22 Aprile 2020

L’Inter sulle tracce del vice (ed erede?) di Handanovic: Musso in pole, poi Sepe, Radu e una possibile sorpresa

Tra i temi presenti sull'agenda di Marotta e Ausilio vi è certamente quello legato all'eredità di Samir Handanovic. Chi raccoglierà l'eredità del portiere sloveno all'Inter?

Il calcio è fermo da diverse settimane a cause dell’epidemia da Coronavirus che ha colpito l’Italia (e non solo) e in attesa di conoscere il destino della stagione 2019-2020, l’Inter continua a preparare le strategie per il futuro. Tra i temi che si trovano sull’agenda di Marotta e Ausilio vi è certamente quello legato alla difesa dei pali nerazzurri al termine dell’era Handanovic. Il portiere e capitano della Beneamata, infatti, compirà 36 anni il prossimo 14 luglio e per questo motivo l’Inter ha la necessità di iniziare a pensare ad un profilo che possa raccoglierne l’eredità.

Analizzando la storia dell’Inter non si può fare a meno di notare come il ruolo del portiere abbia sempre ricoperto un’importanza fondamentale: nei suoi 112 anni di storia, infatti, il club nerazzurro ha sempre potuto contare su estremi difensori di assoluto valore. Da Sarti a Bordon, passando per Pagliuca e Toldo, da Zenga ad Julio Cesar, fino ad arrivare allo stesso Handanovic: l’ultra centenaria storia nerazzurra è stata sempre caratterizzata da grandi portieri ed anche in futuro la storia dovrà ripetersi. Individuare l’erede di “Batman”, dunque, rappresenta una vera priorità ed è una scelta che l’Inter non può permettersi di sbagliare.

Inter, sicuro un altro anno di Handanovic. Addio a Padelli?

Di certo per la prossima stagione i pali della squadra allenata da Antonio Conte continueranno ad essere difesi dal portiere sloveno, ma di fronte all’Inter ora si pongono due possibili strade: la prima porta alla possibilità di scegliere un vice Handanovic relativamente giovane, capace di crescere, carpendo i segreti del numero uno nativo di Lubiana – un po’ come Julio Cesar fece con Toldo – salvo poi raccoglierne l’eredità. La seconda, invece, porta alla scelta di individuare una sorta di “usato sicuro”, da inserire alle spalle dello sloveno, rinviando di un anno la scelta del successore. Ad oggi, inoltre, appare quasi sicuro l’addio di Daniele Padelli al termine della stagione: l’attuale secondo portiere interista, infatti, è in scadenza di contratto e nel corso della stagione non ha mai pienamente convinto quando è stato chiamato in causa. Le chance di Padelli di continuare a vestire la maglia dell’Inter, però, non sono ancora del tutto tramontate: potrebbe infatti scalare al ruolo di terzo portiere, prendendo il posto di Tommaso Berni, sicuro partente al termine della stagione.

Inter, Musso in cima alla lista, insegue Radu. Brazao e Maximiano troppo acerbi

Assodato, dunque, l’addio (o la “retrocessione”) di Padelli, si apre la caccia all’erede di Handanovic e, in tal senso, allo stato attuale il candidato numero uno sulla lista della spesa di Marotta e Ausilio sembra essere di Juan Musso, portiere argentino in forza all’Udinese, seguito anche dal Milan. Musso ha 26 anni, è nel pieno della sua maturazione e pare pronto a compiere il grande salto in una big, proprio come quasi 10 anni fa fece Handanovic, che dall’Udinese si trasferì all’Inter per raccogliere l’eredità di Julio Cesar. Il club di Viale della Liberazione, però, starebbe valutando se convenga portarlo subito a Milano, facendolo crescere alle spalle di Handanovic, o posticipare il suo arrivo nella città meneghina tra un anno, affidandogli poi le chiavi della porta nerazzurra. Dall’altra parte del Naviglio, invece, il Milan sembra destinato a dover cedere Gigio Donnarumma, poiché il bilancio rossonero necessita di plusvalenze fresche. Qualora l’addio del numero 1 della Nazionale si concretizzasse, quindi, la squadra di Pioli non solo avrebbe necessità di un sostituto tra i pali, ma avrebbe anche a disposizione una cospicua somma da investire. Ed ecco che la pista-Musso tornerebbe improvvisamente caldissima.

Dunque, Musso resta la primissima scelta nella testa di Marotta e Ausilio, ma oltre al portiere argentino l’Inter continua a tenere calde altre piste che rinvierebbero di un anno la ricerca del sostituto di Handanovic: tra le soluzioni al vaglio della dirigenza vi sarebbe quella di riportare a Milano Ionut Radu, portiere che fino allo scorso gennaio ha difeso egregiamente la porta del Genoa, salvo poi essere messo da parte in seguito all’arrivo di Perin. Il giovane portiere romeno, poi, si è trasferito a Parma, ma anche lì sta facendo fatica a trovare spazio: una situazione che ne sta decisamente frenando la crescita. In casa Inter, dunque, la pista che porta a Radu non viene scartata, con l’ex numero uno della Primavera nerazzurra che sogna di avere una chance per giocarsi le sue carte nel club meneghino. Restando in tema di giovani portieri, poi, vi sarebbe anche l’opzione che porta a Brazao: portiere brasiliano di ottime prospettive, ma probabilmente ancora troppo acerbo per poter ambire ad un ruolo importante nell’Inter. Stesso discorso per Luis Maximiano, giovane e talentuoso portiere classe ’99 di proprietà dello Sporting Lisbona che l’Inter seguirebbe con interesse, al pari del Milan.

Inter, Sepe potrebbe rappresentare l’usato sicuro. Sorpresa Meret?

Infine, restano due i profili che per motivi diversi potrebbero fare al caso dell’Inter: il primo è quello di Luigi Sepe, portiere in forza al Parma, che il prossimo 29 maggio compirà 29 anni. In tal caso si tratterebbe di un acquisto low-cost, all’insegna del cosiddetto “usato sicuro”: l’acquisto di Sepe, infatti, avrebbe un costo contenuto, con l’attuale numero uno del Parma che accetterebbe senza problemi di svolgere il ruolo di vice Handanovic, garantendo al tempo stesso quell’affidabilità che con Padelli è mancata. L’ultimo nome che vogliamo citare, poi, rappresenta una suggestione affascinante: si tratta di Alex Meret. La sua permanenza a Napoli, infatti, non è più scontata e l’Inter potrebbe decidere di fare un investimento su di lui se il club partenopeo dovesse decidere di privarsene. Ad oggi la pista che porta al giovane portiere nativo di Udine appare complicata, ma con il passare delle settimane potrebbe diventare una possibilità concreta.

Di certo l’Inter continuerà a lavorare al dopo Handanovic, ben sapendo che nella storia della Beneamata quello del portiere è sempre stato un ruolo speciale che merita un interprete speciale: un profilo che possa essere all’altezza dei grandi estremi difensori capaci di difendere la porta nerazzurra nel corso degli anni, facendo innamorare milioni di tifosi.

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