sosta natalizia) e quarto posto finale, che valsero ai nerazzurri il ritorno in Champions League.

Stagione 2018/2019: 39 punti – L’annata seguente non evidenziò una partenza sprint come fu per il primo anno di Spalletti in panchina: l’inizio fu più stentato, con 4 punti messi insieme nelle prime 4 giornate. Dopo il clamoroso – ed immeritato – ko di San Siro contro il Parma, però, l’Inter ingranò la quinta: 7 vittorie consecutive inanellate e momentaneo secondo posto in classifica, culminato con i 39 punti totalizzati a Natale. La stagione si concluse poi con un altro quarto posto, a pari punti con l’Atalanta terza, ottenuto (o meglio, confermato) nuovamente all’ultima giornata, che condannò il Milan, quinto ad un solo punto di distacco dai cugini, a veder sfumato il sogno Champions League.

Stagione 2019/2020: 31 punti – La crescita nel biennio Spallettiano ha portato all’Inter un netto miglioramento dei conti e delle prospettive future. Ciò ha permesso al neo ad Beppe Marotta, col benestare del neo presidente Steven Zhang, di ingaggiare Antonio Conte in panchina. Il tecnico leccese porta al mondo nerazzurro una mentalità nuova, vincente e di grande disciplina. Sul mercato vengono fatti fuori quelli che venivano considerati i leader della stagione passata: Radja Nainggolan, Ivan Perisic e Mauro Icardi. La ‘dittatura’ di Marotta non fa sconti, ma in entrata porta con sé due tra gli acquisti più onerosi della storia interista: Nicolò Barella e Romelu Lukaku. La partenza di mister Conte è impressionante: 10 vittorie, un pareggio e una sconfitta nelle prime 12 uscite in campionato, che valgono all’Inter il -1 in classifica alla capolista Juventus. Sono 31 i punti totalizzati fin qui dai nerazzurri, con altre 5 partite disponibili prima della sosta natalizia per poter dire di aver superato tutti i risultati precedentemente elencati, ed una qualificazione agli ottavi di Champions League ancora da centrare. Ora i tifosi possono davvero sognare in grande.

RIEPILOGO:

Inter 2012/13: 35 punti

Inter 2013/14: 31 punti

Inter 2014/15: 21 punti

Inter 2015/16: 36 punti

Inter 2016/17: 30 punti

Inter 2017/18: 41 punti

Inter 2018/19: 39 punti

Inter 2019/20 (con 5 partite ancora da giocare): 31 punti

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